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Cosa mettere beauty case ospedale

Cosa mettere nel beauty case per l’ospedale

Nelle ultime settimane prima del parto una delle priorità sta nel preparare la borsa per l’ospedale. Trattandosi di un’operazione particolarmente importante si inizia, solitamente, parecchio tempo prima la data presunta del parto per essere sicure di avere preso tutto il necessario per se e per il bambino. Una volta chiusa quella, arriva il momento di pensare al beauty case: non vi sto suggerendo di truccarvi tra una doglia e l’altra ma ci sono alcuni prodotti che vi torneranno senz’altro utili prima e dopo il parto, per non avere un aspetto più sbattuto del necessario: in fondo siamo sempre donne!

Cosa mettere beauty case ospedale

scambio neonato

Puglia, scambio di neonati all’ospedale. I genitori se ne accorgono solo a casa al cambio del pannolino

scambio neonato Uno scambio di neonati in culla, è questo il terribile errore avvenuto all’ospedale di Santa Caterina Novella di Galatina e causato probabilmente da una distrazione. Una mamma ha portato a casa un bimbo, invece della sua bambina. La coppia di genitori, al momento della dimissione, non si è accorta di nulla. Solo al cambio di pannolino, è stato evidente per la neomamma che quello che aveva per le mani non era di certo la sua piccolina ma un bel maschietto.

Carta dei diritti del bambino in ospedale, la nuova versione con le filastrocche

L’ospedale fa paura ai grandi, figuriamoci ai bambini. È importante che durante l’ospedalizzazione il piccolo paziente sia curato e al tempo stesso assistito nel rispetto totale della dignità dell’individuo. Per questo motiva è stata creata la Carta dei diritti del bambino in ospedale, che oggi è stata pubblicata in una nuova versione con tante filastrocche e disegni colorati per renderla più chiara anche ai bambini.

Come scegliere l’ospedale in cui partorire?

Scegliere l’ospedale in cui partorire è un passaggio molto importante e va fatto con un certo anticipo, perché le cose da considerare sono tante. Per esempio, i servizi offerti: c’è la sala per il parto in acqua, fanno assistenza per il parto a casa, c’è la possibilità di fare l’epidurale, l’ospedale ha una neonatologia ben strutturata? Sono tutte domande, che le mamme devono imparare a porsi.

Chiusi reparti ginecologici con meno di 500 nascite l’anno

Reparti ospedalieri chiusi a causa di poche nascite annue: in Sicilia, regione dove questo fatto si verifica molto spesso, sono stati chiusi circa 28 centri di ostetricia e ginecologia.

Secondo i medici del Sigo (Società italiana di Ginecologia ed Ostretricia), infatti, quest’operazione risponde a delle esigenze di sicurezza, perchè non è conveniente per la salute di madre e bambino, partorire in un reparto ospedaliero che, a causa dello scarso numero di nascite, non sia fornito delle attrezzature necessarie ad affrontare qualsiasi inconveniente o imprevisto durante il parto.

Cliniche private che offrono aborti possono fare pubblicità in tv in Inghilterra

Oggi, care mamme, tocchiamo un altro tema interessante e ancora una volta ho bisogno della vostra partecipazione. La notizia arriva dalla Gran Bretagna, ma non mi stupirei se presto giungesse anche in Italia. Dal prossimo 30 aprile, le cliniche private potranno sponsorizzare i loro servizi. Di quali servizi stiamo parlando? Ovviamente le tipologie di parto e tutto ciò che può interessare a una donna in gravidanza, aborti compresi.

Un neonato nasce a bordo di un treno diretto a New York

C’è poco da fare la cicogna quando arriva, arriva e soprattutto non chiede il permesso. Sulle nascite, ci sono storie davvero incredibili, che fanno commuovere, sorridere e inorridire (in questo caso mi riferisco al famoso programma tv “Non sapevo di essere incinta“) e poi ci sono storie romantiche, quasi da film, proprio come quella che sto per raccontarvi. Una cosa è sicura: i cuccioli non mandano un preavviso e in alcuni casi ci vorrebbe proprio.

Programma Bollini Rosa per individuare gli ospedali amici delle donne

Quando si parla di quote rosa, soprattutto in politica, si ha sempre un po’ la sensazione di essere una categoria protetta e, purtroppo, non in senso totalmente positivo. Per fortuna, però, ci sono degli esempi di civiltà, nel nostro Paese, da elogiare, come il Programma Bollini Rosa, un progetto avviato quattro anni che si occupa di valutare gli ospedali “women friendship”, ovvero maggiormente orientati nel campo della medicina, dedicato alla donna.

