Quinta malattia, sintomi e contagio

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Guance rosse e calde, febbre lieve e malessere influenzale: sono i sintomi più comuni dell’eritema infettivo, nota anche e soprattutto come quinta malattia. Causata dal parvovirus B 19, la quinta malattia, è un’infezione esantematica di origine virale così chiamata dato che viene dopo il morbillo, la scarlattina, la rosolia e la scarlattina atipica.

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Il sintomo più comune è il volto che appare come fosse stato schiaffeggiato: le guance appaiono arrossate e calde, ma l’eruzione può estendersi anche su braccia, gambe, tronco, con chiazze di circa 1 cm di diametro che assumono colore rosso-rosato. A volte possono provocare prurito, ma la comparsa delle macchie rappresenta l’ultimo stadio della malattia quando non è più contagiosa: la malattia è contagiosa solo nei giorni immediatamente precedenti alla comparsa dell’eruzione, in pratica quando ancora non si sa se si tratti di quinta malattia. L’incubazione dura da una settimana a dieci giorni. In alcuni bambini, 7-10 giorni prima della comparsa delle macchie sul volto, si possono manifestare sintomi simili all’influenza, lieve malessere generale, dolori muscolari, naso che cola o mal di testa.

MALATTIE ESANTEMATICHE, MORBILLO E VARICELLA

La quinta malattia è una malattia fastidiosa, ma non pericolosa: i sintomi scompaiono nell’arco di una decina di giorni anche se l’eruzione può protrarsi anche per tre settimane. In questo caso meglio non esporre la pelle al sole, al caldo, al freddo o effettuare sforzi fisici.

La malattia compare soprattutto a metà inverno e metà primavera: colpisce soprattutto bambini di età dai 4-5 anni fino all’adolescenza e si trasmette per via aerea, attraverso le goccioline di saliva.

 

La malattia non richiede farmaci perché si guarisce naturalmente e se il bambino non dimostra malessere può anche andare a scuola dato che quando appaiono le bolle non è più contagioso.

 

photo credits | thinkstock

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