Tecniche di procreazione assistita, la FIVET

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Cos’è la FIVET

Con l’acronimo FIVET (Fertilizzazione In Vitro con Embryo Transfer) si definisce una tecnica di procreazione assistita che consiste nella fecondazione in vitro dell’ovulo e nel successivo trasferimento dell’embrione così ottenuto nell’utero materno. Le probabilità di ottenere una gravidanza con questo metodo sono pari al 18%, anche in presenza di malformazioni dell’apparato genitale femminile. La FIVET viene applicata sempre più spesso in caso di infertilità maschile associata all’inseminazione artificiale con sperma di donatore, procedura che nel nostro paese è però vietata dalla legge 40/2004 che regolamenta le procedure di fecondazione medicalmente assistita.

In quali casi è indicata la FIVET

Il ricorso alla fecondazione assistita in vitro è indicato nei seguenti casi:

  • Infertilità riconducibile a fattore tubarico (alterazioni o ostruzioni delle tube di Falloppio);
  • Endometriosi;
  • Infertilità maschile;
  • Infertilità idiopatica (quando è impossibile cioè stabilire le cause dell’infertilità).

Gli esercizi di Kegel per combattere l’incontinenza urinaria

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Uno dei disturbi più frequenti e fastidiosi che colpisce le donne in gravidanza è l’incontinenza urinaria. Alle future mamme, infatti, può bastare una semplice risata o un colpo di tosse a far scappare involontariamente qualche goccia di urina. Altre volte, invece, le donne in dolce attesa avvertono un forte stimolo a fare pipì con grosse difficoltà a trattenerla. Per curare e prevenire questi disturbi è importante tonificare e dare elasticità ai muscoli che sostengono gli organi pelvici e addominali. Questo è possibile grazie a specifici esercizi di ginnastica noti come esercizi di Kegel, dal nome del ginecologo statunitense che li ha ideati. Questi esercizi consentono di migliorare il tono muscolare del pavimento pelvico che circonda l’utero, la vescica e l’intestino.

Abbigliamento per bambini: la collezione Monsoon di Accessorize

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Oggi torniamo a parlare di abbigliamento per bambini e lo facciamo presentandovi la nuova e coloratissima collezione primavera-estate 2010 Monsoon di Accessorize, che comprende tre linee: baby, per bambine da 0 a 3 anni, Girl, da 3 a 13 anni e Boy per i maschietti da 0 a 8 anni.

Gli abiti proposti dalla collezione rappresentano diversi stili, sono sportivi, eleganti, romantici o colorati, insomma: perfetti per ogni occasione.

Il bambino ha ingerito un corpo estraneo:le manovre di disostruzione delle vie aeree

manovre-disostruzioneBuongiorno mamme, in questi giorni la cronaca dei giornali ha riportato due casi di morte per soffocamento di due bimbi di circa due anni, quando si leggono queste notizie vengono i brividi e noi mamme speriamo sempre di non trovarci in situazioni del genere. In realtà ognuna di noi dovrebbe conoscere come comportarsi nel caso in cui un neonato oppure un bambino abbia ingerito un oggetto oppure un alimento che gli abbia ostruito le vie aeree e non gli permetta di respirare.

Il neonato piange, bisogna accorrere subito oppure aspettare?

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Se avete già un figlio, ma anche se non lo avete ancora, vi sarete senza dubbio accorte che sul tema “Piange, che fare?” esistono almeno due scuole di pensiero: secondo alcune mamme quando il bambino piange bisogna accorrere prontamente senza attendere neppure un istante, secondo altre invece bisogna aspettare un po’ per vedere cosa succede. Il dibattito fra le mamme riflette d’altra parte quello fra pedagogisti e psicologi: una parte di entrambe le categorie professionali afferma che non bisogna lasciare piangere i bambini, un’altra che bisogna lasciarli fare almeno qualche minuto prima di intervenire.

