gravidanza dopo aborto
Le gravidanze successive aborto non sono a rischio

Le gravidanze successive ad un aborto non sono a rischio

Le gravidanze successive aborto non sono a rischio

Abortire oggi, servendosi delle tecniche attuali, non provocherebbe alcun rischio sull’esito delle future gravidanze. E’ quanto dimostrato da un recente studio condotto dall’Università di Cambridge. I metodi di aborto dei nostri giorni sono sicuramente più sicuri per la salute della madre, sono meno invasivi ed a rischio ridotto, almeno rispetto a quelli utilizzati 30 anni fa. Sulla base dei dati relativi a quanto accadeva un trentennio addietro dunque, si è potuto constatare e dimostrare come l’aborto costituisse un fattore di rischio rilevante per la nascita prematura del feto durante una successiva gravidanza.

Poliabortività, le cause

Con il termine poliabortività, o abortività ricorrente, si indica l’interruzione spontanea di due o più gravidanze consecutive prima della ventesime settimana di gestazione. La probabilità che una donna abortisca due volte consecutive (aborto ripetuto) è minore del 5% mentre solo l’1% delle donne ha tre o più aborti consecutivi (aborto abituale). Nel 10% dei casi di aborto abituale il feto presenta anomalie cromosomiche ma le cause della poliabortività possono essere molteplici:

  • Anomalie genetiche: nel 70% dei feti abortiti spontaneamente si riscontrano anomalie cromosomiche
  • Anomalie ormonali: difetti di secrezione del progesterone, livelli elevati di LH e di prolattina.
  • Anomalie metaboliche: livelli elevati di glicemia nel corso del primo trimestre di gravidanza, più raramente disfunzioni tiroidee.
  • Anomalie anatomiche congenite o acquisite: anomalie dell’utero causate da miomi o aderenze che impediscono alla cavità uterina di distendersi.
  • Fattori di impianto: l’ovulo non riesce ad impiantarsi correttamente pregiudicando il proseguimento della gravidanza.

Concepimento, dopo un aborto più possibilità se non si attende troppo

Uno dei drammi più brutti e spiacevoli che una donna può vivere nel corso della sua esistenza è l’aborto, soprattutto se spontaneo. Spesso, la forza per andare avanti e la consolazione arrivano dalla speranza di una futura gravidanza a lieto fine. Una delle questioni spesso sollevata, a tal proposito, riguarda il tempo che bisogna aspettare prima di cercare una nuova gravidanza dopo un aborto. Fino a poco tempo fa, era convinzione comune che bisognava attendere qualche ciclo dopo l’aborto prima di riprovare a concepire un figlio. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, ad esempio, consiglia di aspettare almeno 6 mesi dall’aborto prima di tentare una nuova gravidanza.

Sembra, però, che questa tendenza si stia invertendo. Un recente studio internazionale dell’Università di Aberdeen (Scozia), infatti, suggerisce dopo un’aborto spontaneo di riprovare subito ad avere un bambino in modo da ottenere maggiore probabilità di riuscita.