Neonato abbandonato tra i rifiuti: sta bene e si chiama Mario

Si chiama Mario, il neonato che è stato abbandonato ieri a Brescia. È stato trovato vicino a dei cassonetti della pattumiera e ha solo due giorni. Oggi ho deciso di soffermarmi su questa storia, dopo il post di ieri, in cui abbiamo parlato dell’abbandono in ospedale dei bebè. Si tratta di un gesto legale e soprattutto di tutela del minore che consente alla mamma di metterlo al mondo in piena sicurezza (e anonimato) e di lasciarlo alla struttura, che se ne prenderà cura nel migliore dei modi. Per Mario non è stato così. È stato infilato in sacchetto di plastica e gettato come immondizia nei pressi del conservatorio.

A trovarlo è stato una donna. Si è accorta che questo sacchetto si stava muovendo e che potesse esserci dentro qualcuno di vivo, certo non un bambino. Il primo pensiero è stato un cucciolo di cane o di gatto. Invece, c’era lui, con la pelle chiara, per fortuna in buona salute, e con ancora il cordone ombelicale attaccato. È stato all’ospedale che hanno deciso di chiamarlo Mario (pesa 2 chili e 950 grammi ed è lungo 50 centimetri).

Perugia, muore bimbo di 11 mesi lasciato solo in auto

A pochi giorni dalla tragedia della piccola Elena Petrizzi, la bambina di 22 mesi dimenticata in auto dal padre e morta dopo 4 giorni di coma all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona, un fatto analogo sconvolge la provincia di Perugia.

E’ successo ieri mattina a Passignano sul Trasimeno, dove un bambino di appena 11 mesi di nome Jacopo è rimasto solo in auto mentre il padre era a lavoro in un club velico. Sarà l’autopsia disposta dal pm Mario Formisano a chiarire le cause del decesso anche se l’esito appare analogo a quello della piccola Elena.

Il ricovero pianificato

Molti bambini devono recarsi in ospedale per sottoporsi a piccoli e grandi interventi chirurgici. Si parla in questo caso di ricovero pianificato. Il pediatra, dopo aver valutato attentamente lo stato di salute del bambino e constatata la necessità dell’intervento, fa esplicita richiesta di ricovero in ospedale per il bambino. Il ricovero, sia esso breve o lungo, è sempre un momento molto delicato per il bambino. Per questo, se vostro figlio ha bisogno di un ricovero in ospedale ed è abbastanza grande da capire, è importante prepararlo in anticipo a quello a cui va incontro. Il vostro bambino si sentirà così più sicuro e meno spaventato.

Un elemento molto importante, in vista di un ricovero pianificato, è la borsa da portare con voi in ospedale. Si tratta dell’oggetto che consentirà al bambino di sentirsi in qualche modo a casa. La borsa ospedaliera dovrà contenere tutto l’occorrente per il ricovero in ospedale del vostro bambino e nello specifico, abbigliamento per il giorno e la notte, pannolini, biancheria intima, asciugamani, prodotti per l’igiene, oggetti personali del bimbo (tazze, posate, bicchieri, ecc…).

Il momento del parto si avvicina: ecco cosa dovete portare in ospedale

preparare la valigia

Se state vivendo la vostra prima gravidanza forse vi starete chiedendo “Di cosa avrò bisogno al momento di andare in ospedale?“. Vediamo quindi insieme quale dovrebbe essere il contenuto della borsa da portare con voi.

Anzitutto: cominciate ad acquistare il necessario con largo anticipo cercando di puntare solo su quello che poi effettivamente vi sarà utile evitando, se possibile, il superfluo. Come? Semplicemente facendo una vera e propria lista della spesa.

L’occorrente per il neonato

La lista relativa all’abbigliamento per il piccolo solitamente viene fornita (come anche quella della mamma) dalle nursery dei vari ospedali. Lista che varia a seconda della stagione della nascita. Questo è quello che dovrete prevedere di acquistare:

– 4/5 body di cotone o di lana con maniche lunghe o corte
– 2/3 golfini di lana oppure di cotone
– 3 pantaloncini
– scarpine di cotone o lana
– cappellino
– copertina per la culla
– pannolini e salviettine vengono solitamente forniti dall’ospedale
– olio, crema e latte detergente