La stenosi del dotto lacrimale

lacrimazione neonati

Capita di sovente di vedere neonati con gli occhi che lacrimano spesso anche in assenza di pianto. Questa lacrimazione eccessiva, detta epifora, che può essere saltuaria o continua ed interessare uno o entrambi gli occhi, può comparire fin dalle prime settimane di vita e durare diversi mesi. La causa di questa iperlacrimazione nei neonati è congenita ed è definita stenosi del dotto lacrimale.

Cosa è la stenosi del dotto lacrimale?

Si tratta dell’ostruzione, parziale o totale, del condotto naso-lacrimale che permette il normale deflusso delle lacrime verso le fosse nasali. L’occhio del bambino è dotato di un piccolo canale che dall’interno del bordo della palpebra inferiore arriva al naso e che è visibile come un forellino nell’angolo interno dell’occhio. Questo condotto ha il compito di far defluire le lacrime e la secrezione oculare. In caso di stenosi, parziale o completa, il canalino è ostruito e le lacrime e la secrezione oculare debordano causando l’iperlacrimazione.

Esami ecografici: l’isterosonografia

isterosonografia

La salute dell’apparato genitale femminile è fondamentale per preservare la fertilità di una donna. Per questo, sono numerose le metodologie impiegate dalla medicina per analizzare l’apparato genitale femminile, formulare eventuali diagnosi e individuare il corretto approccio terapeutico. Gli esami ecografici rappresentano, in tal senso, il principale strumento per il controllo dell’utero e dell’apparato riproduttivo in generale. Si va dalla semplice ecografia pelvica o transvaginale ad esami più complessi come l’isterosalpingografia, l’isterosonografia, l’isteroscopia e la laparoscopia.

Cosa è l’isterosonografia?

L’isterosonografia (o sonoisteroscopia) è un esame ecografico della cavità uterina che consente di individuare con una certa precisione la presenza di anomalie. Si differenzia dalla classica ecografia transvaginale grazie all’utilizzo di un mezzo di contrasto che viene iniettato nella cavità uterina.

Bambini e intestino pigro

intestino pigroCome abbiamo già visto, è piuttosto comune che i bambini, anche molto piccoli, soffrano di stitichezza, soprattutto se prendono il latte artificiale. La stipsi nel bambino di solito è un problema facilmente risolvibile che molto raramente è sintomo di patologie come il megacolon o l’ipotiroidismo congenito; l’impegno dei genitori deve essere quindi quello di evitare che la stitichezza da occasionale si trasformi in cronica.

Quando il bambino prova dolore durante l’espulsione delle feci infatti questo può indurlo a trattenerle con i loro conseguente indurimento, che rende ancora più dolorosa la defecazione e innesca un circolo vizioso dal quale i genitori e il bambino difficilmente riscono ad uscire. Per non parlare poi dei rimedi contro l’intestino pigro comunemente usati, come suppostine e clisteri che, provocando dolore, infastidiscono il bambino peggiorando la situazione.

Per aiutare il bambino affetto da questo problema è opportuno piuttosto introdurre nella sua dieta, dietro consiglio del pediatra, alcune molecole che non vengono digerite dall’intestino e trattengono acqua con l’effetto di ammorbidire le feci. In particolare, il pediatra potrà suggerire il ricorso al lattulosio, uno zucchero artificiale, o al malto in polvere finissima.

La malformazioni dell’utero

malformazioni-uteroOggi parliamo di malformazioni uterine, spesso molte donne non sono a conoscenza del fatto di avere una malformazione dell’utero e lo vengono a sapere solo quando decidono di avere un bambino, infatti alcuni di questi “difetti” possono causare aborti ricorrenti e anche difficoltà di concepimento. Non ci si rende conto di avere questo tipo di problema poiché nella stragrande maggioranza dei casi non si presentano sintomi, anche se a volte si arriva dal ginecologo lamentando mestruazioni dolorose, infezioni urinarie e dolori al basso ventre.

Come si diagnostica una malformazione uterina?

Ci sono diverse possibilità per poter diagnosticare una malformazione uterina, il primo strumento è l’ecografia pelvica o meglio transvaginale che però non è in grado di poter vedere tutte le possibili problematiche uterine. L’alternativa è rappresentata dalla isterosonografia, la isterosalpingografia e la isteroscopia, che possono essere usate (isteroscopia operativa) anche per alcuni interventi. Le malformazioni uterine prendono vita dalla vita embrionale, quando l’utero si deve ancora formare, in quel momento ci sono due corni che si chiamano dotti di Muller e che devono fondersi verso la nona settimana di gravidanza per dare vita alla struttura uterina che noi conosciamo, se ciò non avviene nel modo adeguato si presenteranno alcune delle modificazioni strutturali di cui parleremo a breve.

