Oggi parliamo di malformazioni uterine, spesso molte donne non sono a conoscenza del fatto di avere una malformazione dell’utero e lo vengono a sapere solo quando decidono di avere un bambino, infatti alcuni di questi “difetti” possono causare aborti ricorrenti e anche difficoltà di concepimento. Non ci si rende conto di avere questo tipo di problema poiché nella stragrande maggioranza dei casi non si presentano sintomi, anche se a volte si arriva dal ginecologo lamentando mestruazioni dolorose, infezioni urinarie e dolori al basso ventre.
Come si diagnostica una malformazione uterina?
Ci sono diverse possibilità per poter diagnosticare una malformazione uterina, il primo strumento è l’ecografia pelvica o meglio transvaginale che però non è in grado di poter vedere tutte le possibili problematiche uterine. L’alternativa è rappresentata dalla isterosonografia, la isterosalpingografia e la isteroscopia, che possono essere usate (isteroscopia operativa) anche per alcuni interventi. Le malformazioni uterine prendono vita dalla vita embrionale, quando l’utero si deve ancora formare, in quel momento ci sono due corni che si chiamano dotti di Muller e che devono fondersi verso la nona settimana di gravidanza per dare vita alla struttura uterina che noi conosciamo, se ciò non avviene nel modo adeguato si presenteranno alcune delle modificazioni strutturali di cui parleremo a breve.