La sicurezza dei bambini, responsabilizzare il fratello maggiore

Occuparsi della salvaguardia dei fratellini e sorelline più piccoli è spesso l’arduo compito assegnato ai figli primogeniti; è infatti di fondamentale importanza che i grandi capiscano non solo che i “nuovi arrivati” non possono fare tutto ma anche che i loro stessi comportamenti, se imitati, possono rivelarsi pericolosi.

Tuttavia, il modo migliore per ottenere che i figli maggiori si comportino in maniera responsabile verso i fratelli e/o sorelle arrivati dopo di loro non è liquidarli con un semplice: “Sta attento a tuo fratello!”. Anche i grandi, che poi non sempre sono tanto più maturi,  infatti hanno bisogno di spiegazioni per essere educati a diventare delle guide e dei custodi senza per questo essere caricati di responsabilità che non potrebbero assumersi comunque.

Prodotti per bambini: il mangia pannolini

Tutte le mamme lo sanno: i pannolini sporchi hanno davvero un cattivo odore e lasciarli a lungo nella pattumiera può risultare antipatico! Esiste, però, un modo più pratico ed igienico per smaltire i pannolini sporchi dopo il cambio: il mangia pannolini. Si tratta  di un piccolo bidoncino appositamente creato per raccogliere i pannolini usati, evitando i tipici inconvenienti del cambio del bebè come i cattivi odori e i continui viaggi della mamma verso la pattumiera. In commercio esistono diversi modelli di mangia pannolini con caratteristiche, dimensioni e costi differenti. Oggi, vogliamo proporvene 3 tipi di altrettanti marchi specializzati in prodotti dell’infanzia.

Maialino della Foppapedretti

Maialino è il contenitore di pannolini sporchi della Foppapedretti. Comodo, igienico e sicuro, permette di raccogliere i pannolini usati, eliminando i cattivi odori grazie ad una nuova tecnologia basata sulla barriera di ossigeno. Maialino, infatti, utilizza dei sacchetti speciali dotati di una particolare barriera all’ossigeno con tenuta d’aria in grado di bloccare la fuoriuscita di sgradevoli odori. I sacchetti possono contenere fino ad un massimo di 180 pannolini, quantità che può cambiare a seconda della dimensione dei pannolini stessi. Maialino è molto semplice da usare e facile da svuotare grazie alla comoda apertura centrale. Il prezzo di listino del bidoncino, compreso di una ricarica, è di 29,90 euro mentre le ricariche costano 9,90 euro l’una.

Metodi anticoncezionali, il diaframma vaginale

Il diaframma vaginale è un metodo contraccettivo detto di barriera per la sua capacità di impedire praticamente il contatto tra l’ovulo femminile e gli spermatozoi maschili. Negli ultimi venti anni il diaframma è stato abbandonato a vantaggio di altri metodi anticoncezionali più innovati e a causa di una polemica circa una sostanza, il nonoxinolo, contenuta nelle creme spermicide usate in associazione al diaframma. Attualmente, però, il diaframma sta tornando in voga grazie all’impiego di nuovi spermicidi che non utilizzano più il nonoxinolo ma l’acido lattico.

Che cos’è il diaframma vaginale?

Il diaframma vaginale è costituito da una cupola in lattice chirurgico molto morbido, dotata di un bordo più spesso in cui è montato un anello flessibile di metallo. Il diaframma deve essere inserito in vagina prima di ogni rapporto completo e non deve essere tolto prima che sia trascorse 6 ore dal rapporto. Il diaframma agisce andando a coprire il collo dell’utero in modo da impedire agli spermatozoi maschili di passare e di entrare in contatto con l’ovulo femminile. L’efficacia del diaframma è di circa l’80% ma può arrivare al 95% se si abbina una crema spermicida. Quest’ultima può essere spalmata sul bordo interno della coppa oppure introdotta in vagina prima dell’inserimento del diaframma.

