Esami radiologici in gravidanza, rischi e precauzioni

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Tutte quante noi ci auguriamo di no ma potrebbe accadere a chiunque di aver bisogno di effettuare un esame radiologico mentre si è in gravidanza. In alcuni casi è possibile rimandare mentre in altri la futura mamma deve necessaraimente sottoporsi a questo tipo di accertamento. Ma i rischi sono davvero così elevati? E cosa si può fare per ridurli al minimo?

Per rispondere a queste domande ci riferiamo ad un’utile videointervista che abbiamo trovato sul Corriere della sera e che trovate di seguito sintetizzata. L’intervistato è il dottor Luca Moro, fisico medico della Fondazione Maugeri di Pavia e membro del consiglio direttivo dell’Associazione Italiana Fisica Medica.

Radiografia

Nel caso si renda strettamente necessario effettuare una radiografia in gravidanza, è compito del radiologo regolare le apparecchiature in modo che la paziente assorba la minore quantità di radiazioni possibili senza che questo danneggi la qualità delle immagini e quindi l’efficacia diagnostica dell’esame. E’ possibile inolte ridurre il campo di radiazioni per fare in modo che queste non raggiungano l’addome se non è interessato.

TAC

Se la futura mamma deve invece sottoporsi alla TAC e non può assolutamente rimadarla a un momento successivo al parto, anche in questo caso è opportuno regolare l’apparecchiatura in modo che arrivino il minor numero di radiazioni possibili.

Risonanza Magnetica

La risonanza magnetica non comporta i rischi legati agli esami radiologici veri e propri, poichè le apparecchiature utilizzate non emettono radiazioni ionizzanti che potrebbero danneggiare le cellule del feto. Tuttavia è ugualmente sconsigliata fino al terzo mese di gravidanza dal momento che produce campi elettromagnetici che potrebbero innalzare la temperatura del feto oltre i livelli di guardia.

Ecografia

Nessun problema, com’è facile immaginare, per chi deve sottoporsi ad ecografie, purchè il loro numero sia quello ritenuto strettamente necessario dal medico di fiducia. D’altra parte, aggiungiamo noi, già da molti anni vige la consuetudine di sottoporvisi regolarmente per monitorare la salute del feto.

[Fonte]

 

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