I vaccini salvano la vita: i genitori devono potersi fidare

Parlare di vaccini è sempre molto difficile. Questi prodotti hanno salvato la vita di milioni di persone nel corso della storia, ma è anche vero che negli ultimi anni sono entrati a far parte di un business molto redditizio. È normale quindi che si siano sviluppate due fazioni: pro e contro. Si è parlato di questo durante il 13esimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (Sitip) di Roma, tavola rotonda in cui gli esperti hanno potuto fare il punto sulle novità in infettivologia pediatrica.

L’analisi sul profilo rischio-beneficio dei vaccini è pienamente favorevole; mantenere la fiducia delle famiglie in questo fondamentale strumento di salute è quindi importante per tutte le strutture sanitarie.

Ha dichiarato Marta Ciofi degli Atti, responsabile dell’Unità di Ricerca Esiti e Percorsi Medico-chirurgici dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Roma al Sole 24Ore. Tra i vaccini più diffusi, ci sono quello per la classica influenza e il morbillo. Perché vaccinare soprattutto contro quest’ultimo virus? Si tratta di una malattia che può essere molto grave e l’unica protezione disponibile è il vaccino. Tra le complicanze più pericolose e al tempo stesso comuni, è possibile trovare le encefaliti (1 caso ogni 1-2 mila infezioni), la trombocitopenia (1 ogni 3 mila) e le convulsioni (1 ogni 200). In 1 caso su mille l’infezione è letale.

I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dimostrano che questi farmaci sono in grado di evitare tra i 2 e i 3 milioni di decessi in tutto il mondo. So bene che molte mamme guardano con sospetto a queste analisi, però è un dato di fatto che la medicina non solo ha allungato la vita, ma ne ha migliorato la qualità. Ciò che conta è non abusarne.  La Ciofi degli Atti ha anche ricordato:

Ogni volta che le coperture vaccinali diminuiscono si rischia che le malattie prevenibili con le vaccinazioni ricompaiano. Esperienze di questo tipo si sono verificate non solo per il morbillo, ma anche per la pertosse, la difterite e la poliomielite.

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