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Se la mamma si distrae durante il biberon, il bambino rischia di ingrassare

Accudire un bambino è la cosa più complessa che può accadere nella vita di una donna. È vero, è anche la più naturale e normale. Però, pensiamo a come sono cambiati i tempi. In passato la mamma era un po’ la fata del focolare. Si prendeva cura della casa, del marito e della prole. Non aveva altri compiti o desideri. Oggi, complice l’emancipazione, continua a svolgere questa attività in più lavora e si occupa anche di tutto il resta. Attenzione, in alcune famiglie i padri si fanno carico del 50 percento della fatica, ma sono rare.

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Come si riconosce la disidratazione nel neonato

In questi giorni di gran caldo bisogna prestare molta attenzione a idratare bene i bambini. Quali sono i sintomi di una disidratazione? Eccessiva sonnolenza, mucose secche e pannolino troppo frequentemente asciutto. Con le alte temperature di questi giorni è bene quindi tenere a mente qualche regola e prendere le giuste precauzioni prima che il problema si manifesti.

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Carie da biberon: che fare?

Carie da biberon

Si chiama BBTD (Baby bottle tooth decay), nota come carie da biberon, ed è una patologia che interessa i bambini al di sotto dei 4 anni di età. Non è altro che una forma di carie che colpisce i denti di latte, spesso sottovalutati fino a qualche anno fa. Se infatti la tendenza comune era quella di non curarli più di tanto, considerato il fatto che di li a poco sarebbero caduti per lasciare spazio a quelli definitivi, in realtà non c’era niente di più sbagliato. I denti da latte, infatti, hanno la duplice funzione di consentire il corretto sviluppo delle ossa mascellari e di preparare il “terreno” a quelli che verranno. Non solo: trascurare i denti da latte potrebbe provocare problemi non solo di natura estetica, ma anche di natura medica.

Ritrovato in Puglia un biberon di 4000 anni fa

biberon-epoca-messapica-manduriaQuante volte abbiamo detto che le cure che riserviamo oggi ai nostri figli non sono certo uguali a quelle che venivano riservate un tempo ai bambini. La tecnologia ha cambiato radicalmente il mondo e con esso il modo di prendersi cura dei nuovi nati per l’accudimento dei quali disponiamo oggi di ogni genere di arnese o strumento. Eppure ci sono cose non cambiano, a cominciare dall’amore di una madre, s’intende, ed esistono oggetti di uso comune per l’infanzia che hanno attraversato i secoli per giungere fino a noi. Uno di questi è il biberon.

Quando l’Iphone prende il posto del ciuccio

Quando noi eravamo bambine la mamma per distrarci e intrattenerci mentre eravamo in giro ci offriva bambole, peluche e sonaglini o ricorreva all’amato/odiato ciuccio. Al massimo, quando eravamo a casa, ci metteva a guardare la tv mentre sbrigava le proprie faccende domestiche. Noi mamme di oggi invece abbiamo sostituito tutto questo con l’Iphone e similari.

Il biberon rende i bambini più calmi, rispetto l’allattamento al seno

Il bambino è nervoso? Forse è stato allattato al seno. Sono molti gli studi che invitano le mamme all’allattamento naturale, considerato il miglior nutrimento. Quando però ho letto la nuova ricerca della Medical Research Council Epidemiology Unit di Cambridge (Regno Unito) sono rimasta molto colpita, perché gli esperti sostengono che il latte materno possa rendere il piccolo irritabile.

Baby gaga, il gelato al latte materno

Si chiama Baby gaga il nuovo gusto di gelato a base di latte materno inventato dal ristoratore londinese Matt O’Connor. Per la preparazione di quello che viene definito un prodotto bio al 100% viene impiegato solo latte proveniente da donne sane, non alimentate con steroidi che, a differenza delle vere mucche, hanno ricevuto un compenso per l’erogazione effettuata e sono tenute a rispondere alle domande dei giornalisti.

Avrete intuito che il mio tono è lievemente sarcastico. Eh si perchè io, in questa sede, potrei anche far finta che questa idea sia simpatica per quanto stramba e guardare con aria bonariamente divertita quel che accade in Covent garden. Potrei anche dare ragione a una delle neomamme reclutate dal ristoratore attraverso un annuncio pubblicato su Mumsnet la quale afferma, presumo soddisfatta, che non c’è nulla di male a fare qualche soldo vendendo il proprio latte (15 sterline per mezzo litro). Potrei persino dare ragione a Matt O’Connor quando dice che se il latte materno va bene per i neonati è buono anche per gli adulti. Potrei ma non lo farò.

