Influenza A, il vaccino e i bambini: il punto della situazione

vaccino-influenza-A-per-i-bambiniVirus H1N1, influenza A, Suina. Tanti nomi e un unico comune denominatore: pandemia. Ormai molte città del nostro paese sono ufficialmente entrate, a dispetto delle previsioni che la volevano a dicembre, nella fase di picco di diffusione. E la fascia di popolazione maggiormente colpita è quella dei bambini, soprattutto sopra i 5 anni, gli asili sono svuotati, i medici di base non sanno come fronteggiare un afflusso massiccio e soprattutto l’industria delle notizie sta cavalcando l’onda di panico a volte proponendo a volte sconsigliando il vaccino contro l’influenza A.

Ma cosa sta veramente accadendo? Perché c’è così poca chiarezza e le comunicazioni che arrivano dal Ministero della Salute circa la necessità di vaccinare i bambini contro l’influenza A sono diametralmente opposte alle indicazioni dei pediatri di base e dei medici in generale che invece la sconsigliano?

La nascita del secondo figlio, consigli per rendere felice il primogenito

nascita del fratellino

Appena ieri vi abbiamo parlato di quanto sia “sconvolgente” per la donna e per la coppia la nascita del primo figlio. Cosa succede invece quando nasce il secondogenito? La nascita di un fratellino, o di una sorellina, comporta un’ulteriore rivoluzione dell’equilibrio familiare già felicemente consolidatosi nella triade. Se da un lato si moltiplicano gli impegni domestici di mamma e papà, che devono dividersi fra le esigenze di entrambi i pargoli, dall’altro sorge anche la necessità di creare fra il primo nato e il nuovo arrivato un rapporto di complicità e affetto. Come fare?

Anzitutto, preparate sempre il piccolo all’arrivo di un fratellino già durante la gravidanza, periodo durante il quale sarà bene renderlo partecipe (per quanto possibile!) di tutte le attività legate all’accoglimento di un neonato: se è abbastanza grande ad esempio potete chiedergli di aiutarvi a scegliere il nome, il corredino e così via. Fondamentale anche il momento della nascita, quello in cui la mamma sarà lontana per alcuni giorni e il piccolo passerà del tempo da solo con il suo papà; sarà compito di quest’ultimo rendere speciali questi momenti (perchè ad esempio non preparare insieme una sorpresa per la mamma?).

Tocofobia, ovvero la paura del parto

tocofobia

La paura del parto, ovvero la tocofobia, è un sentimento comune e molto normale nelle donne, sia nelle primipare sia in quelle che hanno già dei figli, perché ogni parto è una storia a sé e non si possono fare confronti. In particolare, se nel primo parto ci sono stati dei problemi, la donna vive con maggiore preoccupazione quelli successivi, ma non solo: basta un piccolo allarme, anche insignificante, a creare ansie e paure nella gestante.

Pur essendo comprensibile, la paura non aiuta ad affrontare questo delicato momento, anzi, neutralizza la possibilità di analizzare lucidamente l’evento. Cosa fare allora? Alcuni esperti sostengono che il miglior modo per superare una paura è affrontarla; questo è senz’altro vero in alcuni casi, ma, fermo restando che non tutte le persone riescono ad affrontare direttamente una cosa che le spaventa, bisogna considerare che la paura del parto non è una fobia qualunque.

Di questa scuola di pensiero si possono, però, cogliere alcuni suggerimenti, primo fra tutti quello di non negare la propria paura e di condividerla con le persone che possono partecipare a questo evento, dal partner ai famigliari, passando per i medici e l’ostetrica, e cercare di capirlo, magari frequentando un corso pre-parto.

Televisione e bambini: un connubio sempre più pericoloso

bambini e televisioneTorniamo nuovamente a parlare di bambini e televisione; questa volta vogliamo condividere con voi i risultati (molto preoccupanti) di uno studio condotto dalla University of Albany e da altre università statunitensi. E’emerso che i bambini di tre anni che trascorrono più tempo davanti alla televisione avrebbero comportamenti più aggressivi.

Secondo Jennifer A. Manganello, prima autrice dello studio che è stato pubblicato sugli Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine

L’aggressività giovanile può essere un problema per genitori e insegnanti, e anche prevedere comportamenti più seri come atti di delinquenza in età adulta

E’ nato! E adesso?

neo genitori

La nascita di un figlio è senza dubbio uno degli eventi più sconvolgenti nella vita di una donna; ai cambiamenti fisici della gravidanza appena trascorsa, fatta peraltro di attese, aspettative, ansie e persino timori, segue la consapevolezza di una nuova, grande, eppure meravigliosa, responsabilità: quella della vita di un esserino piccolo e indifeso al quale dobbiamo garantire il meglio di noi stesse.

