Punture di vespe, api e calabroni: il decalogo dei pediatri

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Tra i pericoli principali che i bambini corrono in estate e non solo sono le punture pi, vespe e calabroni. Purtroppo in Italia ogni anno si contano 550 mila piccole vittime e circa il 5% ha una reazione allergica che può essere lieve o grave. Si va dalle lesioni locali estese con manifestazioni orticaroidi diffuse allo choc anafilattico. Per questo motivo i pediatri italiani hanno elaborato un decalogo per ridurre i rischi.

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  1. Evitare di indossare abiti larghi e di colore nero o molto vivace, preferire il bianco;
  2. Evitare di usare profumi, preferire shampo0 e creme solari inodori;
  3. Evitare di camminare scalzi nei prati;
  4. Evitare di avvicinarsi a fiori molto profumati o frutta matura;
  5. Evitare di lasciare cibi e bevande esposti se si mangia all’aperto, e non bere bibite zuccherate direttamente dalla lattina nella quale gli insetti potrebbero entrare;
  6. Fare particolare attenzione se si spostano ceppi perché le vespe nidificano spesso nelle immediate vicinanze;
  7. Evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti;
  8. Applicare le zanzariere alle finestre;
  9. Tenere ben chiuse le pattumiere;
  10. Rimanere calmi ed evitare di agitarsi in presenza di imenotteri, ma allontanarsi piano piano.

La presidente della Siaip, Marzia Duse, ha inoltre raccomandato

“E’ molto importante distinguere le reazioni allergiche vere e proprie dalle più banali manifestazioni di ipersensibilità cutanea. Non tutte le reazioni irritative sottintendono il rischio di una possibile futura risposta anafilattica, che per fortuna resta un evento raro soprattutto tra bambini”.

Nei casi più gravi si deve far ricorso all’immunoterapia, che presenta un’efficacia del 90-100% ed è considerata una terapia salvavita. Il vaccino, che deve essere eseguito da personale esperto in centri allergologici qualificati, viene praticato per 3-5 anni ed è in grado di modulare la risposta immunitaria nei soggetti allergici, proteggendoli nel medio-lungo termine dalle reazioni dovute a successive punture. Consultate il pediatra e fatevi consigliare.

Photo Credits |  Versta / Shutterstock

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