Svezzamento: il pomodoro

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pomodoro

Il pomodoro, come tutte le verdure, è un elemento davvero importante per una corretta alimentazione del bambino, poichè contiene numerose  sostanze indispensabili ad un sano sviluppo psico-fisico del bimbo. Il pomodoro, infatti, è ricco di acqua, vitamine, fibre e sali minerali. L’alto contenuto di acqua e i suoi nutrienti rendono il pomodoro un alimento poco calorico, leggero, dissetante e rimineralizzante. Le fibre presenti nel pomodoro, inoltre, regolarizzano la funzionalità intestinale e aiutano a combattere la stitichezza. Il pomodoro è perfetto per la preparazione delle pappe dei bambini poichè si sposa benissimo con alimenti come la pasta, il riso, e le patate di cui facilita la digestione. In linea di massima, il pediatra consiglia l’inserimento del pomodoro nello svezzamento del bambino non prima dei 10-12 mesi di età.

Nello specifico, il pomodoro è ricco di:

  • potassio: favorisce il ripristino dell’equilibrio idrico, contrasta la stanchezza, i crampi e l’ipertensione. E’ un sale minerale importantissimo per la crescita del bambino in quanto stimola la funzionalità dei reni e l’attività dei nervi e dei muscoli;
  • fosforo: aiuta l’organismo a metabolizzare i carboidrati, i grassi e le proteine ed è fondamentale per la struttura dei denti e delle ossa;
  • ferro: indispensabile per la produzione di globuli rossi e per il corretto funzionamento del sistema nervoso del bambino;
  • betacarotene: permette la produzione di vitamina A fondamentale per lo sviluppo delle cellule, della vista e della pelle;
  • vitamina C: rafforza il sistema immunitario del bambino e aiuta l’organismo ad assimilare il ferro;
  • vitamine del gruppo B: favoriscono il ricambio cellulare, l’attivita del sistema nervoso e la produzione di globuli rossi.

Il pomodoro può essere somministrato al bambino solo dopo i 10 mesi e comunque sempre seguendo le direttive del pediatra. E’ preferibile proporlo al bimbo fresco, cotto, privato della pelle e dei semi che potrebbero non essere semplici da masticare e digerire. Il motivo per cui il pomodoro viene introdotto “tardi” nella dieta del bambino è che esso potrebbe scatenare delle reazioni allergiche. In questi casi il bambino, in seguito all’assunzione di pomodoro, lamenta pizzicore alla lingua e arrossamento intorno alla bocca. Queste pseudoallergie, definite cosi perchè al contrario delle vere allergie non azionano un meccanismo immunologico, sono causate dall’istamina. In presenza di queste reazioni allergiche potrebbe essere utile escludere il pomodoro dall’alimentazione del bimbo per qualche settimana e poi reintrodurlo gradualmente per vedere se esiste una quantità tollerabile di pomodoro che il bambino può mangiare senza incorrere in effetti indesiderati.

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