Svezzamento: l’olio d’oliva

olio d'oliva

Ricco di acidi grassi essenziali, vitamine e antiossidanti, l’olio di oliva è un elemento fondamentale per la corretta alimentazione del bambino. Durante lo svezzamento, infatti, il pediatra ne consiglia il consumo già nelle prime pappe: un filo d’olio d’oliva da aggiungere, ad esempio, all’omogeneizzato, al passato o al formaggio grattugiato è l’ideale per il corretto apporto nutrizionale del bimbo. Grazie alla sua leggerezza e alla sua digeribilità, l’olio d’oliva, soprattutto se è extravergine (ottenuto dalla prima spremitura delle olive e non raffinato) è un ottimo condimento per i bambini e un’importante fonte lipidica già a partire dal 5°-6° mese di vita. Favorisce nel bambino il corretto sviluppo dei tessuti corporei e dello scheletro, la mineralizzazione delle ossa e l’assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E,K ).

I vaccini combinati, sei in uno

vaccini bambino

In armonia con le direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, anche in Italia i bambini vengono vaccinati con la sommistrazione di un preparato esavalente, sin dal terzo mese di vita. Il che significa che con una sola iniezione i nostri pargoli sono protetti da sei agenti patogeni diversi. I vaccini polivalenti hanno quindi soppiantato i monovalenti (quelli che proteggono cioè da un solo agente patogeno alla volta). Ma quali vantaggi comportano? E hanno svantaggi? Vediamolo insieme:

Vaccini polivalenti, cosa sono

Come accennato, i vaccini polivalenti sono preparati in grado di proteggere il bambino da più di un agento patogeno con una sola somministrazione, in quanto contengono diversi antigeni in una sola fiala. I vaccini attualmente in commercio contengono da due a dieci antigeni diversi, in grado di proteggere i bambini da sei diversi batteri o virus (difterite, tetano, pertosse, epatite B, malattie da Haemophilus influenzae B e poliomielite), motivo per cui vengono definiti esavalenti.

Il colore degli occhi del neonato

colore occhi

Una delle principali curiosità dei genitori circa il proprio bambino, dopo quella sul sesso, riguarda senza dubbio il colore degli occhi del nascituro. I genitori, però, dovranno aspettare alcuni mesi prima di poter soddisfare definitivamente la loro curiosità. Alla nascita, infatti, il bambino ha un colore degli occhi indefinito, tra il grigio e il blu. Questo perchè, anche se il colore degli occhi è già scritto nel DNA del bimbo, la melanina (la pigmentazione colorata) dell’iride (la parte colorata che circonda la pupilla) non è ancora ben definita. Bisognerà attendere sei o sette mesi affinchè il processo di pigmentazione si completi e si definisca il colore degli occhi del bambino. Nell’iride esistono due strati di melanina: quello profondo, caratterizzato da una scarsa quantità di melanina e che determina i colori chiari e quello superficiale, con una maggiore concentrazione di melanina e che caratterizza i colori scuri.

Rischio congestione: si può fare il bagno dopo mangiato?

paura-mare-bambiniCiao a tutte, lo scorso week end ero al mare con i bambini, erano circa le 14:30 e il mio vicino di ombrellone discuteva animatamente con il figlio di circa 3 anni sull’opportunità di poter fare il bagno in mare dopo aver mangiato, il bambino continuava ad insistere e il papà seccato rispondeva che non avrebbe voluto trascorrere l’ultimo giorno di vacanza in un pronto soccorso.

Io d’altro canto, forse da mamma incosciente non ho mai dato troppo peso a questa cosa del bagno a mare dopo mangiato ma visto che abbiamo la possibilità di approfondire questo argomento, anche per sfatare qualche mito, mi sono andata a documentare e ho capito meglio quali sono i motivi alla base di questo divieto storico che ha fatto piangere milioni di bambini su tutte le latitudini mondiali.

Il riflesso di Moro nei neonati

riflesso di moro

Il bambino, appena nato, viene catapultato nel mondo extrauterino e bombardato da numerosi stimoli sensoriali. Per affrontare il mondo esterno, il neonato ha a disposizione tutta una serie di riflessi primari, detti riflessi neonatali, che gli permettono di reagire agli stimoli esterni. Nello specifico, i riflessi neonatali sono delle reazioni involontarie che il bambino possiede fin dalla nascita e che dipendono da un sistema di controllo dei muscoli corporei ancora immaturo. I riflessi neonatali sono fisiologici nei primi mesi di vita del bambino e tenderanno a scomparire spontaneamente, al massimo, entro il primo anno di età.

Cosa è il riflesso di Moro?

