Con l’arrivo dell’estate e la voglia di trascorrere più tempo all’aria aperta, in spiaggia o in montagna, diventa cruciale parlare di protezione solare, specialmente per i più piccoli.
Se da un lato il sole apporta benefici come il miglioramento dell’umore e la sintesi della vitamina D, un’esposizione scorretta può causare danni significativi, anche a lungo termine. È per questo che educare genitori e bambini alle buone pratiche di difesa della pelle, a partire dall’uso corretto delle creme solari, è di vitale importanza.
Quali creme solari scegliere in base all’età del bambino
La dottoressa Elena Scarpato, pediatra e membro della Società Italiana di Pediatria, sottolinea l’importanza di scegliere la crema solare in base all’età del bambino.
Neonati (0-6 mesi): Assolutamente No al Sole Diretto e Alle Creme
Nei primi sei mesi di vita, l’esposizione al sole è categoricamente sconsigliata. La pelle dei neonati è estremamente permeabile, il che significa che non solo il sole diretto deve essere evitato, ma anche l’uso di creme solari. È preferibile far uscire i bambini in questa fascia d’età solo nelle ore più fresche, come la mattina presto o il tardo pomeriggio.
Bambini (6 mesi – 3 anni): Filtri Fisici da Preferire
Dai sei mesi ai tre anni, è possibile iniziare a usare la protezione solare, ma con attenzione. La pediatra consiglia di optare per prodotti contenenti filtri fisici. Questi filtri rimangono visibili sulla pelle e agiscono come una barriera meccanica contro i raggi solari. Negli ultimi anni, c’è stato un dibattito acceso sui filtri chimici, sospettati di attraversare la barriera cutanea e potenzialmente influire sul sistema endocrino. La Food and Drug Administration (FDA) ha sollevato perplessità su alcune di queste sostanze (come Avobenzone, Ecamsule, Octocrylene o Oxybenzone), arrivando a vietarne l’uso in alcuni prodotti. Per precauzione, i pediatri suggeriscono di prediligere filtri fisici o filtri chimici che non contengano le sostanze attenzionate dalla FDA.
Bambini (dai 3 anni in su): SPF 50 Sempre e Applicazione Costante
Anche dopo i tre anni, la protezione solare rimane un presidio fondamentale. La dottoressa Scarpato raccomanda l’uso costante di una protezione molto alta, almeno SPF 50, indipendentemente dal colore della pelle del bambino. La crema va applicata su tutte le zone esposte circa mezz’ora prima dell’esposizione e riapplicata ogni 30-40 minuti, soprattutto dopo il bagno o in caso di sudorazione intensa. È essenziale non trascurare aree spesso dimenticate come la nuca, il collo, il dorso delle orecchie e il cuoio capelluto.
Misure protettive aggiuntive e orari di esposizione
Oltre alla crema solare, è opportuno ricorrere a indumenti e accessori protettivi. Magliette con tessuti anti-UV, cappellini che proteggano la nuca e occhiali da sole con filtro certificato sono strumenti estremamente utili per ridurre l’uso eccessivo di creme e offrire una protezione continua.
È inoltre fondamentale evitare l’esposizione solare nelle ore centrali della giornata, tra le 10 e le 16:30, quando i raggi UV sono più intensi e potenzialmente più dannosi.
Nonostante tutte le precauzioni, può capitare che un bambino si scotti. Una scottatura si manifesta con arrossamento, bruciore e, nei casi più gravi, comparsa di vescicole. La dottoressa Scarpato sottolinea che le scottature in età pediatrica non sono solo fastidiose, ma comportano seri rischi a medio e lungo termine, aumentando significativamente il rischio di melanoma e altri tumori della pelle in età adulta. Per questo motivo, le scottature devono essere considerate un evento da prevenire con la massima attenzione.