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Diabete infantile primi sintomi

Diabete infantile, ecco i primi sintomi

Stanchezza mista a sonno e sete continua: questi sono i primi e più evidenti sintomi legati al diabete infantile, i campanelli di allarme ai quali fare riferimento per accertamenti a riguardo. Se il bambino appare spossato, manifesta il bisogno di bere continuamente, ha la bocca secca e deve fare spesso pipì ci si potrebbe trovare in presenza di chetoacidosi, una complicazione legata al diabete nei bambini, da non sottovalutare assolutamente in quanto ad essa possono essere legate delle serie consegenze, tra le più gravi delle lesioni cerebrali.

Diabete infantile primi sintomi

iMove, lo smartwatch per la salute dei bambini affetti da diabete

Nato dall’idea di un gruppo di genitori di bambini statunitensi affetti da diabete di tipo 1 arriva iMove, lo smartwatch capace di tenere sotto controllo la salute dei bambini affetti da diabete. Grazie ad iMove sarà possibile monitorare costantemente i valori della glicemia dei bambini in qualsiasi momento della giornata, a casa come a scuola, in biblioteca così come durante le lezioni di musica o lo sport. Il 14 novembre prossimo, in occasione della celebrazione della Giornata mondiale del diabete, Movi lancerà tale progetto anche in Italia. Si tratta di un kit di facile utilizzo che contribuirà a coadiuvare i genitori ed i bambini diabetici rendendo loro la vita sicuramente più tranquilla.

Bambino a scuola

Diabete nei bambini, il controllo della malattia non è sufficiente

giovani diabete

Molto spesso si parla di diabete come una malattia dilagante. Sono sempre più numerosi i bambini e i giovani adulti che soffrono del tipo 1. Lo studio TEEN. Una ricerca internazionale molto prestigiosa, ha fatto il punto della situazione per capire quali siano i fattori di controllo e soprattutto com’è possibile migliorarlo. Quali sono stati i risultati? Purtroppo la situazione è abbastanza preoccupante: il 70% circa, non raggiunge l’obiettivo terapeutico, rappresentato da un livello di emoglobina glicata inferiore al 7,5% per i giovani di meno di 18 anni.

Diabete di tipo 2 in aumento nei bambini: le nuove linee guida americane

Gli ultimi dati americani sull’obesità infantile sono stati molto positivi, perché hanno dimostrato un calo, il primo dopo anni. Resta però alto il dilagare del diabete di tipo 2 anche tra i bambini. Questa malattia di solito è tipica degli adulti e compare a seguito di uno stile di vita errato e di un’alimentazione completamente squilibrata.

Il diabete a scuola, la nuova campagna dedicata agli studenti

Curare e prevenire il diabete non è semplice, soprattutto per un ragazzo che va a scuola. Questa malattia, purtroppo, è molto più diffusa di quanto non si creda. In Italia colpisce circa 3,5 milioni di persone e sta dilagando a macchia d’olio. Per questo motivo sono importanti le campagne d’informazione. L’ultima è stata da poco presentata nell’Istituto I.C. Pareto di Milano e s’intitola Noi e il nostro futuro. Diabete: cos’è, cosa fare.

Alimentazione in gravidanza: come evitare obesità e diabete al bambino

Evidenze scientifiche mostrano che numerose e frequenti patologie nei bambini (ma anche disturbi nelle mamme e negli adulti) come obesità, diabete e ipertensione, possono essere attribuiti a squilibri avvenuti durante la gravidanza.

Nell’inverno scorso, ad esempio, i laboratori della Rockfeller University hanno reso pubblico uno studio sul fatto che un’alimentazione grassa in gravidanza predispone i bambini all’obesità.

È preferibile, pertanto, scegliere un’alimentazione magra, per evitare che, a causa degli alimenti grassi, si scatenino cambiamenti cerebrali nel feto, alterando la riproduzione di determinate proteine (chiamate peptidi oressigenici, stimolatori dell’appetito) e predisponendo il bambino a seri disturbi dell’alimentazione, come appunto l’obesità.

Allo stesso modo, un eccessivo aumento di peso durante la gestazione provoca pericoli anche per le mamme, in quanto amplifica il pericolo di andare incontro a diabete gestazionale o preeclampsia.

Quando il bambino fa tanta pipì

Le neomamme, soprattutto se alle prese con il primo figlio, tendono a preoccuparsi facilmente. Ogni cosa per loro è nuova e, non avendo ancora esperienza, capita che si agitino ad ogni piccolo cambiamento o novità. I neonati vengono osservati e controllati molto attentamente dalle loro mamme che per ogni cosa, anche la più piccola, ritenuta anomala ricorrono al pediatra di fiducia. Una delle cose che le mamme tengono sotto controllo nei propri bambini è la pipì. La pipì, infatti, può dire molto sullo stato di salute del bambino e può rappresentare una spia di disturbi più o meno gravi. Uno dei principali aspetti della pipì che viene preso in considerazione dalle mamme è la quantità. Molte neomamme, infatti, si domandano spesso se il loro bambino faccia troppa pipì o se, al contrario ne faccia poca. Molte mamme rimangono impressionate dall’importante quantità di pipì dei loro bimbi e si stupiscono delle numerose volte che devono cambiare il pannolino zuppo di pipì. Non bisogna, però preoccuparsi. Produrre un’importante quantità di pipì, soprattutto nei neonati è, in linea di massima, una cosa normale.

Parto record in Indonesia

indonesia01Quando nasce un figlio la gioia che si prova è grandissima ma in questo caso la gioia è stata davvero enorme. Il 21 settembre scorso l’ostetrica dell’ospedale indonesiano di Medan, nel nord dell’isola di Sumatra non poteva credere hai propri occhi quando ha pesato sulla bilancia un neonato di ben 8,7 chilogrammi. Il personale della struttura ospedaliera che ha ospitato il lieto evento non ha esitato ad affermare che quello fosse il neonato più grande mai registrato nel paese. Infatti prima di questo parto, il ”record” indonesiano apparteneva ad un bambino nato nel 2007 alla periferia della capitale Jakarta, che pesava 6,9 Kg.