Il riflesso di Moro (o di abbraccio) è uno dei riflessi primari del bambino attraverso il quale il neonato reagisce di soprassalto, con l’apertura delle braccia, a stimoli improvvisi come un rumore o quando viene poggiato bruscamente in posizione supina.

L’anemia nel bambino

anemia bambini

Il bambino è pallido, stanco, svogliato e a tratti irritabile? Forse non si tratta solo di una carnagione molto chiara che si incontra con un’indole capricciosa ma di anemia. L’anemia infatti è un disturbo piuttosto frequente nei bambini di due-tre anni di età. Questo succede perchè i bambini vengono già al mondo con una riserva di ferro insufficiente dal momento che durante le ultime settimane di gravidanza non riescono a trarne abbastanza dalla mamma.

Questa carenza di ferro innata però non è un problema durante i primi mesi di vita, poichè il sangue del bambino ha una massa ridotta e la modesta quantità di ferro che contiene gli è sufficiente. Man mano che il bambino cresce però i segni della mancanza di ferro si fanno evidenti, quando questa non viene colmata,  con la comparsa di sintomi che vengono spesso sottovalutati o equivocati.

I sensi del neonato, la vista

la vista

La vista è il senso meno stimolato nel feto durante la gravidanza. La funzione visiva, infatti, è molto limitata in epoca embrionale e si sviluppa e matura dopo la nascita. Nel grembo materno, gli occhi del bambino si formano alla ventesima settimana di gestazione anche se resteranno chiusi fino alla ventiseiesima, quando il piccolo imparerà a muovere le palpebre. Intorno alla ventottesima settimana, invece, il bambino sarà in grado di percepire la luce. Studi scientifici, infatti, hanno dimostrato che se si fa lampeggiare una forte luce sul pancione della mamma, il feto reagisce socchiudendo le palpebre. Alla nascita, il bambino riesce a vedere tutto ciò che lo circonda, grazie alla sua retina che è in grado di catturare le immagini. Il neonato, però, non riconosce quello che vede perchè il suo cervello non sa ancora elaborare ed interpretare le immagini.  

La cistite nelle bambine

cistite bambine

La cistite è una fastidiosa infiammazione della vescica che investe anche l’uretra e si manifesta con la necessità di fare spesso la pipì e bruciore durante la minzione. Nonostante non si tratti di un problema di particolare gravità, la cistite è un disturbo che tende a ripresentarsi nel tempo; per questo motivo è fondamentale contrastarla e debellarla non appena fa la propria comparsa, soprattutto nelle bambine.

La cistite, infatti, tanto comune tra noi donne, colpisce le bambine più dei maschietti sin dai primi anni di vita. Questo accade perchè nelle femminucce è più facile che la regione vulvare venga contaminata dai residui fecali, tanto più se non si osservano le opportune norme igieniche (le bambine vanno infatti lavate da davanti verso dietro).

Nella gran parte dei casi il batterio responsabile del disturbo è  il famigerato Escherichia coli, contenuto appunto nelle feci. Per arrivare a una diagnosi certa però è necessario svolgere degli esami medici non invasivi che permettano non solo di identificare con certezza l’agente patogeno, ma anche di escludere eventuali malformazioni delle vie urinarie superiori: esame delle urine completo, urinocoltura, ecografia dell’apparato urinario.

Per il feto il fumo passivo è dannoso come quello attivo

fumo passivo in gravidanzaFumare in gravidanza è assolutamente nocivo, ma ciò che forse molte donne non sanno è che anche respirare fumo passivo può rivelarsi altrettanto pericoloso. In precedenta qui sul nostro blog, abbiamo parlato di quanto il fumo passivo possa essere insidioso, annidandosi nei tessuti e nelle tappezzerie e del suo potenziale tossico per i bambini che ne vengono a contatto. In questo caso invece parliamo della salute del feto e del fatto che quando si aspetta un bambino oltre a smettere di fumare sarebbe bene fare molta attenzione ai luoghi che si frequentano, cercando di evitare nel modo più assoluto il fumo ambientale.

L’importanza della merenda nell’alimentazione del bambino

merenda

La maggior parte dei genitori tende a sottovalutare l’importanza della merenda all’interno dell’alimentazione del proprio bambino. Ha, invece, un ruolo fondamentale nel piano alimentare del bambino che deve prevedere, secondo i nutrizionisti, ben 5 pasti giornalieri. La merenda di metà mattina e quella di metà pomeriggio hanno lo scopo di spezzare la fame e aiuta, quindi, il bambino a non arrivare troppo affamato ai pasti principali. La merenda, inoltre, aiuta a distribuire meglio l’energia e i nutrienti durante tutta la giornata e questo, secondo gli specialisti, prevenirebbe l’obesità infantile.