Fermo restando che esistono situazioni in cui non è assolutamente possibile che una madre ignori il pianto del piccolo, ad esempio quando ha fame, freddo o paura, è possibile secondo voi stabilire chi ha ragione e chi torto? Se il neonato infatti non possiede praticamente altri strumenti se non il pianto per comunicare il disagio, come potrebbe una mamma lasciarlo piangere senza neppure accertarsi di quali siano i suoi bisogni del momento?

Gli ormoni maschili rendono la donna più fertile

ormoni maschili donna fertileEbbene sì: gli ormoni maschili nelle ovaie femminili renderebbero la donna più fertile. Questo almeno secondo i risultati di un nuovo studio secondo cui proprio questi ormoni controllerebbero lo sviluppo e la crescita del follicolo; inoltre, sarebbero in grado di prevenire anche il degrado degli stessi follicoli che contengono le uova in crescita.

In questo studio i ricercatori del Medical Center dell’Università di Rochester

hanno scoperto che irregolari livelli di ormoni maschili nelle ovaie di topi femmina era causa d’infertilità

Giochi per bambini che fanno i capricci

libri per bambini

A volte i nostri figli sembrano fare di tutto per mettere alla prova la nostra pazienza facendo i capricci, conditi con tanto di strepiti e urla, nei momenti e nei luoghi meno opportuni: in macchina, al supermercato, per strada o in casa, mentre siamo prese da faccende domestiche che proprio non possiamo rimandare. Altre volte ancora rifiutano strenuamente di mangiare, di fare il bagnetto, di lasciarsi tagliare le unghia, di farsi vestire.

Cosa possono fare una mamma e un papà quando si trovano in questa situazione e sentono che la propria ragionevolezza sta per vacillare? Quando parlare al bimbo con fermezza e spiegargli senza urlare che non possiamo cedere alle sue richieste (e chiarirgli il perchè) è del tutto inutile? Bene, in queste circostanze può esserci di aiuto il gioco. E non il gioco fatto di bambole, costruzioni, automobiline e aeroplanini, ma un tipo di gioco più semplice e antico, pensato stuzzicare l’interesse e la curiosità del nostro piccolo in qualunque luogo e in qualunque momento.

Bambini scomparsi: un fenomeno preoccupante

bambini scomparsi

Lo scorso 25 maggio in occasione della Giornata Internazionale dei bambini scomparsi, Telefono Azzurro ha ricordato come nel 2009 siano stati ben 1033 i minori sia italiani che stranieri scomparsi.

Un fenomeno che comprensibilmente crea ansie, paure proprio a causa dei numeri, ancora troppo alti; come si può leggere all’interno del report dedicato ai minori scomparsi ci sono alcune zone d’Italia maggiormente coinvolte in questo fenomeno. Sono: Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Veneto, Lombardia, Marche e Lazio.

I baby pit-stop per allattare al seno anche fuori casa

baby pit stop

Grazie ad un accordo siglato tra Unicef e le Asl di Milano, nella capitale lombarda sarà possibile allattare al seno in farmacie, centri commerciali e negozi; nascono così i baby pit-stop, delle aree all’interno di alcuni negozi, dentro alle quali le neomamme potranno allattare al seno il proprio bambino con tranquillità.  Questo progetto si colloca nell’ambito della promozione della tutela dei diritti e della salute materno-infantile, oltre che in quello di sostegno alla genitorialità.

Oltre che da Unicef Italia e dall’Asl di Milano, il progetto baby pit-stop è sostenuto dal direttore dell’Unità Operativa Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale della Clinica Mangiagalli, il professor Fabio Mosca, che ha sottolineato come:

gli ospedali sono il luogo privilegiato ad ospitare questi spazi di allattamento.

Il parto distocico

parto distocico

Se siete in dolce attesa e per ingannarla (si fa per dire) state leggendo libri e riviste specializzate vi sarà capitato di imbattervi nell’espressione parto distocico. Magari non ne avete trovato una definizione esauriente e vi siete imbattute nel nostro blog mentre eravate alla sua ricerca. Bene, se questo è il vostro caso siete fortunate, di seguito troverete infatti una sintetica definizione di parto distocico. Segue un elenco di alcune delle principali cause di distocia del parto.

