La sicurezza dei bambini, responsabilizzare il fratello maggiore

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Occuparsi della salvaguardia dei fratellini e sorelline più piccoli è spesso l’arduo compito assegnato ai figli primogeniti; è infatti di fondamentale importanza che i grandi capiscano non solo che i “nuovi arrivati” non possono fare tutto ma anche che i loro stessi comportamenti, se imitati, possono rivelarsi pericolosi.

Tuttavia, il modo migliore per ottenere che i figli maggiori si comportino in maniera responsabile verso i fratelli e/o sorelle arrivati dopo di loro non è liquidarli con un semplice: “Sta attento a tuo fratello!”. Anche i grandi, che poi non sempre sono tanto più maturi,  infatti hanno bisogno di spiegazioni per essere educati a diventare delle guide e dei custodi senza per questo essere caricati di responsabilità che non potrebbero assumersi comunque.

No quindi a urla, scenate e punizioni se il maggiore fa qualcosa che non dovrebbe o non presta sufficiente attenzione al piccolo: si invece a spiegazioni serene e puntuali, anche attraverso l’utilizzo di esempi e la chiarificazione delle eventuali conseguenze di comportamenti scorretti. In questo modo i figli maggiori si sentiranno responsabili e fieri di esserlo, consapevoli che il loro nuovo ruolo è importantissimo sia per mamma e papà che per i loro fratelli e sorelle.

Inoltre è opportuno che il bambino venga sensibilizzato a questo riguardo già prima della nascita del fratellino, sempre attraverso il medesimo atteggiamento sereno e pacato.

2 commenti su “La sicurezza dei bambini, responsabilizzare il fratello maggiore”

  1. Buon giorno, vorrei avere un’informazione, o meglio un consiglio. Mio figlio (7 anni) da quando sa che avrà un fratellino, ha iniziato ad avere atteggiamenti che dire infantili è un diminutivo. Gattona per casa, parla solo di giochi, quando usciamo si comporta come avesse 4 anni, inventa un sacco di cose, addirittura adesso ha iniziato a dormire con un peluche!!! Adesso poi, a pranzo mangia in non meno di un’ora e un quarto, le dico che abbiamo provato sia a torgliergli il piatto dopo un tot tempo, sia ad aggiungergli il doppio della pasta, sia a castigarlo; lui insiste a star ore a mangiare senza essere riusciti a velocizzarlo. E’ in seconda elementare ed a scuola si è visto un netto calo comportamentale. Prende note (per quanto io sia stato un allievo normale, presi 2-3 note in 5 anni di elementari), lui è arrivato a ben 8 in un mese!!! Perchè gioca in classe, perchè ha rubato a una sua compagna di classe, e vari altri motivi. Ci tengo a precisare che non è mai stato a mio avviso maturo come dovrebbe essere, a mio avviso per colpa di nonni che non hanno ancora capito che essere nonni non è viziare, insegnare ben poco del rispetto e delle regole (Cito: lui che pranza in soggiorno sulla poltrona in pelle a guardare la tv col piatto sulle gambe, poichè si era messo a pretendere di finire di vedere un programma tv; la nonna che deve forzatamente dormire con lui perchè “frignando” vuole compagnia (non scordiamo che fa 7 anni ad agosto), e quindi il nonno sul divano e lui nel matrimoniale). Questi ed altri atteggiamenti che non derivano purtroppo da me e mia moglie, hanno creato molta immaturità in lui. Attualmente il crollo però è diventato esagerato e il tempo che abbiamo a disposizione lo stiamo praticamente impiegando a richiamarlo ed educarlo, con grande fatica, pochi risultati e ovviamente togliendo del tempo anche alla coppia. Abbiamo deciso di avere un secondo figlio proprio vedendo come il primo ormai fosse quasi autosufficiente. Quindi adesso si deve immediatamente fargli fare un cambio di rotta! Sono passati circa 4 mesi da quando ha iniziato ad essere ingestibile. Come possiamo gestirlo senza farci venire un esaurimento? 🙂

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