La carie da biberon

Tutte le mamme lo sanno: il biberon è un alleato prezioso! Oltre che per allattare il bambino, il biberon, infatti, viene spesso utilizzato per calmarlo, soprattutto nelle ore notturne. L’uso frequente del biberon può essere, però, pericoloso per la salute dei denti del bambino. Uno studio scientifico australiano condotto dal Children’s Hospital di Westmead ha evidenziato, infatti, che un uso improprio del biberon aumenterebbe notevolmente il rischio per i bambini della cosiddetta carie da biberon.

Cos’è la carie da biberon?

La carie da biberon è una forma di carie che colpisce i denti da latte causata dalla cattiva abitudine di succhiare latte e bevande zuccherate dal biberon frequentemente durante il giorno e la notte.

Biberon al bisfenolo, l’Unione Europea li mette al bando

L’Unione Europa ha finalmente messo al bando i biberon fatti di bisfenolo A, sostanza considerata nociva per  lo sviluppo cerebrale dei bambini e per la salute dell’uomo in generale. Il divieto entrerà in vigore dalla prossima primavera: dal primo marzo del 2011 sarà vietata la produzione, mentre la commercializzazione e l’importazione dei biberon contenenti tale sostanza non saranno più possibili dal prossimo primo giugno.

Questa è decisamente un’ottima notizia dal momento che il bisfenolo, contenuto in biberon e contenitori di plastica per alimenti, è praticamente da sempre sospettato di essere nocivo per la salute degli esseri umani; accusato non solo di danneggiare lo sviluppo cerebrale ma anche quello sessuale e di causare sterilità, già da tempo il suo impiego è vietato in Francia e in Danimarca oltre che in Canada, Australia e in diversi stati americani.

Prodotti per bambini: lo scaldabiberon

Alzarsi in piena notte per preparare il biberon al proprio bambino, accompagnata dal pianto implacabile del piccolo affamato, è una cosa che accomuna tutte le mamme! Il metodo tradizionale per scaldare il biberon è a bagnomaria: si fa bollire un pò di acqua in un pentolino dove si mette a scaldare il biberon. Poi, si versa del latte sul dorso della mano per controllare che la temperatura sia giusta e se il latte è troppo caldo, si passa il biberon sotto l’acqua fredda. Tutte queste operazioni, però, richiedono un bel pò di tempo che fa innervosire ulteriormente il bambino affamato.

Per venire incontro alle esigenze di mamma e bambino è nato lo scaldabiberon. Si tratta di un piccolo elettrodomestico in grado di preparare il latte per i piccoli in pochi minuti e alla giusta temperatura. Basta preparare il biberon in anticipo e conservarlo in frigorifero fino a quando il bambino non lo richiederà.  Al momento opportuno, sarà necessario accendere lo scaldabiberon e attendere pochi istanti che il latte sia pronto.

Come educare il neonato al seno: l’alimentazione a dito

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Durante i primi giorni di allattamento può succedere che il bambino incontri qualche difficoltà nella suzione. E’ possibile, infatti, che il neonato rifiuti il seno, non si attacchi correttamente o che sia troppo piccolo e debole per riuscire a succhiare. Diventa indispensabile, quindi, educare il piccolo al seno e per farlo può essere utile ricorrere alla cosiddetta alimentazione a dito. Si tratta di una tecnica ausiliare di nutrizione con la quale il latte viene somministrato attraverso un tubicino stretto attorno al dito di un genitore, collegato ad un contenitore con il latte materno. L’alimentazione a dito è efficace ed è preferita all’utilizzo del biberon. Questo perchè, a dispetto di quanto si possa pensare, succhiare dal biberon è completamente diverso dal succhiare al seno.

Il latte artificiale: tutte le domande

latte-artificialeE se devo dare il latte artificiale al mio bambino?

Ogni mamma si rammarica quando per necessità deve passare al biberon perché magari il suo latte è andato via oppure se il rientro a lavoro le preclude di continuare l’allattamento. Nonostante il latte materno sia l’alimento ideale per nutrire il neonato almeno fino ai primi sei mesi di vita ma anche oltre, quando questo manca si può passare al latte artificiale o formulato.
Il latte formulato di partenza, cioè quello che si può dare al nenonato dalla nascita ai primi quattro mesi di vita è contrassegnato con il numero 1 (Nidina 1, Humana 1, Mellin 1 etc) ed ha un contenuto in termini di calorie pari a circa 64-72 calorie ogni 100 cc, contiene zuccheri, acidi grassi essenziali e proteine.