Bonus bebè, ancora ritardi nell’erogazione

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Per il momento il Bonus Bebè non è stato inserito nella Legge di Bilancio 2018: a meno che non spunti un emendamento all’ultimo momento (ci starebbe lavorando il Pd) pare che non sarà più disponibile a partire dal 1 gennaio 2018. Nonostante ciò, molti tra coloro che hanno presentato la regolare domanda degli 80 euro al mese (fino al compimento del terzo anno di vita del bambino) e in base al proprio modello Isee, non hanno ancora ricevuto alcun tipo di assegno.

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Il bonus, erogato dall’Inps e pari a 1.920 euro all’anno alle famiglie alla nascita del figlio, dovrebbe essere accreditato a cadenza mensile, come aiuto economico per i neo genitori, ma i ritardi nell’erogazione dell’importo sono clamorosi. In molti segnalano che gli importi, nonostante l’anno sia praticamente terminato, non siano mai arrivati: l’Inps dovrebbe erogare il bonus bebè entro un massimo di quattro mesi dalla data di presentazione della domanda. In caso contrario potrebbero anche esserci degli errori nella compilazione della domanda stessa, ma per il momento l’Inps non ha ancora fornito una risposta troppo chiara sulle modalità di ricezione dei soldi del bonus bebè. 

BONUS BEBE’, COME RICHIEDERLO

Tra l’altro, dopo la presentazione della domanda di bonus bebè, l’Inps è obbligata a offrite una risposta sull’accoglimento o sul rigetto dell’istanza entro 120 giorni dalla data di invio, tempi ben superiori rispetto ai quattro mesi di chi lamenta di non aver mai ricevuto ancora nulla. Nonostante il ritardo nel pagamento del bonus bebè potrebbe essere dovuto al fatti che le richieste pervenute sono molte, è pur vero che se i tempi per l’accredito del bonus bebè dovessero risultare troppo eccessivi, sarebbe anche possibile presentare un sollecito di pagamento o richiedere informazioni all’Inps via centralino.

 

photo credits | think stock

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