La Gardnerella

Non è sicuramente la più pericolosa tra le infezioni vaginali ma è una delle più comuni e fastidiosa. Stiamo parlando della Gardnerella.

Che cos’è la Gardnerella?

La Gardnerella è un’infezione vaginale causata da un batterio chiamato Gardnerella vaginalis. Questo microrganismo è normalmente presente, in piccole quantità, all’interno dell’ambiente vaginale della donna ma, in presenza di condizioni ad esso favorevoli, tende a moltiplicarsi e a causare l’infiammazione. La causa principale della proliferazione del batterio sono i rapporti sessuali non protetti: lo sperma, infatti, altera il pH locale e, diminuendo i lattobacilli buoni, favorisce la moltiplicazione dei batteri. La Gardnerella, quindi, è una delle malattie sessualmente trasmissibili più diffuse. Gli altri fattori che determinano l’insorgenza dell’infezione sono: un’inadeguata igiene intima, un uso eccessivo di lavande vaginali, l’uso di contraccettivi intrauterini come la spirale, gravidanze, una predisposizione genetica, etc..

Svezzamento: due ricette facili e veloci

Lo svezzamento, come tutte le mamme sanno, è un momento molto delicato ed importante nella vita di ogni bambino.  Per rendere questo periodo di transizione il meno difficile possibile, è fondamentale che le mamme propongano ai loro bambini alimenti semplici e genuini e che cambino di frequente le pappe, facendo mangiare di tutto ai bimbi. Per dare una mano alle mamme che ogni giorno devono pensare a cosa preparare di buono ai propri figli, ecco due ricette semplici e veloci per realizzare due piatti sani e gustosi.

Minestrina di verdure con uovo

Ingredienti ( dosi per un bambin)

  • una patata
  • una carota
  • una cipolla
  • verdure di stagione come zucchine, pomodori, zucca, fagiolini, etc
  • un tuorlo d’uovo
  • 2 cucchiai di (a scelta) crema di riso, semolino, crema di mais, etc
  • 1/2m litro di acqua
  • olio extravergine d’oliva

Influenza stagionale, è utile vaccinare i bambini?

Con l’inverno ormai alle porte torna per noi mamme il tormentone del vaccino anti-influenzale, infatti, mentre tra gli esperti vige un accordo generale circa la necessità di vaccinare contro l’influenza stagionale i bambini affetti da patologie croniche, come l’asma, il dibattito in Italia è ancora aperto per quanto riguarda l’utilità del vaccino per i bambini sani. Ma quali sono le posizioni di chi si pronuncia a favore del vaccino?

Come afferma al Corriere della sera il dottor Nicola Principi, direttore della Clinica Pediatrica De Marchi di Milano, il vaccino anti-influenzale è utile anche nei bambini sani almeno per due ordini di motivi: perchè scongiura il pericolo che l’influenza possa evolvere negativamente dando luogo a complicanze inattese e perchè limita la diffusione dell’infezione ai familiari.

La Trichomoniasi

Le infezioni vaginali sono uno dei disturbi più comuni che affliggono le donne almeno una volta nel corso della loro vita. Possono manifestarsi in una forma più o meno grave a seconda dei casi e del fattore scatenante. Le infiammazioni vaginali non devono essere mai trascurate e vanno trattate tempestivamente. Tra le infezioni più comuni c’è la Trichomoniasi.

Che cos’è la Trichomoniasi?

La Trichomoniasi è un’infezione vaginale causata da un particolare microrganismo, un protozoo flagellato, chiamato Trichomonas vaginalis. Questo parassita si insinua nel tratto riproduttivo della donna e, grazie ai 4 flagelli di cui è dotato, si attacca alle pareti vaginali, causando danni diretti alle mucose e alterando la flora batterica vaginale. Nello specifico, il Trichonomas vaginalis produce delle tossine che distruggono i lattobacilli buoni, naturalmente presenti nel tratto vaginale, e innalzano il pH.

L’asma nei bambini ha origine genetica

Tra allergie e intolleranze alimentari, sono in aumento i bambini che purtroppo soffrono d’asma.  Per i genitori la preoccupazione è molto elevata, perché gestire le crisi nel modo più corretto e tempestivo non è sempre facile. Ci sono però ottime notizie in campo scientifico.  È stato scoperto che l’origine dell’asma nei piccoli di casa può avere carattere genetico, tanto che alcuni ricercatori dell’Imperial College di Londra hanno individuati i cosiddetti geni dell’asma.  Per raggiungere questo risultato sono stati eseguiti 500 mila test  sui geni di 10 mila bambini e adulti con difficoltà respiratore e 16 mila sani.