Bambini: chi gesticola molto è più intelligente e ragiona meglio

Prima di iniziare a parlare, i bambini, anche quelli più piccoli, utilizzano i gesti per comunicare con il mondo esterno e per far capire le proprie esigenze. Con il tempo, il gesticolare con le mani diventa per molti, grandi e piccini, un’abitudine di cui non si può fare a meno. In passato il “parlare con le mani” era considerato sinonimo di maleducazione ed ignoranza tipico di coloro che non sapevano esprimersi senza l’ausilio dei gesti. Studi scientifici, invece, hanno sfatato questo mito sostenendo che gesticolare con le mani è, anche nei bambini, un segno di intelligenza acuta. Gesticolare aiuta i bambini a pensare meglio, a concentrarsi, a ragionare e a memorizzare concetti importanti. Uno studio dell’Università di Pittsburgh, dell’Università di Chicago e del CNR ha dimostrato, inoltre, che i bimbi che gesticolano sono avvantaggiati anche nell’apprendimento e nello sviluppo linguistico complessivo e, crescendo, hanno a disposizione un vocabolario più ricco rispetto ai loro coetanei che non gesticolano.

Due ricette estive per bambini a base di albicocche

La frutta, soprattutto in estate, è un alleato molto prezioso per la salute dei bambini. Non sempre, però, i bimbi amano mangiare la frutta e, per questo, può essere utile proporla in modo diverso grazie ad alcune ricette sfiziose e gustose. Oggi vogliamo proporvene un paio a base di albicocche. L’albicocca, infatti, è un frutto estivo che non dovrebbe mancare nell’alimentazione dei bambini. E’ ricca di potassio, fosforo, magnesio, ferro, calcio e carotenoidi. Contiene, inoltre, vitamina A, B, C e PP.  Le ricette di oggi sono Macedonia estiva, adatta a bambini dagli 8 mesi in su, e Dolce all’uovo, per bambini oltre un anno di età.

Macedonia estiva

Ingredienti

  • un’albicocca
  • una prugna
  • mezza banana
  • un biscotto per bambini
  • una fogliolina di menta
  • un cucchiaio di latte formulato già diluito

Sicurezza bambini, attenzione alle piante

I bambini, si sa, sono estremamente curiosi. La loro curiosità li spinge a conoscere il mondo che li circonda e spesso li fa incappare in incontri che possono rivelarsi pericolosi per la loro incolumità. E’ il caso, ad esempio delle piante. Da meravigliosi elementi d’arredo di case, balconi e giardini, le piante possono, infatti, trasformarsi in pericoli per i bambini se vengono toccate o ingerite. Dalle stime del Centro Antiveleni, sono numerosi, ogni anno, i casi di bambini intossicati dai veleni presenti nelle piante. E’ importante, quindi, che le mamme sappiano che le piante presenti comunemente nelle case e nei parchi (ciclaminorododendro, narciso, mughetto, ranuncolo, etc..) possono risultare nocive soprattutto per i più piccoli e che è opportuno prestare molta attenzione. Sono diversi gli effetti spiacevoli che le piante possono provocare nei bambini a seconda se vengono solo toccate o anche ingerite. In caso di contatto si possono manifestare prurito, bruciore ed eritema, mentre in caso di ingestione anche vomito e diarrea.

Cosa fare se un’ape punge il bambino

In estate i nostri piccoli possono finalmente passare del tempo all’aria aperta dove trovano ad attenderli giochi inconsueti ed esaltanti ma anche qualche insidia; non è infrequente infatti vedere svolazzare in giardino e in spiaggiaapi delle che dispettosamente si avvicinano per pungerlo.

Premesso che la puntura di un’ape è un evento doloroso ma innocuo, a meno che il bambino non sia allergico alle sostanze rilasciate dal pungiglione, vediamo cosa fare se questo malaugurato evento dovesse verificarsi: se il bambino viene punto da un’ape la prima cosa da fare, a parte mantenere la calma, è rimuovere il pungiglione; per farlo non dovrete usare nè le unghie, nè le pinzette ma il coltello.