Per fortuna nella gran parte dei casi la gioia ha il sopravvento ed anche se nessuno ci ha mai insegnato a farlo ci catapultiamo con grande entusiasmo nell’impegnativo ruolo di neo-mamma ed affrontare poppate, ruttini, cambi di pannolino, bagnetto. Spesso nelle prime settimane di vita però è normale cercare nei nostri affetti più cari, la mamma, ma anche il nostro compagno, un pò di sostegno: perchè ci diano qualche suggerimento o ci sostituiscano nella cura del piccolo in alcuni momenti della giornata. Tutto questo è giusto e normale, guai a non chiedere aiuto e supporto, anche morale, quando se ne avverte la necessità.

La guida della gravidanza: 21esima settimana

21weekspregnantLA VENTUNESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

La tua pancia comincia ad essere sempre più evidente e il legame che ti stringe a tuo figlio si fa di giorno in giorno più forte, ormai puoi sentire distintamente i suoi movimenti e probabilmente hai già iniziato a parlare con lui, a fargli ascoltare musica e a coccolarlo.

Un consiglio, il tuo istinto sicuramente ti porterà spesso ad accarezzarti la pancia, beh, strano a dirsi i ginecologi e le ostetriche si raccomandano con le donne incinte di non farlo, questo tipo di coccole infatti stimolano l’utero a contrarsi, per questo è bene che tu ci faccia attenzione. Hai scelto già un nome per il tuo bambino? Molte mamme lo fanno appena vengono a conoscenza del sesso altre invece decidono solo una volta visto il bambino.

Acquaerobica per superare il dolore del travaglio

acquaerobica in gravidanza

Secondo uno studio dei ricercatori dell’Università di Campinas di San Paulo del Brasile, le maggior parte delle donne che durante la gravidanza hanno frequentato un corso di acquaerobica, al momento del travaglio non hanno richiesto l’uso dell’epidurale.

L’acquaerobica è uno sport che viene praticato nell’acqua delle piscine con dei movimenti fatti a ritmo di musica; è simile all’acquagym, però, a differenza di essa, non ha l’obiettivo di tonificare la massa muscolare, bensì quello di migliorare le funzioni dell’apparato respiratorio e circolatorio, e di bruciare i grassi. L’acquaerobica è uno degli sport da praticare in gravidanza preferito dagli esperiti, perché garantisce effetti benefici sulla salute psicofisica della gestante e sul benessere del bambino.

Le carrozzine Peg Perego

PEG PEREGO

Peg Perego è un’azienda nata nel 1949 grazie a Giuseppe Perego che creò passeggini e carrozzine che potremmo definire rivoluzionari. Perchè? Al posto della lamiera e del vimini comunemente in utilizzo, scelse il cosiddetto “tessuto gommato“.

Da sempre attenta ai mutamenti di mercato Peg Perego è riuscita a conquistare la fiducia di diverse famiglie anche al di fuori dei confini italiani; ricordiamo anche che l’azienda ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi di settore.

Dei tanti prodotti che realizza (accanto alla tradizionale di prodotti per l’infanzia è nata anche la linea giocattolo) in questo articolo vi parleremo delle carrozzine, oggetto indispensabile per le neomamme.

Cereali contro l’influenza A. Ed è polemica

kellogsCome poteva il marketing non cavalcare l’onda di panico provocata dall’influenza A? Se poi parliamo dell’America dove c’è stato un altissimo numero di vittime causate dal Virus H1N1 allora la campagna è stata fatta ad hoc. Kellog’s la multinazionale dei fiocchi di cereali dopo che negli Stati Uniti è stata dichiarata l’emergenza nazionale ha cambiato la confezione dei Cocoa Krispies i cereali preferiti dai bambini. Da maggio scorso sul packaging è comparsa la scritta “Adesso aiuta a rafforzare l’immunità dei tuoi figli“.

Subito è scattata, come prevedibile, l’accusa di pubblicità ingannevole da parte delle associazioni dei consumatori ed anche dell’ufficio legale della città di San Francisco. La scorsa settimana il legale del comune di San Francisco, Dennis Herrera ha richiesto alla Kellogg’s e alla Food and Drug Administration di provare la veridicità delle affermazioni contenute nel pacco di cereali al cacao. Ed ha affermato

Sono preoccupato per l’uso di slogan che inneggiano alla salute, quando stiamo parlando di un prodotto carico di zucchero e cioccolato come i Cocoa Krispies. Il messaggio è fuorviante e ingannevole per i genitori

La guida della gravidanza: 20esima settimana

20weekspregnantLA VENTESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Come si dice chi ben comincia è a metà dell’opera, sono venti settimane e da oggi puoi iniziare il tuo countdown verso il parto. In questi giorni puoi preparare un piano per la nascita, segnandoti quello che desideri avvenga al momento del parto, pianificare gli acquisti e annotando tutte le cose che devi ricordare. Un piano per la nascita serve a darti sicurezza e ti aiuta a controllare le situazioni di emergenza. Puoi anche iniziare a rilassarti facendo esercizi di respirazione, yoga o leggeri esercizi fisici per alleggerire lo stress.