La Chlamydia

Le perdite vaginali sono un fastidio comune a molte donne e spesso sono il campanello d’allarme di infezioni più o meno gravi. È il caso, ad esempio, delle perdite vaginali di color giallo-grigio che possono essere il sintomo della Chlamydia.

Che cos’è la Chlamydia?

La Chlamydia è un’infezione genitale di origine batterica causata da un parassita, il Chlamydia Trachomatis, che si trasmette attraverso rapporti sessuali vaginali, orali ed anali non protetti e tramite il contagio madre e figlio al momento del parto. La Chlamidya è, ad oggi, una delle infezioni sessualmente trasmissibili più diffuse ed è anche una delle più insidiose. Colpisce generalmente i più giovani, sia uomini che donne, che cambiano frequentemente il partner sessuale e non fanno uso di metodi contraccettivi. La Chlamydia, infatti, e latente e non sempre ha delle manifestazioni sintomatiche evidenti.

Il congedo di maternità obbligatoria

Il congedo di maternità obbligatoria è il periodo durante il quale la futura mamma lavoratrice ha l’obbligo (ma anche e soprattutto il diritto) di astenersi dal lavoro. La tutela delle madri lavoratrici è regolata in Italia dal “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità” (Decreto leglislativo 26 Marzo 2001 n° 151) che regola anche le norma relative al congedo di maternità facoltativa.

Chi ha diritto al congedo di maternità

Hanno diritto al congedo di maternità le lavoratrici dipendenti e le lavoratrici iscritte alla gestione separata che non sono titolari di pensione e non risultano iscritte ad altre forme di previdenza e che versino, dal primo gennaio 2008 aliquote pari al 24.72%.

Screening prenatale per anomalie cromosomiche: lo SCA-Test

La principale preoccupazione di tutte le coppie quando scoprono di aspettare un figlio riguarda la salute del proprio bambino. Sapere, infatti, se il feto sta bene e se il bimbo nascerà sano è un desiderio comune a tutti i genitori.  Per conoscere e controllare lo stato di salute del feto, quasi tutte le future mamme scelgono di sottoporsi a numerosi esami (ecografie, test delle urine, esami del sangue, etc..) a volte anche invasivi, come l’amniocentesi o la villocentesi, nel corso dei 9 mesi di gestazione. Uno screening prenatale innovativo e di recente introduzione nell’ambito del controllo fetale è lo SCA-Test, considerato da molti il più preciso ed affidabile degli screening in circolazione.

Che cos’ è lo SCA-Test?

Lo SCA-Test è lo Screening Ecografico e/o Biochimico Multiplo e Computerizzato per il Calcolo del Rischio Effettivo di Aneuploidia Fetale nel Primo e nel Secondo Trimestre di Gravidanza. Lo SCA-Test, pubblicato sulle Linee Guida Nazionali del Programma Nazionale Linee Guida (PNLG), è un esame non invasivo che consente di stimare il rischio di avere un bambino con anomalie cromosomiche come la Sindrome di Down e la Sindrome di Edwards.

Il fibroma uterino

Il fibroma uterino (leiomioma) è una patologia benigna che interessa l’apparato genitale femminile. Si stima che ad essene affetto sia il 25-30% delle donne in età fertile, soprattutto dopo i quaranta anni.

Cos’è il fibroma uterino?

Il fibroma uterino è un tumore benigno che si sviluppa dal muscolo uterino. Più precisamente distinguiamo il fibroma intramurale, che si sviluppa nello spessore della parete uterina, il fibroma sottosieroso, che si sviluppa vicino alla parete esterna dell’utero e il fibroma sottomucoso che si sviluppa vicino alla cavità interna dell’utero. Quando è presente più di un fibroma si parla di utero polifibromatoso.

Quali sono le cause del fibroma uterino?

Le cause del fibroma uterino sono tuttora sconosciute, si ritiene che sia un disturbo ormonodipendente, ossia correlato a fattori ormonali.

Concepimento, creato in laboratorio il primo ovaio artificiale

Avere un figlio per alcune donne non è un’impresa facile, anzi sono sempre più numerosi i casi di infertilità, magari legati a una malattia. C’è però una novità, soprattutto per le signore che hanno dovuto sottoporsi a un ciclo di chemioterapia o a un trattamento farmacologico pesante e vorrebbero tanto un bambino. Un gruppo di ricercatori della Brown University di Rodhe Island ha realizzato un ovaio artificiale, utilizzando cellule prelevate da donne in età fertile.

