Vacanze con i bambini, vademecum del Bambin Gesù – parte prima

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In vacanza con i bambini? La sicurezza prima di tutto: mai dimenticare le regole per i più piccoli e l’ideale è seguire il vademecum sul piccolo viaggiatore redatto dai pediatri dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

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Farmaci da portare in viaggio, tempo dell’esposizione al sole, vacanze in montagna o al mare, vaccinazioni e rischi vari. Ecco la prima parte dei consigli da seguire. 

1. I farmaci da portare in viaggio

Meglio non riempire la borsa di farmaci non necessari, ma portare solo quelli utili in diverse esigenze.

  • un antipiretico-analgesico: paracetamolo o l’ibuprofene, meglio quelle somministratili per via orale che si conservano meglio.

– sali reidratanti: utili in caso di vomito e/o diarrea per evitar la disidratazione. Meglio le bustine rispetto alle formulazioni liquide.

– antistaminico in gocce per eventuali reazioni allergiche.

– farmaco per mal d’auto, nave o aereo, sciroppo o gomma da masticare;

– crema antistaminica per lenire il bruciore da punture d’insetto;

– fialette di soluzione fisiologica ottime per i lavaggi nasali e per  detergere una ferita;

– antisettico per uso topico per disinfettare le piccole ferite;

  • farmaci prescritti dal proprio medico di fiducia se si viaggia in paesi esotici.
  • Da portare anche o farmaci specifici per qualche patologia,  ammoniaca per le irritazioni causate dalle meduse; cerotti e garze di diversa taglia; repellenti per zanzare, zanzariera da applicare sulla culla; termometro elettronico; crema reidratante per eritemi solari; i prodotti necessari per l’alimentazione di un lattante.

Controllare che le vaccinazioni siano in regola e scrivetevi la data dell’ultima vaccinazione antitetanica, che potrà essere molto utile in caso di ferite profonde;

– memorizzate sul telefonino il numero di un centro antiveleni.

– portate con voi la tessera sanitaria del bambino.

2. Il mal d’auto o di mare

Può essere provocato da qualsiasi mezzo di trasporto, nave, auto, treno, aereo. È legato ai movimenti irregolari del corpo che causa sensazione di malessere, provoca sudorazione fredda, nausea e vomito e può colpire i bambini di età compresa tra i 3 e i 12 anni. Meglio

– cercare di distrarli, facendo guardare loro la strada o il paesaggio;

– tenerli in posizione dritta;

  • avere una guida tranquilla,
  • evitare i cattivi odori,
  • non dar da bere bibite gassate e latte ed evitare i pasti abbondanti
  • – se il bambino ha cinetosi, dai 4 anni in su può masticare gomme o prendere pasticche a base di dimenidrinato, un antistaminico indicato per il mal di movimento.

3. Con il caldo, attenzione ai colpi di calore

Aumento della temperatura, aumento dell’umidità e assenza di ventilazione possono causare il colpo di calore.

Come riconoscere il colpo di calore: i segnali del colpo di calore sono senso di malessere con mancamento, nausea, vomito, febbre, mal di testa, respirazione frequente, crampi muscolari e, più raramente, disturbi neurologici quali delirio o convulsioni.

Come prevenire il colpo di calore:

– restare in casa nelle ore più calde della giornata;

– indossare abiti leggeri e di colore chiaro, con tessuti che facilitano la traspirazione;

– utilizzare un ventilatore o l’aria condizionata con la funzione di deumidificazione;

– somministrare una maggiore quantità di liquidi privilegiando alimenti contenenti più acqua come frutta e verdura);

– non bere bevande troppo fredde;

– rinfrescarsi frequentemente con un bagno al mare o una doccia;

– non lasciare mai il bambino in un veicolo parcheggiato all’aperto

– non effettuare attività fisica nelle ore calde.

Cosa fare in caso di colpo di calore:

– sdraiare il bambino a terra con le gambe sollevate;

– portarlo in un ambiente ombreggiato e fresco, meglio se provvisto di condizionatore o ventilatore;

– spruzzarlo con acqua sul corpo o utilizzare un asciugamano bagnato;

– se cosciente, fargli bere acqua, non fredda, ma a piccoli sorsi;

– se i sintomi si presentano sin dall’inizio gravi o il bambino non si riprende, chiamare il 118.

4. Sotto il sole con prudenza: le regole per esporre i bambini ai raggi solari

Esporsi al sole è benefico per i bambini, ma è meglio non esporli nelle ore meno calde e proteggendo la cute con filtri solari. Maggiore attenzione deve essere utilizzata per i bambini più piccoli e con coloro che hanno la pelle chiara, che più facilmente possono andare incontro a eritemi cutanei.

La quantità di melanina prodotta è minima nelle prime fasi della vita e poi la produzione aumenta progressivamente.

Mai senza crema solare: 

– Scegliere prodotti con un ampio spettro di assorbimento, che copra tanto la banda dei raggi UVA che degli UVB.

– Preferire i prodotti con fattori di protezione più alti tenendo presente che non esistono protezioni o schermi totali e che per legge la protezione massima dichiarabile è di 50 per gli UVB.

– Valutare la resistenza all’acqua, al sudore e la persistenza del prodotto; lo schermo va comunque applicato più volte.

– Scegliere una formulazione ben tollerata ed accettabile cosmeticamente.

Le regole della “tintarella intelligente”

Per ottenere una bella tintarella evitando gli effetti nocivi del sole è bene seguire oche regole:

– evitare l’esposizione tra le ore 11 e 16,30, quando la concentrazione dei raggi UV è maggiore;

– evitare le posizioni immobili e non far dormire il bambino sotto il sole;

– evitare preparati “casalinghi” che stimolano l’abbronzatura;

– ombrellone o bagno in acqua non sono una protezione efficace;

– non utilizzare prodotti potenzialmente fotosensibilizzanti come farmaci, cosmetici, profumi;

– partire all’inizio con fattori di protezione elevati per diminuire solo quando si è sviluppata una certa abbronzatura

  • applicare ripetutamente le creme protettive, almeno ogni 2 ore circa e dopo ogni bagno.
  • consultare il dermatologo per consigli specifici nel caso di bambini affetti da patologie cutanee.

5. I viaggi in aereo: i trucchi per atterraggio e decollo

I disagi per un bambino potrebbero essere legati soprattutto alle variazioni di pressione tipiche del volo: consigliato allora ’far ciucciare’ il bambino o proporgli un pasto con il biberon, soprattutto in fase di decollo ed atterraggio.

La variazione del fuso orario può provocare alterazioni del sonno nei primi 2-3 giorni di vacanza e poi il bambino si adatta.

6. Se si va in montagna: occhio ad altitudine e freddo

Una vacanza in montagna presenta molti benefici per i bambini, ma le temperature basse possono comportare problemi soprattutto ai più piccoli.

Salire gradualmente: non raggiungere alte quote troppo rapidamente, che potrebbero causare disturbi come mal di testa, insonnia, spossatezza, perdita di appetito e nausea. In presenza di questi sintomi, meglio interrompere l’ascensione ed eventualmente riscendere a valle.

Proteggere la pelle dal sole: altitudine e la neve potenziano l’effetto delle radiazioni solari meglio non rinunciare a occhiali e alla crema solare.

Indossare calzature alte e comode: devono essere leggere e flessibili, devono coprire le caviglie e devono essere ben allacciate.

Seguire un’alimentazione adatta: cibo e bevande devono essere adattate al fabbisogno energetico e alla perdita di liquidi legati all’aumento dell’attività fisica. In particolare è importante fare una buona colazione.

 

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