I racconti del parto: la storia di Simona

Cesare è nato con parto naturale che sui fogli della dimissione hanno definito “semplice” (vorrei sapere semplice per chi).
Siamo stati ricoverati il sabato mattina alle 4.00 e lui è nato alle 12.02 della domenica (quindi dopo sole 32 ore di sudata)

Ho avuto contrazioni continue ma aritmiche da quando siamo arrivati in ospedale (forti ma distanti oppure deboli e ravvicinate mentre a casa era dalle 23 che erano forti durata 50 secondi ogni 2 minuti).Così la dilatazione non voleva saperne di procedere.

Abbiamo fatto chilometri e chilometri di tracciato e lui era sempre lì forte come una roccia ben incanalato ma con nessuna intenzione di scendere.
Alle 4 della domenica mattina mi hanno rotto le acque e dopo due ore nulla si era mosso.
Così sono andati giù di ossitocina a dosaggio graduale; siamo passati da 10 gocce al minuto a 60 gocce al minuto ma nemmeno quella ha sortito gli effetti sperati. La dilatazione massima era di “quasi 5 cm” cioè 1 cm in più di quando ci hanno ricoverati 30 ore prima.

Io ero stremata, tutte le forze mi avevano abbandonata. Ho inizito ad implorare per essere drogata, anestetizzata, cesarizzata…qualunque cosa potesse mettere fine a quel calvario. Ma in quel momento non era possibile fare nulla di ciò che chiedevo. Ero quasi disidratata ma non riuscivo a bere altrimenti mi veniva il vomito. Ho detto “Voglio piangere!”.Mi hanno detto “Piangi tesoro piangi”…E allora ho dovuto dire “Sono troppo stanca!Non ci riesco!”

Quando hanno deciso di mettermi l’ennesima flebo e ho sentito dire “Mettiamo anche del Buscopan tanto non procede comunque ma almeno non la torturiamo…” mi è partita la rabbia, mi sono aggrappata con le mani al lettino ostetrico e con le poche energie rimaste ho fatto una spinta come meglio credevo….L’ostetrica non capiva cosa facevo e sinceramente non lo capivo nemmeno io. Ebbene : dopo quella spinta la dilatazione è passata da quasi 5 cm a 8 cm abbondanti e tutti me compresa abbiamo preso coraggio.

Mi hanno sistemata un po’ meglio sul lettino e abbiamo fatto lavoro di squadra: ho chiesto alle ostetriche come, quando e dove dovevo spingere e loro sono state fantastiche…Il mio amore che era stremato quanto e forse più di me mi reggeva la testa. Dopo tante e tante spinte hanno detto a Fabrizio se voleva vedere la testa così lui si è sporto e mi ha detto “E’ pieno di capelli neri!!!!”. A quel punto di forza non ne avevo proprio più ma me la sono inventata.
Dopo un’ora di spinte improvvisate, episiotomia e tanto sudore Cesare è nato….E io sono rinata.
Ho perso 8 kg in un unico botto.

Prima delle ultime spinte decisive ho chiesto come stava lui e loro hanno detto che stava benissimo e che contrariamente a quello che succede ai maschietti in quella fase il battito era perfetto e non scendeva sotto i 130 come succede invece per le femminucce.

Così quando è uscito e l’ho sentito piangere ( e ho capito che stava bene) la mia domanda è stata “Ma ce l’ha il pisello???”
E tutti si sono messi a ridere….Me lo hanno messo tutto viscido e viola sulla pancia e abbiamo commentato la sua imponenza.Così sono partite le scommesse sul peso,ma la prova bilancia ha steso tutti : 4740 grammi e 58 cm.

Il mio piccolo gigante è arrivato a riempire i nostri giorni (e le nostre notti!!!).

Lascia un commento