test del dna
esame sangue

La diagnosi prenatale sarà rivoluzionata da un semplice esame del sangue

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Essere in attesa significa preoccuparsi subito della salute della gravidanza. Di solito s’inizia con un’ecografia, per verificare l’annidamento dell’embrione, una serie di esami del sangue e poi il secondo step sono la translucenza nucale e il bitest. Molte donne, vincolate dall’età o semplicemente per sicurezza, decidono poi di intraprendere un’altra strada, quella della villocentesi o dell’amniocentesi. Questo quello che avviene o può avvenire nelle prime 16 settimane. Ora, c’è un nuovo esame: il test del Dna libero o del Dna fetale.

Sindrome di Down, debutta sul mercato il primo test del sangue per la diagnosi

Sono passati tre anni da quando abbiamo parlato per la prima volta di un semplice esame del sangue per verificare la sindrome di Down. Nel 2009 era solo un’idea in fase di studio, oggi finalmente sta per essere commercializzato, ovviamente tra polemiche di vario genere e tipo. Il suo debutto sta avvenendo proprio in questi giorni negli Usa e perché attraversi l’Oceano ci vorrà sicuramente del tempo.

Nuovo test di paternità: esame del Dna prima che il bambino nasca

 

Non essere sicuri della paternità del proprio bambino o sapere che il papà del piccolo non si prenderà le sue responsabilità se non davanti a una prova sicura. Si è parlato molto di test in questo periodo, soprattutto per via dei numerosi gossip su Alberto di Monaco e i suoi presunti figli nati da relazioni extraconiugali.

Test genetici in gravidanza, troppi errori di interpretazione

Non è passato molto tempo da quando, care mamme, vi ho raccontato del nuovo test per conoscere il sesso del bambino alla settima settimana di gravidanza. Non ha alcuna controindicazione, ma alcuni esperti hanno sollevato una questione interessante: sapere se il pupo è maschio o femmina potrebbe indurre alcune coppie ad abortire. Questo vale soprattutto per alcune culture che considerano la donna meno importante dell’uomo. Questa tesi ora è stata avvallata da un nuovo allarme durante il congresso nazionale dell’ordine dei Biologi che si è appena concluso a Roma. L’argomento però è stato esteso anche ad un altro problema.

Quella dei test genetici, soprattutto prima di una gravidanza, è ormai una pericolosa moda: spesso i risultati sono interpretati male e spingono i pazienti ad azioni come l’interruzione di gravidanza anche quando non ce ne sarebbe bisogno

Nuovo esame rivela il sesso del nascituro alla settima settimana di gravidanza

Conoscere il sesso del nascituro prima che venga al mondo. Ci sono coppie che preferiscono avere la sorpresa e aspettano il parto per scoprire se il loro bambino è un maschietto o una femminuccia, mentre ci sono genitori che non vedono l’ora di avere la notizia. Vogliono organizzare il corredino, preparare la cameretta e forse sognare come sarà con qualche certezza in più. Per loro esiste un nuovo e semplice test del sangue che può stabilire il sesso del nascituro già alla settima settimana di gravidanza. La notizia arriva dalle pagine del Daily Telegraph, secondo cui l’analisi è già disponibile in alcune cliniche private nel mondo.

L’esame è stato messo a punto da Esther Guetta dello Sheba Medical Centre di Tel Aviv e cerca nel sangue della mamma delle tracce di Dna del nascituro. Una volta trovato, il genoma viene analizzato alla ricerca di un eventuale cromosoma y, che predice la nascita di un maschietto. La cifra è abbastanza elevata, perché a seconda della clinica varia tra i 350 e i 450 euro.

Parti prematuri: trovata origine genetica

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Il parto prematuro, preoccupazione di tutte le donne in dolce attesa, potrebbe avere un’origine genetica. E’ quanto sostengono numerose ricerche effettuate da scienziati di tutto il mondo. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Aberdeen, in Scozia, ad esempio, ha dimostrato che le possibilità di un parto prematuro sono maggiori nelle donne nate a loro volta prima del termine. L’equipe di medici, guidata da Sohinee Bhattacharya, ha esaminato i dati di oltre 20 mila donne scozzesi evidenziando che le probabilità di avere un parto pre-termine sono del 60% più alte nelle donne nate prematuramente, percentuale che scende al 50% di fronte a gravidanze successive alla prima. Un altro studio realizzato da ricercatori dell’US National Institutes of Health ha messo in evidenza come alcune variazioni del DNA influenzino il parto prematuro.

Papà di due gemelli scopre che solo uno è realmente suo figlio

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Scoprire che si sta per diventare papà solitamente è una gioia. Non lo è stato o quanto meno lo è stato solamente in parte per un signore di Istanbul , agente dei servizi di sicurezza.

L’uomo in procinto di divorziare ha fatto il test del DNA e con stupore ha scoperto di essere padre di due gemelli ma che solamente uno in realtà è suo. Proprio così:  la donna lo aveva tradito lo stesso giorno del concepimento di suo figlio.

Questo fenomeno, che è atipico e complicato, prende il nome di superfecondazione. In pratica la donna ha avuto un rapporto sessuale con l’amante la mattina e la sera con il marito e per un caso che avviene solamente una volta su un milione, ha avuto una doppia ovulazione. Quindi è rimasta incinta due volte.