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Troppi bambini con fegato grasso: elaborato un nuovo indice per i piccoli pazienti

Circa il 15 percento dei bambini soffre di fegato grasso. È un dato davvero molto preoccupante, perché la steatosi epatica non correlata all’abuso di alcol (NAFLD) con il passare degli anni può essere letale, soprattutto raggiunti i 40-50 anni. In Europa ci sono 11 milioni di bambini in sovrappeso e di questi 2,5 milioni soffre di steatosi. È una vera epidemia, se si considerano anche tutti quei piccoli che non hanno ancora una diagnosi. Oggi, finalmente, possiamo dire che siamo vicini alla svolta.

Bambini in ospedale, come aiutarli a vivere questa esperienza

Purtroppo può accadere a tutti i bambini di dover trascorrere un periodo di tempo in ospedale perchè ricoverati o bisognosi di medicazioni tempestive al pronto soccorso. L’acetone, la febbre troppo alta, una brutta caduta sono tutte evenienze che possono condurre noi genitori a rivolgerci all’ospedale pediatrico più vicino.

Questa esperienza, che sia breve o prolungata, è motivo di grande ansia per mamma e papà e rappresenta per il bambino uno stress non indifferente. Per questo motivo è utile seguire alcune indicazioni che aiutino tutta la famiglia ad affrontarla al meglio. vediamole insieme:

“Sailing for children”: la regata di solidarietà in favore dei bambini

sailing for children

Ancora un’iniziativa di solidarietà in favore dei bambini; quella di cui vi vogliamo parlare oggi si terrà sabato 8 maggio e si chiama “Sailing for Children – Trofeo Scuola Vela”. La manifestazione è organizzata dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Roma con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Regione Lazio, della Provincia di Roma e dei Comuni di Roma e Fiumicino, e vedrà contendersi la vittoria, sulle acque del litorale romano, 50 imbarcazioni con partenza e arrivo dal Porto Canale di Fiumicino.

Le vele delle imbarcazioni saranno simbolicamente di colore bianco, per mostrare la vicinanza e la solidarietà ai progetti di accoglienza per le famiglie dei bambini ricoverati e assistiti dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma; ogni anno i bambini che vengono accolti e curati dall’Istituto sono tanti: i numeri parlano di 35mila piccoli, dei quali il 30% proviene da diverse regioni italiane e dall’estero.

La preparazione psicologica all’intervento chirurgico nei bambini

operazione-chirurgica-bambinoQuando un bambino deve sottoporsi ad un intervento chirurgico le preoccupazioni di un genitore sono moltissime soprattutto se il piccolo ha un’età in cui spiegare quello a cui deve sottoporsi risulta difficile. Ma noi genitori oltre a pensare alle nostre paure dovremmo riflettere anche su ciò che può provare nostro figlio e a trovare il modo giusto per non traumatizzarlo e fargli vivere qusto momento in modo meno spaventoso possibile.

In Italia, all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù dove purtroppo sono migliaia i bambini che ogni anno si sottopongono ad intervento chirurgico è stato prodotto un filmato chiamato Anestesio – La preparazione psicologica all’anestesia e all’intervento chirurgico, un aiuto importante per trasmettere serenità ma anche conoscenze ai piccoli in attesa di essere operati. Il filmato prodotto dal Centro audiovisivi dell’ospedale in collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze – Servizio di Psicologia pediatrica e con l’aiuto di medici e anestesisti nasce per gli scopi detti finora ma anche per rispettare i diritti dei più piccoli come sostiene Luigi Turolla

Gli effetti del terremoto sui bambini, una nuova ricerca

terremoto-bambini-effettiIn questi giorni drammatici in cui abbiamo assistito alla catastrofe umanitaria avvenuta ad Haiti in cui migliaia di bambini hanno perso la vita e altrettanti sono rimasti feriti fisicamente e traumatizzati da ciò che hanno dovuto sopportare, mi sembra interessante riportarvi un progetto di ricerca che sta iniziando con il coordinamento scientifico dell’Ospedale Pediatrico del Bambino Gesù di Roma.

Meno di un anno fa la terra tremò in Abruzzo dove il sisma provocò 308 morti, oltre 1600 feriti, 30 mila sfollati
. E’ proprio su 7 mila bambini abruzzesi che si svolgerà uno studio denominato Progetto Rainbow, la ricerca è nata per portare alla luce le cicatrici psichiche dei piccoli terremotati, con l’obiettivo di riconoscere tempestivamente, affrontare e risolvere tutta quell’ampia gamma di disturbi che vanno sotto il nome di Sindrome Postraumatica da Stress.

Questo Natale sostieni il Progetto Compagni di Viaggio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

donazioni-bambin-gesu-natale-2009Spesso si sente parlare del Natale come una festa che ha snaturato la sua vocazione di convivialità e di momento di riflessione per divenire un manifesto di consumismo e corsa all’acquisto. Ma non per tutti è così, per questo motivo oggi volevo presentarti una iniziativa dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’ di Roma in occasione del Natale 2009, si chiama  Compagni di Viaggio e si prefigge due importanti obiettivi come leggiamo dal comunicato stampa

Il primo obiettivo è relativo all’acquisto di una Tac 64 multistrato di ultima generazione, in grado di offrire una visualizzazione tridimensionale degli organi in modo istantaneo, potenziando le attività di diagnosi e cura soprattutto in campo epatico e oncologico; il secondo obiettivo è assicurare le cure a quattro bambini provenienti dall’estero, sprovvisti di qualunque forma di assistenza, di copertura economica, affetti da gravi patologie cardiache e onco-ematologiche.

Smart Inclusion al Bambino Gesù: una finestra sul mondo per i piccoli malati

smart-inclusion-terminaleIl progetto Smart Inclusion è stato inaugurato presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ed è la prima iniziativa in Italia che integra su un’unica piattaforma tecnologica servizi di teledidattica, intrattenimento e gestione dei dati clinici. Il servizio è dedicato ai bambini che si trovano nel reparto di oncoematologia pediatrica e che dunque hanno davanti a loro una degenza lunga che rischia di isolarli dal mondo della scuola, dei coetanei e soprattutto del divertimento.
Smart Inclusion consente ai bambini di partecipare (anche fisicamente) alle lezioni dei coetanei oppure di svagarsi con contenuti coinvolgenti e interattivi. E permette al personale sanitario di disporre di strumenti evoluti a supporto dei processi di cura dei piccoli pazienti.