Giornata Mondiale dell’Acqua, l’importanza dell’idratazione per i bambini

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Si celebra oggi, 23 marzo, la Giornata Mondiale dell’Acqua, elemento fondamentale per la vita, di grandi e di bambini: spesso e volentieri dimentichiamo infatti quando l’acqua sia importante non solo per la sopravvivenza, ma anche per il benessere del cervello visto che se la mente è “assetata”, cominciano a venire meno sia la concentrazione sia la memoria. 

E allora meglio prestare attenzione a una serie di sintomi del bambino che, se appare svogliato o molto deconcentrato, potrebbe semplicemente essere disidratato. 

Bere fa benissimo: assicura le giuste sostanza nutritive e i sali minerali, alleggerisce il sangue, elimina le scorie e le tossine, stimola il rinnovamento cellulare.

E l’acqua è importante a ogni età, ma anche e soprattutto in età infantile perché il giusto apporto di acqua mantiene le giuste funzioni cerebrali e intellettuali e ed è sufficiente una piccola disidratazione per andare incontro a sintomi come stanchezza, riduzione della concentrazione, dell’attenzione, della memoria a breve termine. 

Come mantenere la giusta idratazione per i più piccoli allora?

È anche da considerare che generalmente nei piccoli lo stimolo della sete è meno sviluppato rispetto all’età adulta: meglio allora intervenire con una serie di consigli pratici. 

  • fare in modo che il bambino abbia sempre con sé una bottiglietta di acqua e a fine giornata controllare quanto ha effettivamente bevuto;
  •  lasciare sul comodino della cameretta un bicchiere pieno di acqua, così che il bambino possa bere in modo autonomo se gioca o studia, ma anche durante la notte;
  •  organizzare giochi che prevedano l’utilizzo dell’acqua e che aiutino il bambino a capire quanto questa risorsa sia importante;
  •  associare il gesto di bere a precisi momenti della giornata, come ad esempio la scuola o dopo la merenda agevolando un’idratazione nei bambini costante nel corso della giornata;
  •  utilizzare bicchieri e cannucce colorate o borracce particolari per catturare l’interesse dei piccoli inducendoli anche a bere acqua più spesso.

 

photo credits | thinkstock

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