Sonno disturbato o difficoltà a fare la nanna? Il 10% dei bambini è vittima dell’insonnia

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L’insonnia non è un problema solo degli anziani, anche i bambini purtroppo possono non riposare bene. Molte mamme conoscono bene il problema, perché hanno avuto (o hanno) a che fare con un figlio, che non riesce a riposare bene, che si sveglia di continuo nel corso di una notte e che alla parola “nanna” diventa immediatamente nervoso. Alcuni bimbi vivono il riposino o l’andare a letto come una forzatura, proprio come accade agli adulti.

C’è però una differenza. Per quanto l’insonnia sia debilitante, i “grandi” la sanno gestire meglio. Intanto perché hanno bisogno di riposare meno ore, poi perché possono leggere o intrattenersi in qualche modo. I bambini, no. Da un recente studio, diffuso da Reuters, è emerso che il 10 percento dei bambini con meno di 3 anni purtroppo è vittima dei disturbi del sonno: incubi, risvegli continui, difficoltà ad addormentarsi, ecc.

Secondo i ricercatori di Cincinnati Children s Hospital Medical, i problemi del sonno possono iniziare in tenera età e non è detto che svaniscano dopo poco: in alcuni bambini sono persistenti. Quali sono i rischi? Ovviamente di portarsi questa situazione nel corso della vita, diventando adulti affetti da sonnambulismo o insonni.  Di recente un altro studio, stavolta dell’Università del Colorado, ha affrontato il tema del riposino pomeridiano, fondamentale per la salute del bambino.

Gli esperti hanno dimostrato che saltare il pisolino, riduce più del 30 percento le capacità espressive e di interazione al gioco. Perché vi sto raccontando questa cosa? Sono in molti a credere che i bambini di oggi, iper-stimolati da tutto, abbiano poco tempo per dormire. Non è vero che saltando la pennichella dormiranno di più la sera. Spesso si ottiene l’effetto contrario: arriveranno alla cena stravolti e faranno molto più fatica a prendere sonno.

E a proposito di genitori pronti a tutto…. Un ingegnoso papà ha inventato un’applicazione per il telefonino e per iPad per far dormire le sue gemelle di sei mesi. Si chiama White Noise Ambiance, e si tratta di un programmino che riproduce i suoni ambientali (dalla pioggia al vento, dal rumore dell’asciugatrice a quello delle chiacchiere in un ristorante) che concilia il sonno ai piccoli. Sorpresa, sorpresa. Funziona! E’ un app molto scaricata e frutta all’ingegnoso papà 70 mila euro l’anno. Se volete provarla, c’è in versione Lite gratuita.

Photo Credits|Thinkstock

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