La flussimetria materno fetale

flussimetria

La flussimetria materno-fetale, detta anche velocimetria Doppler, è una tecnica ecografica che permette di valutare lo stato di salute del feto attraverso l’analisi del flusso del sangue che lo nutre. Si basa sul cosiddetto effetto Doppler, ossia sulla variazione di frequenza che si ottiene quando un fascio di ultrasuoni (emesso in questo caso dalla sonda ecografica) incontra e viene riflesso da un corpo in movimento. In particolare, quando gli ultrasuoni attraversano un vaso sanguigno vengono riflessi dai globuli rossi e poichè questi sono appunto in movimento la frequenza del fascio di ultrasuoni di ritorno sarà diversa dalla frequenza originaria.

Proprio l’analisi di tale variazione di frequenza informa sulla velocità del flusso sanguigno e, indirettamente. sul livello di benessere e ossigenazione fetale. La flussimetria si rende necessaria, ed ha un senso, solo quando la gravidanza si presenta  a rischio, quando cioè si evidenzia un accrescimento del feto ridotto rispetto all’epoca gestazionale. Non si tratta quindi di un controllo di routine. A venir eseguite sono la flussimetria materna delle arterie uterine e la flussimetria fetale dell’arteria ombelicale e dell’arteria cerebrale media. In entrambi i casi si tratta di analisi innocue e indolore.

Abruptio placentae ovvero il distacco di placenta

abruptioplacentaeNormalmente la placenta si distacca dall’utero subito dopo la nascita (secondamento). Nel caso di distacco prematuro della placenta invece questa si separa parzialmente o completamente dall’utero prima che nasca il bambino, ciò può avvenire nel secondo ma soprattutto nel terzo trimestre di gravidanza. Il distacco è pericoloso perché può privare il bambino dell’ossigeno e del nutrimento, e causare forti emorragie pericolose per la tua e la sua salute. Inoltre se la porzione di distacco non è particolarmente grande e dunque non visibile ecograficamente si aumenta il rischio che il tuo piccolo abbia un ritardo di crescita o che nasca prematuro. Per fortuna questa patologia non è così frequente.

I sintomi del distacco di placenta

Principalmente il distacco ti può provocare perdite di sangue che vanno da una modesta quantità a vere e proprie emorragie ed inoltre ti potrebbe far avvertire anche dei forti dolori all’utero e alla schiena. In alcuni casi il sangue si ferma tra l’utero e la placenta e dunque, anche in presenza di distacco, non ci sono perdite ematiche.

Inizio del travaglio: ecco cosa succede

inizio travaglio

Finalmente i nove mesi di attesa sono giunti al termine: che sia finito il tempo, o che si siano rotte le acque o le membrane, è arrivato il momento di prepararsi al travaglio. Una volta arrivate in ospedale, l’ostetrica eseguirà le mansioni burocratiche e compilerà i fogli di accettazione ed effettuerà una visita generica.

Le domande che vi verranno poste sono quelle sullo stato fisico, sulla frequenza delle contrazioni e sulla rottura delle membrane, dopodiché vi verrà ascoltato il battito cardiaco fetale, misurata la temperatura corporea e la pressione, e verrà stabilito il grado di dilatazione. Se l’ostetrica valuterà un travaglio in stato avanzato verrete trasferite nella cosiddetta sala travaglio.

Meningite: quali sono le vaccinazioni consigliate

vaccino meningite

La meningite è un’infiammazione delle meningi, ossia delle membrane che ricoprono e proteggono il cervello, e proprio perché queste membrane hanno una funzione così importante, l’infezione è particolarmente pericolosa.

Questa irritazione può essere causata da un virus, e in questo caso si parla di meningite virale, o da batteri, in caso di meningite batterica. Pur essendo entrambi affezioni piuttosto serie, quella di origine virale è la meno forte e quella più facilmente curabile; la meningite batterica, invece, può causare danni cerebrali e neurologici come la perdita dell’udito e difficoltà nell’apprendimento, fino a provocare, nei casi più gravi anche la morte.

I germi che causano la meningite sono diversi, ma i più frequenti sono tre: l’Haemophilius influentiae, lo pneumococco e il meningococco, e tutti si trasmettono per via aerea, cioè attraverso le goccioline di saliva. L’Haemophilius influentiae è un batterio che in genere colpisce i bambini al di sotto dei due anni e non provoca epidemie; lo pneumococco è un germe capace di provocare, oltre alla meningite anche polmonite, faringiti e otiti; il meningococco è il batterio più temuto, che risiede nelle vie aeree di persone sane, ma che, in alcuni casi, senza ragione, può provocare un’infezione che dà origine alla meningite.