Halloween: idee per dolcetti sfiziosi

Manca davvero molto poco all’arrivo di Halloween e mamme e bambini sono ormai nel pieno dei preparativi per la festa. Un’idea divertente e simpatica per Halloween può essere quella di preparare insieme ai bambini dei mostruosi e sfiziosi dolcetti da sgranocchiare in compagnia.

Ciambella sanguinante

Ingredienti

  • 400 gr di ciliegie ( vanno bene anche sciroppate)
  • 250 gr, di farina
  • 200 gr di burro
  • 180 gr di zucchero e granella di zucchero per guarnire
  • 4 uova
  • latte
  • lievito
  • buccia di limone grattugiata
  • gelatina di frutta

Procedimento

Tagliare a pezzetti il burro e lasciarlo ammorbidire in un tegame. Lavorare, poi, il burro con lo zucchero in una terrina fino ad ottenere un composto omogeneo e soffice. Aggiungere al composto i tuorli delle uova, uno alla volta, il latte e la buccia di limone grattugiata. In una ciotola montare a neve gli albumi delle uova ed amalgamarli, con l’aiuto di un cucchiaio, al composto facendo attenzione ad alternare un cucchiaio di albumi montati a neve ad uno di farina setacciata con il lievito. Versare il composto ottenuto in uno stampo per ciambella, precedentemente imburrato e infarinato.

I-denti-kit, il progetto scolastico per insegnare ai bambini la cura dei dentini

Care mamme, quante volte avete spiegato ai vostri bambini che lavarsi i denti con cura è importante? Immagino, ormai non si possano più contare. Per fortuna la scuola ci viene incontro con un nuovo progetto interministeriale che si chiama ‘Scuola e salute’ e ha come obiettivo diffondere i principi della sana alimentazione, di una vita equilibrata in armonia con l’ambiente, della lotta al fumo, ma anche della corretta igiene orale.

Ai nostri bambini verrà, nelle classi Elementari e Medie, quindi spiegato  com’è fatto il cavo orale, quali sono i principali ‘nemici’ dei denti e come si possono combattere per mantenere la propria bocca in salute. Per questo motivo è stato creato un kit, scaricabile anche dai siti internet istituzionali, che gli insegnanti potranno utilizzare come meglio credono, a seconda della loro disciplina e delle caratteristiche delle loro classi scolastiche.

La posizione trasversale del feto

Durante i mesi di gravidanza, il feto, avendo spazio sufficiente nell’utero materno, continua a muoversi cambiando di frequente posizione. Succede spesso, infatti, che fino al momento del parto non è possibile stabilire con certezza in quale posizione nascerà il bambino e quale sarà, quindi, la sua presentazione al canale del parto. Generalmente, però, dopo la trentaduesima settimana il feto tende ad assumere una posizione preferita che manterrà fino al parto e che è importante conoscere per decidere se procedere con il parto naturale o con quello cesareo. Anche se la maggior parte dei bambini si presenta in posizione cefalica (a testa in giù verso il canale del parto), esiste una piccola percentuale che si dispone in posizioni anomale come quella podalica (il feto rivolge la parte inferiore del feto al canale del parto) e quella trasversale.

La posizione trasversale del feto

La presentazione trasversa è una posizione anomala del feto dove il nascituro si presenta in posizione trasversale nell’utero materno con la testa verso un fianco della mamme, con le natiche verso quello opposto ed il dorso in alto o in basso.

Le posizioni fetali

In ostetricia la parte del feto rivolta verso il canale del parto si indica con il termine “presentazione”. In altre parole si tratta della posizione che il bambino assume a qualche settimana dal parto (in genere intorno all’ottavo mese) e nella quale verrà fuori dal pancione della sua mamma. Alcune posizioni fetali agevolano il passaggio del bambino attraverso il canale del parto, altre invece lo ostacolano.

Le posizioni in cui può presentarsi il bambino sono due: posizione cefalica e posizione podalica, la posizione cefalica è quella in cui il bambino presenta la testa rivolta verso il canale del parto (il che avviene nel 90% dei casi) essa viene ulteriormente distinta in:

Posizione occipito-anteriore, quando il bambino è a testa in giù con la nuca rivolta verso l’addome materno;

La celiachia non curata può causare l’aborto

La celiachia è un’intolleranza alimentare molto nota. Purtroppo l’allergia al glutine non è facilissima da scoprire e se non curata, durante una gravidanza, può portare gravi problemi, fino a causare l’aborto, divorando la placenta e distruggendo il nido in cui il feto dovrebbe crescere e trovare nutrimento. A sostenere questa tesi sono i ricercatori dell’Università’ Cattolica-Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma che hanno scoperto che esiste una correlazione forte tra celiachia e aborti spontanei.

Molte donne con questo tipo di problema ginecologico non sanno neppure di avere la celiachia per cui non possono prevenire la perdita di un figlio. Il Team di medici ha che gli anticorpi “impazziti” alla base della celiachia, l’intolleranza al glutine che è la proteina del grano, si intrufolano sin nella placenta, andando a distruggere le cellule placentari che permettono al feto di annidarsi in utero e nutrirsi.