Infezioni vaginali, la Candidosi

Quasi tutte le donne, almeno una volta nella loro vita, si trovano ad affrontare il problema delle perdite vaginali. Non sempre, però, c’è da preoccuparsi. Alcune perdite vaginali infatti, sono del tutto normali e fisiologiche: è il caso, ad esempio, delle perdite che si presentano durante l’ovulazione o la menopausa. In altri casi, invece, le perdite vaginali possono essere il sintomo di un’infezione ed è bene rivolgersi al proprio medico per risolvere il problema. E’ quanto avviene, ad esempio, in presenza di perdite bianche e grumose che ricordano la consistenza della ricotta e che possono indicare una Candidosi (o infezione da Candida).

Cosa è la Candidosi?

La Candidosi è un’infezione vaginale causata da un microrganismo appartenente alla specie dei miceti (funghi) denominato Candida Albicans. Nello specifico, l’infezione è determinata da un’alterazione dell’ambiente vaginale dove la Candida è presente normalmente. Questo microrganismo, infatti, vive tranquillamente nell’organismo ma, può diventare problematico se incontra condizioni favorevoli come la presenza di zuccheri, la mancanza d’aria, l’abbassamento delle difese immunitarie e l’alterazione del PH.

Giocare con i bambini: dipingere i sassi

Con l’arrivo dell’autunno, il clima più fresco e le giornate più corte costringono mamme e bambini a trascorrere più tempo in casa. E’ importante, quindi, trovare il modo giusto per occupare il tempo, evitando, cosi di lasciare i bambini davanti la televisione o i videogiochi. Un’idea carina e divertente per trascorrere in modo creativo qualche ora in compagnia del proprio bambino può essere il rock painting, ossia l’arte di dipingere sui sassi.

Si tratta di un passatempo, facile, economico, creativo e divertente: bastano dei semplici sassi, dei colori, dei pennelli e tanta fantasia per trasformare un semplice ciottolo in un grazioso oggetto da conservare.  Per prima cosa occorre procurarsi i sassi da dipingere: vanno benissimo quelli che si trovano facilmente in giro, in montagna, al lago, al fiume o quelli riportati dalle vacanze al mare! I sassi possono essere della forma e della dimensione che si preferisce e che più si adatta a ciò che si intende dipingere. Sarebbe meglio, comunque, preferire sassi chiari e con la superficie liscia. Una volta trovati i ciottoli giusti è opportuno lavarli accuratamente con acqua e sapone e quando sono ben puliti lasciarli asciugare.

La prolattina

La prolattina è un ormone secreto dall’ipofisi, una ghiandola situata alla base del cervello; esso regola la maturazione della ghiandola mammaria in tre momenti della vita della donna: la pubertà, la gravidanza e l’allattamento. Mentre durante la fase puberale concorre, insieme agli estrogeni, allo sviluppo del seno, in gravidanza e allattamento la prolattina, svolge il fondamentale ruolo di stimolare la produzione di latte da parte degli acini ghiandolari della mammella.

Più precisamente, se è vero che i livelli di prolattina aumentano durante la gravidanza, è solo dopo il parto che essa induce la produzione di latte materno ed è la stessa suzione della mammella materna da parte del bambino a far aumentare la secrezione di prolattina e di conseguenza la lattogenesi. Durante questa fase il ciclo mestruale risulta soppresso, dando luogo a quel fenomeno noto come amenorrea lattazionale; la prolattina indurrebbe quindi uno sorta di infertilità temporanea inibendo la secrezione del GnRH, come dimostrato da alcuni studi.

Esami delle urine: come fare con i più piccoli

L’esame delle urine, generalmente, viene considerato un test facile e veloce da eseguire: basta raccogliere in appositi contenitori sterili una certa quantità di urina e portarla in laboratorio. Ma una mamma sa bene che non sempre è cosi facile, soprattutto con i più bambini. I più piccoli, infatti, non riescono a fare la pipì in un contenitore e non riescono a dire ancora quando scappa la pipì. Per questi motivi, di fronte alla necessità di effettuare l’esame delle urine ai propri bimbi, molte mamme si fanno prendere dal panico. Ma bisogna rimanere calme perchè, anche se non tutte lo sanno, esiste una soluzione: delle bustine per la raccolta delle urine, diverse per maschietti e femminucce.

La prima cosa da fare, quindi, quando si deve procedere alla raccolta delle urine nei bambini piccoli è comprare in farmacia una bustina adatta al sesso del proprio bambino. Al mattino, al cambio del pannolino, lavarsi accuratamente le mani e procedere, come di consueto, con la pulizia delle parti intime del bimbo.