Divertirsi pedalando: dal triciclo alla prima bicicletta

Tutte le mamme lo sanno: pedalare è uno dei passatempi preferiti dai bambini di tutte le età. Andare in bicicletta, infatti, è uno sport che asseconda il desiderio di muoversi dei bambini, li fa sentire autonomi, li mette in contatto con la natura e ne favorisce lo sviluppo psico-motorio. Esistono anche per la bicicletta, come per tutti gli sport, delle piccole regole e degli accorgimenti da seguire affinchè i bambini possano pedalare in piena tranquillità e sicurezza ed evitare piccoli incidenti. Quando il bambino è ancora piccolo è possibile avvicinarlo al mondo delle biciclette attraverso delle tranquille passeggiate nel seggiolino della bici di mamma e papà. In questi casi è opportuno utilizzare gli appositi seggiolini e i caschetti omologati. I seggiolini devono essere di marca, specifici per l’infanzia, omologati secondo la normativa europea e devono aver superato tutti i test di sicurezza.

Vacanze finite, e adesso che si fa?

Il periodo di vacanza al mare che mi sono concessa insieme a mio figlio è terminato già da qualche giorno e il rientro, oltre alle incombenze legate al riordino di ciò furono i nostri nutriti bagagli, mi ha posta dinnanzi a un interrogativo agghiacciante:“E adesso che si fa?”. Infatti ho dovuto subito riprendere i miei impegni lavorativi, e il piccolo, che trascorre tutte le proprie giornate a casa, spesso con me che rimango per ore davanti al computer, sembra annoiarsi tremendamente.

L’asilo nido, giustamente, ha chiuso i battenti e io cerco di dividermi fra i miei impegni di madre lavoratrice e casalinga come posso, ma mi rimane il cruccio di non saper proprio come intrattenere un bambino di tre anni abituato a strare con i coetanei e con educatrici piene di iniziative e idee, fermo restando che non sono una madre a cui piace l’idea che il proprio bambino passi ore ed ore davanti alla televisione.

Bambini coccolati, da grandi adulti sereni

I bambini, si sa, amano molto il contatto con la mamma. Attraverso il contatto fisico, infatti, il bambino si sente sicuro e protetto e prende consapevolezza dell’altro. Le coccole, quindi, sono un’aspetto fondamentale per il corretto sviluppo psico-fisico del bambino: lo rassicurano, lo tranquillizzano, lo fanno sentire amato e protetto, etc. Ma non solo. Le coccole della mamma aiutano i bambini a diventare adulti sereni e felici. Ad affermarlo è una ricerca scientifica condotta dalla Duke University, nel North Carolina (USA). Secondo gli scienziati americani, i bambini che ricevono dimostrazioni d’affetto hanno maggiori probabilità di diventare adulti sereni ed equilibrati emotivamente. Nello specifico, l’equipe di ricercatori, guidata dalla dottoressa Joanna Maselko, ha preso in osservazione un gruppo di 482 bambini di 8 mesi con le loro mamme, concentrando l’attenzione sul tipo di relazione affettiva tra madri e figli.

Il box: un amico per mamme e bambini

Sarà capitato a tutte le mamme di dover svolgere alcune faccende domestiche con il proprio bambino in braccio che non voleva saperne di dormire o di rimanere tranquillo nel passeggino. Un alleato molto prezioso in questi casi è il box. Il box è un accessorio davvero utile che consente al bambino di avere uno spazio sicuro e protetto in cui stare da solo e giocare in piena tranquillità. Nel box, infatti, il bambino è sereno, ha con se i suoi giocattoli ben selezionati dalla mamma e non può uscire da solo senza l’aiuto dei genitori. Questo permette a mamma e papà di svolgere tutte quelle attività che non consentono di seguire costantemente il proprio bambino. Il box, inoltre, è molto utile anche per il bimbo che vi impara a gattonare, ad alzarsi in piedi solo, a parare le cadute con le braccia, ad arrampicarsi e, perchè no, a fare i primi passi. Non bisogna, però, abusarne: il box non deve diventare una prigione dove i genitori rinchiudono il proprio bebè troppo spesso o troppo a lungo. Il bambino, infatti, deve essere lasciato anche libero di esplorare l’ambiente circostante per favorire il suo corretto sviluppo psico-motorio.

