musica classica
Musica bambini, musica classica

Bambini, sì alla musica classica stop a radio e tv

La musica classica? Un vero toccasana per i bambini che insegna loro a vivere pienamente la loro emotività: questo è quanto è alla base del metodo didattico Gordon, insegnato da Andrea Apostoli, Presidente Aigam, associazione italiana Gordon per l’apprendimento musicale nonché, responsabile dei concerti per bambini dei Berliner Philharmoniker, Wiener Symphoniker e Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che nel suo libro, I segreti degli strumenti musicali (pubblicato da Curci Young editore) spiega l’importanza della musica classica per i bambini. Musica bambini, musica classica

Il primo passo è di dimenticare di associare la musica all’intrattenimento o alle storie da raccontare: la musica va ascoltata senza distrazioni di sorta. Il bambino deve essere messo in grado di ascoltare la musica in un ambiente tranquillo e senza confusione intorno anche mentre gioca. 

Adolescenti, se ascoltano heavy metal sono depressi?

Dell’heavy metal si è detto di tutto e, pregiudizi a parte, è comprensibile che ogni madre che ha dei figli adolescenti o prossimi a questa delicatissima fase della vita prega di non ritrovarsi per casa un patito di questo genere musicale se non altro per il fatto che chi non lo ama tende a percepirlo come fracasso assordante e fine a se stesso.

Musica per neonati da -9 a 12 mesi

Il richiamo fortissimo della musica in età embrionale è una convinzione divenuta evidenza scientifica già da diversi anni e che ha visto quasi all’unanimità eleggere la musica classica come fonte sonora più indicata al rilassamento e alla stimolazione sensoriale del feto.

Ma in cima alla “classifica musicale” il primo posto spetta sicuramente alla voce della mamma. Anche se il liquido amniotico in qualche modo isola – non completamente –  il nascituro dai rumori e dai suoni, le vibrazioni e le percezioni familiari arrivano al feto che ne trae apprezzamento, soprattutto riguardo al respiro e al battito cardiaco della mamma. E naturalmente della sua voce.

La musica di Beethoven innervosisce il feto

feto

Si sapeva già che il feto già nell’ materno fosse in grado di sentire i suoni provenienti dall’esterno; ora però ne sappiamo anche qualcosa in più. E questo grazie all’ecografia 3D e 4D di cui si è parlato nel corso nel corso del secondo congresso nazionale della Fiog, Federazione Italiana di Ostetricia e Ginecologia concluso da pochi giorni e svoltosi a Torino.

E’emerso che il suono più gradito dal feto è quello della madre ma anche che le musiche di Vivaldi e Mozart erano in grado di calmarlo a differenza di quelle di Beethoven e Brahms che invece lo innervosiscono.

Musica per neonati, non solo “ninna nanna”

Musica Neonato

Cosa ascolterà vostro figlio da grande? Rap? Musica classica? Rock? Pop? Musica leggera? A questi dubbi vi risponderà lui stesso al momento della sua crescita, ma voi da brave madri, dovrete stimolarlo all’ascolto della musica fin da piccolo. Nella foto sopra vedete un bambino appena nato che ascolta la musica con le cuffie. 

In un ospedale privato della Slovacchia orientale, a Kosice Saka, si è attuato un programma sperimentale di musica sui neonati, avviato circa due anni fa, arrivando alla conclusione che ascoltare la musica aiuta a superare lo stress della nascita e favorisce la capacità di comunicazione e di apprendimento. Attualmente sono trenta i neonati che ogni giorno ascoltano cinque sessioni di musica di 20 minuti ciascuna. I generi musicali variano, dal jazz, bossanova, new wave, ma prevale la classica.