In Italia nascono pochissimi bambini, nel 2010 tasso di natalità ai minimi

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Che le donne italiane non fossero particolarmente prolifiche lo sapevamo; già da diversi anni infatti nel nostro paese nascono pochi bambini. La notizia è che mentre fino a qualche tempo fa ci pensavano le donne provenienti da altri paesi ad innalzare i numeri francamente deprimenti dell’italico tasso di natalità, adesso non è più così e lo stop alle nascite sta assumendo dimensioni preoccupanti.

Questo secondo i dati diffusi di recente dall’Istat attraverso il “Bilancio demografico nazionale 2010”, che denuncia, nell’anno in questione, il tasso di natalità più basso del decennio con settemila nuovi nati in meno rispetto agli anni precedenti. La contrazione delle nascite sarebbe legata, ma è solo un’ipotesi, alla crisi economica che ha investito il paese e che sarebbe alla base anche della diminuzione delle unioni matrimoniali e dell’aumento delle coppie di fatto.

Sempre secondo l’Istat, il decremento delle nascite riguarda soprattutto le isole, il sud-Italia e il nord ovest; e se è vero che le famiglie più numerose si concentrano, come vuole la tradizione, nel meridione, soprattutto in Campania, Puglia e Calabria, l’espressione “famiglie numerose” è ormai solo un modo di dire, visto che il numero medio di componenti per nucleo familiare è comunque molto basso. Fanalino di coda la Liguria con l’aumento delle coppie senza figli e delle famiglie con un solo genitore.

Quel che è peggio è che diminuiscono anche le potenziali madri, a causa del calo delle nascite che si registrò gia a partire dalla metà degli anni ‘settanta e questo dato fa tutt’altro che ben sperare per il futuro.

Pare quindi che la nostra povera Italia, anche se “non è un paese per vecchi”, sia destinata a diventare un paese di vecchi. D’altra parte non è che le istituzioni si siano mai sforzate molto di far posto ai bambini. Forse anche per questo le donne italiane, così come i loro compagni, non si sentono molto incentivate a mettere al mondo figli.

[Fonte]

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