Perchè non riesco a togliere il pannolino a mio figlio?

Il mio piccolo ometto compirà tre anni fra pochi giorni ed è finalmente arrivato anche per lui (noi) il momento di togliere il pannolino. Sono sempre più numerosi infatti gli amici e i parenti che notando il suo sederino rigonfio mi guardano con aria stupita canzonando, allo stesso tempo e bonariamente, mio figlio: “Ma come! Ancora con il pannolino?”. Non vi nascondo, care amiche, che in queste circostanze il mio imbarazzo è notevole; non che io pensi di essere in ritardo rispetto a questa fondamentale tappa dello sviluppo ma devo ammettere che per me l’attraversarla si sta rivelando più difficile del previsto.

I tentativi che ho condotto finora infatti sono stati a dir poco timidi e con i miei blandi inviti a ricorrere all’uso del water non ho ottenuto altro che pipì e popò sparse per tutta la casa al punto da rimpiangere i giorni in cui il mio ormai vecchio cane era cucciolo. Inoltre non riesco a resistere che poche ore prima di rimettergli il pannolino ricorrendo a mille stupidi pretesti, alcuni dei quali decisamente risibili come il timore che si faccia male al pisellino cadendo (!) o di forzare la mano ignorando le sue esigenze (e se fosse ancora presto per lui?).

Quando il sederino prude: l’infezione da ossiuri

Da 1 a 3 anni, quando il bambino ha imparato a camminare, inizia ad esplorare e conoscere il mondo che lo circonda.  Il bambino, spinto dalla curiosità e dalla voglia di sapere, tocca tutto e si porta facilmente gli oggetti e le mani alla bocca. E’ proprio in questa fase che i bambini sono maggiormente esposti alle infezioni intestinali causate soprattutto da parassiti, detti comunemente vermi, e in particolare dagli ossiuri.

Cosa sono gli ossiuri?

Gli ossiuri (o enterobius vermicularis) sono dei parassiti responsabili delle più comuni infezioni intestinali che colpiscono i bambini. Gli ossiuri sono dei piccoli vermi dalla forma allungata, di colore bianco o grigio e dalla coda a punta. Sono facilmente visibili ad occhio  nudo nelle feci o nella mucosa anale dei bambini colpiti dalla parassitosi intestinale. Il contagio avviene per mezzo delle uova di ossiuri che una volta ingerite raggiungono l’intestino, il retto, l’appendice e il canale anale. Le uova dei parassiti possono trovarsi, ad esempio, sugli indumenti, sugli asciugamani, sulle lenzuola, sul cibo, sugli utensili da cucina, sui giocattoli e sui mobili.

Troppa palestra, un potenziale rischio per la fertilità femminile

Tutte le donne amano sentirsi in forma e mantenere il proprio corpo tonico e bello. La palestra, in questi casi, è un ottimo alleato e molte donne vi passano diverse ore sia per allenare il proprio fisico che per allentare le tensioni e scaricare le ansie. Tra i numerosi benefici dell’attività fisica si nascondono alcune insidie soprattutto per le donne che cercano una gravidanza. Praticare molto esercizio fisico, infatti, influirebbe negativamente sulla possibilità di concepire un bambino. A sostenerlo è uno studio scientifico condotto dalla Norwegian University of Science and Technology. I ricercatori norvegesi affermano che nelle donne che fanno molta attività fisica, sopratutto quelle più giovani, il rischio di infertilità aumenta di ben tre volte.