mamma lavoratrice
mamme carriera dedicano figli 70% loro tempo

Le mamme in carriera dedicano ai propri figli il 70% del loro tempo

mamme carriera dedicano figli 70% loro tempo

In un’epoca caratterizzata dalla carenza di lavoro, piaga sociale e grande preoccupazione di questi tempi, chi abbia un lavoro se lo tiene stretto. Nonostante a lavorare siano entrambi i genitori, perchè si sa, arrivare a fine mese è ormai diventata un’impresa, si registra, secondo un recente studio, la diversa quantità di tempo che mamme e papà lavoratori riserverebbero all’accudimento dei propri figli. In particolare sarebbero ancora le mamme ad occuparsi in maniera maggiore dei propri bambini, dedicando loro ben il 70 % del loro tempo, a differenza dei papà che invece utilizzerebbero meno del 50% del loro.

Certificazione di gravidanza: spetta al medico la comunicazione telematica

Certificazione gravidanza spetta medico comunicazione telematica

Nuove norme regolamenteranno le comunicazioni relative alla maternità e al puerperio. Con l’introduzione del DL 69/2013 convertito in legge n. 98/2013 ed in particolare con l’articolo 34 del Decreto del Fare, entrato in vigore il 20 agosto corrente mese, è stato stabilito che la comunicazione dello stato di gravidanza della donna lavoratrice sarà un obbligo del medico curante. Così come tutti gli adempimenti fino ad ora a carico della futura mamma: il certificato di gravidanza con annessa data presunta del parto, la certificazione relativa alla nascita del bambino e nel caso, quella di interruzione di gravidanza, dovranno essere trasmesse telematicamente dal dottore.

Le mamme hanno meno tempo libero dei papà ma qualcosa sta cambiando

Le donne madri e lavoratrici hanno tradizionalmente meno tempo libero dei loro compagni. E’ storia vecchia, lo sappiamo bene. Tra lavoro, faccende domestiche e cura dei figli è davvero ben poco lo spazio che possiamo dedicare a noi stesse, alle nostre passioni e ai nostri hobby o, più semplicemente, alla lettura di un libro o a qualche minuto di relax.

Congedo di paternità, un diritto anche se la mamma è casalinga

Il congedo di paternità è un diritto. Anche nel caso in cui la mamma è casalinga e quindi impiegata a tempo pieno nella cura della casa e dei figli. A stabilirlo è una sentenza emessa qualche giorno fa dal giudice del lavoro Margherita Bortolotto che si è pronunciato sul caso di un  poliziotto della questura di venezia, impiegato nel settore amministrativo.

Cattive nuove per mamme e bambini disabili

Le nuove indicazioni in materia di welfare per il trattamento della disabilità riguardano molto da vicino anche le mamme e i papà, perché, di fatto, sono loro che in caso di bambini non autosufficienti si fanno carico, in termini di tempo e denaro, delle difficoltà.

Alcune organizzazioni civiche e del terzo settore, le associazioni Sbilanciamoci e Alziamo la voce hanno presentato il 3 Novembre un dossier su quelle che essi ritengono le falle del sistema assistenziale in Italia.

Mamma lavoratrice, come superare il distacco dal bambino

Fare la mamma, essere una brava moglie e andare al lavorare. Quanti ruoli per una persona sola, soprattutto quando termina il congedo di materinità. Eppure le donne hanno mille risorse e una di queste è proprio la capacità di essere multitasking.  Il problema però non è essere in grado di fare tutto, ma fare i conti con i propri sensi di colpa. Uscire di casa la mattina presto, magari in punta di piedi per non svegliare il bambino, perdersi i momenti fondamentali della sua crescita e sperare di godersi qualche sorriso prima di cena. Esistono però delle tecniche per aiutare il bambino ad accettare il lavoro della mamma e di conseguenza vivere più serenamente il distacco, soprattutto all’inizio.

La prima cosa da fare è accettare la presenza di nonni e baby-sitter. Care mamme, dovete mettere da parte la vostra gelosia e fare in modo che queste persone vi siano accanto fin dai primi mesi, affinché anche il bimbo abbia tempo di affezionarsi o prende confidenza. Quando, invece, è un po’ più grande e ha raggiunto l’età per andare all’asilo, dovete parlare con lui del vostro lavoro. Questo è un modo per farlo sentire importante e grande.

Come scegliere tra la tata e l’asilo nido

tata

Le mamme lavoratrici che dopo il periodo concesso loro dalle legge devono tornare al posto di lavoro si ritrovano a dover fare una scelta: tata o asilo nido. Problema che non si pone se si ha la possibilità di lasciarlo ai propri genitori.

Per quanto riguarda il discorso tata i rischi principali riguardano il fatto che la persona scelta potrebbe poi rivelarsi poco seria e/o poco affidabile. Tuttavia la tata solitamente recandosi a casa elimina ad esempio il problema di svegliare il piccolo e di farlo uscire anche nelle giornate più fredde. Una tata inoltre permette turni di lavoro un po’ più lunghi e flessibili rispetto a chi sceglie l’asilo nido (anche se alcuni asili nido si stanno adeguando ai turni di lavoro dei genitori).