Da un po’ di tempo gira sul web un video piuttosto carino che ritrae una deliziosa bimbetta di circa due anni mentre, sollecitata dalla madre, recita a memoria tutte le capitali del mondo. La perizia della bambina è stupefacente tanto quanto la solerzia che la madre deve aver avuto nell’addestrare la piccola e, ferme restando, le indiscutibili capacità linguistiche e mnemoniche di quest’ultima, mi ha portato a condurre una piccola riflessione che vorrei proporvi.
Se da un lato vi sono tante mamme preoccupate, come dicevo qualche giorno fa, che il proprio cucciolo abbia un qualche ritardo nello sviluppo perchè, a differenza di altri bimbi, non consegue abbastanza precocemente alcune conquiste della crescita, come camminare, parlare o stare seduto da solo, dall’altro vi è un numero altrettanto nutrito di esse che spinge a tavoletta sin dai primi mesi di vita perchè il proprio pargolo mostri il prima possibile ad amici e parenti tutte le proprie virtù cognitive esibendosi con gesti, filastrocche, canzoncine ed elenchi di dati personali come nome, cognome, età, data di nascita, codice fiscale e numero di tessera sanitaria propri e di mamma e papà.