Concepimento, a primavera più rischi per il bambino

La primavera, come confermano le statistiche, è da sempre il periodo più fertile dell’anno. Molte donne, infatti, per scelta o per caso, concepiscono un figlio proprio in primavera tanto che nei mesi primaverili si registra un picco delle gravidanze. Recenti studi scientifici, però, hanno lanciato l’allarme su eventuali rischi per la salute del feto concepito in primavera. Uno studio finlandese pubblicato sul Journal of Epidemiology and Community Health, sostiene, infatti, che il primo trimestre della gravidanza non dovrebbe, preferibilmente, coincidere con i mesi primaverili. Questo perchè, secondo lo studio, il bambino verrebbe esposto maggiormente al rischio di sviluppare allergie alimentari.

Nello specifico, i ricercatori finlandesi hanno monitorato circa 6.000 bambini, nati in Finlandia tra il 2001 e il 2006. Su mille di questi bambini, tra il primo e il quarto anno di età, gli scienziati hanno effettuato un test per valutare la  sensibilizzazione a determinati allergeni alimentari.

Huggies® Pull-Ups e lo spannolinamento diventa divertente

Ciao care mamme oggi voglio parlarvi del momento dello spannolinamento, il passaggio dal pannolino al vasino, un momento fondamentale dei progressi che i nostri cuccioli fanno nella loro “carriera” di bimbi. Molte mamme, me compresa, entrano nel panico solo a pensare alla piccola peste che fa pipì e pupù in giro per casa, non sanno se prendere un riduttore oppure un vasino.

Vi dirò che un grande aiuto può venire dai pannolini-mutandina gli Huggies® Pull-Ups, quelli, tanto per essere chiare, che insegnano il “potty training” (allenamento al vasino). In questa delicata fase di transizione in cui dobbiamo armarci di tanta pazienza, gli Huggies® Pull-Ups possono aiutare il nostro piccolo ad allenarsi senza che si bagni continuamente e con uno stimolo positivo a non fare la pipì addosso, infatti gli Huggies® Pull-Ups hanno dei divertenti disegni Disney, Cars per i maschietti e le Principesse per le femminucce, che scompaiono se bagnati dai bisognini.

Easy-baby, il canale Sky per le neo mamme

Si chiamerà Easy baby e andrà in onda dall’8 novembre sul canale 137 il nuovo spazio di Sky tutto dedicato ai neo genitori; per tutto l’arco delle 24 ore pediatri, psicologi, educatori e animatori si alterneranno per dirci cosa e come fare per crescere al meglio i nostri figli. Più precisamente, ad occuparsi dell’aspetto medico-scientifico sarà il pediatra milanese Piero Biondi, dell’ospedale Niguarda, che condurrà il programma “Buongiorno dottore“, mentre le declinazioni psicologiche, ludiche e sociali dell’essere genitore verranno affrontate soprattutto nel talk show Genitori si diventa che andrà in onda tutti i giorni.

Non poteva poi mancare il programma dedicato alla moda per neo e future mamme, Pret à bebè e meno che mai quello diedicato ai genitori vip, Genitori sotto i riflettori. Per chi invece continua a chiedersi come si sopravvive all’arrivo dei gemelli è previsto addirittura un reality show (e come poteva mancare anche questo!) dal titolo, appunto Gemelli

La zanzara ed il leone

Esopo è uno scrittore greco vissuto nel VI sec. a.C. Nella sua vita scrisse numerose favole i cui personaggi sono per lo più animali. Oggi vogliamo proporvi uno dei suoi racconti dal titolo La zanzara ed il leone.

C’era una volta una piccola zanzara molto furba e sicura di se. Un giorno, stanca di giocare sempre con le solite amiche decise di andare dal Re della foresta e sfidarlo. Andò, così, alla ricerca del leone e dopo averlo trovato lo salutò con un bell’inchino. Il leone, che in quel momento si trovava sulla riva di un fiume e stava facendo uno dei suoi più bei pisolini, rispose, sbadigliando, all’inchino della zanzara con un semplice «Buongiorno!».  La zanzara allora disse al leone: «Maestà, sono venuta qui davanti a Voi per lanciarvi una sfida!». Il leone, incuriosito dalla cosa, si fermò ad ascoltare. «Voi, caro leone -continuò la zanzara- credete di essere il più forte degli animali eppure io sono sicura che se facessimo un duello riuscirei a sconfiggervi!»

Il gruppo sanguigno condiziona il concepimento

Numerosi studi hanno confermato che la fertilità femminile dopo i 30 anni crolla quasi del 50%. Un ostacolo davvero grande per tutte quelle donne che attendono, prima di cercare un bambino, di stabilizzare la loro vita professionale e lavorativa. Ora, una ricerca americana, ha trovato un nuovo legame che potrebbe in parte essere d’aiuto a programmare la gravidanza.  Secondo le analisi condotte dall’Albert Einstein College of Medecine di New York su 560 donne, sotto i 35 anni sottoposte a trattamenti per migliorare la fertilità, le signore che hanno gruppo sanguigno zero possono avere difficoltà di concepimento.