Si definisce distocico il parto che non si svolge in maniera naturale e che richiede l’intervento attivo del medico o dell’ostetrica che aiutano la mamma a mettere al mondo il piccolo con l’aiuto del forcipe o della ventosa (il cosiddetto parto attivo o operativo) oppure effettuando il parto cesareo.

Le condizioni che possono determinare un parto distocico diverse:

Inerzia uterina

Si parla di inerzia uterina quando si verifica una insufficienza della muscolatura della parete uterina per cui viene a mancare alla spinta la potenza necessaria per la fuoriuscita del bambino. Questa condizione può originare da un’eccessiva tensione nervosa da parte della mamma, ad esempio quando è troppo spaventata.

Distocia dovuta a sproporzione feto-pelvica

E’ la distocia causata da anomalie di posizione o di sviluppo del bambino, ad esempio se questo si presenta in posizione podalica o il suo peso è eccessivo.

Una giusta dieta può aiutare i bambini autistici

dieta bambini autistici

Una dieta che escluda gli alimenti che contengono glutine e caseina sarebbe utile per aiutare i bambini affetti da autismo; a sostenerlo è uno studio condotto dai ricercatori Università del Sunderland, in Inghilterra, e pubblicato sulla rivista scientifica Nutritional Neuroscience.

Per giungere alla conclusione che i bambini autistici che seguono una particolare dieta vedrebbero migliorato il comportamento, i ricercatori hanno esaminato 72 bambini di età compresa tra i 4 e i 12 anni affetti da autismo; i bambini sono stati divisi in due gruppi: il primo ha seguito una dieta a base di alimenti senza glutine e senza caseina, il secondo, invece, una dieta normale. Dopo i primo otto e dodici mesi sono stati effettuati i test di controllo riguardanti il comportamento, l’iperattività, il livello di sviluppo e la disattenzione.

Epidurale, tutte le risposte

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Cos’è l’epidurale?

L’epidurale può essere definita un mezzo per ridurre il dolore del parto. Non si tratta infatti di una vera e propria anestesia ma un analgesico a basso dosaggio che permette di sentire ancora le contrazioni e di camminare. I farmaci usati infatti non vanno in circolo nel sangue ma rimangono a livello delle fibre nervose coinvolte nel dolore del parto dove agiscono nel giro di circa dieci minuti e rimangono attivi per circa due ore.

Come viene fatta l’epidurale?

L’epidurale viene fatta al momento ritenuto opportuno da ostetrica e ginecologo e solo una volta che il travaglio è a buon punto. Si fa inserendo un catetere (che rimane per eventuali iniezioni successive) nel cosiddetto spazio epidurale, ovvero tra le vertebre della zona lombare e la membrana che avvolge il midollo spinale in una zona che si trova poco sopra il punto vita.

L’aromaterapia: un aiuto per i dolori delle doglie

aromaterapia per alleviare i dolori delle doglie

Trovo sia splendido quanto adottato dalle ostetriche dell’ospedale del North Bristol NHS Trust (Uk): per cercare di alleviare i dolori delle doglie e favorire anche il parto infatti praticano alle donne in travaglio un massaggio con alcuni oli essenziali.

Delle vere e proprie ostetriche esperte (sono 24) in massaggio aromatico che lavorano sia presso l’Ospedale che a domicilio per chi ha scelto di partorire in casa; un massaggio quasi miracoloso che sarebbe in grado appunto di alleviare i dolori delle doglie ed alcuni sintomi come ad esempio ansia e tensione.

Cordone ombelicale, reciderlo pochi secondi dopo può prevenire alcune malattie

cordone-recisioneTutte noi sappiamo quanto sia importante il cordone ombelicale nella crescita del feto, lo è anche dopo perché contiene come abbiamo detto più volte le famose cellule staminali, cellule preziose per la loro versatilità. La notizia di oggi riguarda proprio il cordone ed il fatto che questo forse viene reciso troppo presto durante l’ultima fase del parto, il legame che c’è tra madre e figlio andrebbe mantenuto più a lungo perché ciò aiuterebbe il piccolo ad essere tutelato rispetto ad alcune malattie.