Piombo nel latte artificiale, Fao e Oms stabiliscono limiti più severi

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La nostra vita è circondata da velini, alcuni siamo in grado di riconoscerli, altri sono più silenti e pericolosi. Ecco, perché mamme, dobbiamo tenere gli occhi ben aperti, per proteggere i nostri bambini, che sono particolarmente a rischio. Spesso queste sostanze sono dei detersivi, nei mobili, ma anche negli abiti e nei giocattoli. I rischi sono di diverso genere, dalle allergie ai problemi ormonali.

La formaldeide, per esempio, è stata segnalata dalla IARC, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, tra le sostanze più cancerogene, presente nel gruppo 1, insieme al benzene. Un altro elemento pericolosissimo è il piombo, presente nel latte artificiale. È intervenuta la Commissione del Codex Alimentarius che ha fissato nuovi parametri. La Fao ha spiegato:

I neonati e i bambini piccoli sono particolarmente vulnerabili agli effetti tossici del piombo, che possono causare conseguenze negative permanenti per la loro salute, in particolare per sistema nervoso e per il cervello, che possono far diminuire la loro capacità di imparare. Il piombo esiste nell’ambiente e tracce possono finire negli ingredienti che sono utilizzati nella produzione di latte artificiale. I livelli di piombo nel latte artificiale possono essere controllati approvvigionandosi di materie prime provenienti da zone in cui il piombo è meno presente.

Attenzione se siete già in fase di svezzamento, perché nel riso sono state rinvenute tracce di arsenico. Questo elemento si trova a livelli elevati nelle acque sotterranee, di conseguenza passa nel terreno e arriva nel riso. E i danni? In questo caso parliamo di problemi di sviluppo, malattie cardiache, diabete e danni neurologici.

Insomma, la notizia è positiva anche se onestamente potrebbe non sembrare. Cercate quindi di fare davvero molta attenzione a tutti, non per moda o per atteggiamento, ma perché i bimbi hanno diritto a crescere in un ambiente sicuro, un ambiente che purtroppo abbiamo avvelenato noi adulti.

Photo Credit | Thinkstock

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