Non è una regola fissa, non fatevi prendere dal panico. Conosco tante donne 0 che hanno avuto splendidi bebè, semplicemente, in alcuni casi, può esserci  una relazione tra fecondità e gruppo sanguigno: di base il campanello d’allarme può manifestarsi con un numero inferiore e di più bassa qualità di ovuli.

Pavimenti PVC: rischio asma e allergie nei bambini

Tutti i genitori lo sanno: l’arredamento della cameretta dei propri bambini e di tutti gli ambienti che frequentano è molto importante sia per il loro benessere che per la loro salute. L’ultimo allarme a tal proposito riguarda i rischi dei pavimenti in PVC.

I pavimenti in PVC sono, al giorno d’oggi, molto diffusi e sono realizzati da rotoli o piastre rivestiti di materiale plastificato, resistente ed elastico. Sono impiegati anche per le pavimentazioni delle scuole e delle palestre in quanto antiscivolo e facili da pulire grazie a strette giunture dove lo sporco non riesce ad annidarsi. Una recente ricerca svedese ha dimostrato che questi pavimenti sarebbero dannosi per la salute dei bambini e che, in particolare, aumenterebbero il rischio di sviluppare asma ed allergie. Nello specifico, lo studio condotto dal dal dottor Fredrik Carlstedt del Centro ricerca cure primarie di Karlstad, in Svezia e presentato per la prima volta in occasione del congresso dell’ERS (Società Europea di Medicina Respiratoria), dimostrerebbe che i bambini che entrano in contatto con i pavimenti in PVC assorbirebbero i cosiddetti flatati tossici.

Anticoncezionali, in arrivo il gel senza effetti collaterali

Meno invasivo rispetto ad altri anticoncezionali, come la spirale e con effetti collaterali scarsi o nulli rispetto alla pillola della quale si preannuncia come il conocrrente più temibile. E’ il nuovo gel anticoncezionale ideato e realizzato da un gruppo di ricercatori del Population Council Centre di New York coordinati da Ruth Merkatz.

L’innovativo metodo di controllo delle nascite è stato sviluppato da Antares Pharm e sarà presentato presto all’American Society for Reproductive Medicine di Denver anche se è ancora in fase di sperimentazione; finora il contraccettivo in gel è stato testato su sole 18 donne di età compresa fra 20 e 30 anni, nessuna delle quali ha avuto una gravidanza durante i sette mesi della sperimentazione, dovrà quindi essere testato su un campione più ampio prima dell’immissione in commercio.

Dopo il quinto mese il bambino dorme quanto i genitori

Notti in bianco cullando il vostro bambino? Ci sono genitori che non ne hanno dimenticata neanche una e futuri genitori che dormono beati, conviti che presto non potranno chiudere più neanche un occhio. Non è proprio così ed è anche inutile fasciarsi la testa. Secondo un nuovo studio pubblicato su Pediatrics, dopo i primi tre mesi di notti insonni, forse, c’è la possibilità di dormire. Infatti, dopo questa prima fase, il bambino dovrebbe dormire normalmente.

A sostenere questa tesi sono la dottoressa Jacqueline Henderson e i colleghi dell’Università di Canterbury a Christchurch, che hanno scoperto che i bambini seguono ritmi diversi per il sonno notturno. E’ inutile credere che ci siano delle regole fisse, valide per tutti:  c’è il bambino che inizia a dormire regolarmente dopo due mesi, e c’è quello che lo fa dopo tre e, infine c’è quello che ha il sonno leggero e probabilmente non sarà, anche da grande, un gran dormiglione. Questo cosiddetto sonno regolare andrebbe dalla mezzanotte alle cinque del mattino. Cinque ore tirate, quelle che in teoria ha bisogno il corpo umano per essere in forma.

Coni vaginali

La donna, nel corso della sua vita, può andare incontro a spiacevoli inconvenienti come l’incontinenza sia urinaria che fecale, il prolasso dell’utero o di altri organi pelvici e problemi durante i rapporti sessuali come dolore o difficoltà nel raggiungere l’orgasmo. Tutte queste problematiche derivano da un’insufficienza muscolare del pavimento pelvico e possono essere favorite da gravidanze, parti, menopausa ed interventi chirurgici della regione pelvica. Un rimedio semplice ed efficace contro l’indebolimento dei muscoli del pavimento pelvico è rappresentato dai coni vaginali.

Cosa sono i coni vaginali?

I coni vaginali sono dei piccoli coni di plastica, simili ai tamponi vaginali impiegati nel rinforzo muscolare del pavimento pelvico. Generalmente, si utilizza un set di 5 coni uguali per forma e dimensioni ma di peso crescente, da 20 a 70 grammi.