Gravidanze contagiose e ricerche ridondanti

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Oltre a educazione, fruibilità dei servizi sanitari e stato sociale, sembra che anche il “contagio” potrebbe causare gravidanze in età adolescenziale.

Ricercatori nel Regno Unito e in Norvegia hanno sostenuto proprio che la gravidanza potrebbe essere “contagiosa” tra sorelle: uno studio condotto su più di 42.000 ragazze adolescenti norvegesi ha suggerito che l’effetto è maggiore quando le sorelle sono di un’età simile e quando provengono da ceti più poveri. Come commentare questo progetto di ricerca?

I dati sono stati raccolti su bambini nati tra il 1947 e il 1958 per confrontare le famiglie con un background economico-culturale simile da diverse regioni della Norvegia: è risultato che la probabilità che la sorella minore avesse una gravidanza adolescenziale è passata da uno su cinque a due su cinque se la sorella maggiore aveva avuto un bambino da adolescente.

L’aspetto associato a questo fatto sembra essere il tempo passato a scuola, in quanto l’istruzione scolastica riduce la probabilità di una gravidanza adolescenziale.

La ricerca spiega come la famiglia sia importante rispetto alle istituzioni al fine di imporre ai bambini di rimanere a scuola per un paio di anni e ciò è importante quando si parla di campagne per influenzare le gravidanze adolescenziali.

Se la notizia comunque, che si basa in ogni caso su correlazioni e percentuali non propriamente incisive, serve a suggerire alle istituzioni la necessità di intraprendere vie etico-educative per operare sulle abitudini sessuali dei ragazzi, ben venga.

Jules Hillier, il vice capo esecutivo della associazione di carità Brook, ha infatti dichiarato:

Ci sono legami tra le basse aspirazioni, la deprivazione e la gravidanza adolescenziale, ma c’è anche un intera gamma di misure che devono essere in atto per ridurre i tassi di gravidanze in età adolescenziale come il sesso intelligente, l’istruzione e un facile accesso ai servizi per la salute sessuale.

Viene da chiedersi però se sia necessario finanziare ricerche di questo tipo per riaffermare nuovamente il bisogno d’interventi in merito all’educazione sessuale, piuttosto che ricerche o impegni su come, su quali misure effettive tale educazione debba essere finalmente messa in atto.

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