Troppo zucchero nelle tisane per bambini

Facili da preparare e dal gusto gradevole, le tisane e gli infusi per bambini rappresentano spesso un alleato prezioso nella lotta ai piccoli fastidi del bebè (disturbi del sonno, coliche gassose, mal di pancia, disturbi intestinali, etc..) che troppe volte mettono a dura prova i nervi di mamma e papà. Bisogna, però, fare attenzione: queste tanto apprezzate tisane contengono, infatti, troppi zuccheri che nel lungo termine possono causare nel bambino problemi di carie ed obesità. Il monito arriva dal noto settimanale Il Salvagente che nel numero in edicola questa settimana ha preso in esame ben 13 prodotti delle principali aziende del settore. Nello specifico, il settimanale ha interpellato medici e pediatri che hanno analizzato e confrontato infusi e tisane granulari istantanei alla camomilla, al finocchio, alle erbe, alla frutta e al tè deteinato di Mellin, Milupa, Humana e Plasmon.

Dall’analisi dei dati raccolti, è emerso che tisane ed infusi, facilissimi da preparare (basta infatti dell’ acqua calda e uno o più cucchiaini di prodotto), contengono elevate quantità di zucchero (95%) sotto forma di saccarosio, destrosio, lattosio, glucosio e maltodestrine a fronte di una minima percentuale si estratti vegetali.

I gemelli comunicano già nell’utero materno

I gemelli sviluppano fin da subito uno speciale modo di comunicare, ecco perché spesso imparano a parlare un po’ più tardi  rispetto agli altri bambini. Pensate però che i primi contatti, chiamiamole “chiacchierate”, iniziano proprio dentro il pancione, nell’utero materno. Lo sostiene uno studio condotto da ricercatori delle Università di Padova, Torino e Parma e pubblicato sulla rivista “PLoS ONE”.  La ricerca ha analizzato i movimenti fetali in cinque coppie di bimbi gemelli utilizzando l’ecografia quadridimensionale, una tecnica che permette di visualizzare i movimenti dei feti nel tempo.

Una scoperta davvero eclatante: a 14 settimane di gestazione si osservano movimenti specificamente diretti verso il gemello. Insomma, interagiscono. Questa capacità di comunicare, chiamata dagli esperti precoce socialità, potrebbe diventare materia di studio per valutare lo sviluppo dei bambini.

La piccola fiammiferaia di Andersen

C’era una volta una piccola e povera bambina che camminava a piedi nudi per la città. Erano gli ultimi giorni dell’anno e fuori faceva molto freddo. La mamma aveva dato alla bimba un paio di pantofole ma erano troppo grandi e la piccola le aveva perse per strada ed un bambino un po’ monello ne rubò una. La piccola bambina aveva nelle tasche del vecchio grembiule che indossava tantissimi fiammiferi che doveva vendere. In giro, però, c’era poca gente perchè tutti erano impegnati con i preparativi delle feste e la piccola bambina non aveva guadagnato nemmeno uno spicciolo. Stanca e infreddolita la bambina si sedette per terra nella neve: non voleva tornare a casa perchè aveva paura che il papà la pichiasse vedendola tornare senza un soldo. La piccola fiammiferaia aveva molto freddo e le sue mani erano congelate. Per questo pensò di scaldarsi con i fiammiferi che aveva: ne prese uno dalla tasca e lo sfregò contro il  muro. Una piccola fiamma si accese e la bambina immaginò di essere seduta accanto ad una stufa. Le mani ed i piedi della bimba iniziarono a scaldarsi ma presto la fiamma si spense e la stufa scomparve.

Una sorella rende i bambini più felici

Avere una sorella rende i figli, sia maschi che femmine, più felici e sereni. Ad affermarlo è un recente studio inglese condotto dai ricercatori dell’Ulster University, secondo cui avere una sorella rende tutti più disposti e bravi a comunicare le proprie emozioni. Nello specifico, i ricercatori hanno svolto un’indagine su 571 persone dai 17 ai 25 anni di età a cui hanno sottoposto un questionario psicologico. Dallo studio è emerso che la presenza di una sorella in famiglia crea maggiore coesione e serenità tra tutti i membri rispetto a quella che si crea se in famiglia ci sono solo figli maschi.

Ad affermare che avere una sorella rende grandi e piccini più felici c’è anche Deborah Tannen, una famosa linguista americana della Georgetown University, che ha intervistato più di 100 donne, sia figlie uniche che con fratelli e sorelle. La Tannen, nel suo saggio Tu eri la preferita della mamma! pubblicato sul New York Times, ha analizzato accuratamente i rapporti tra le donne intervistate e i famigliari e le loro conversazioni.

La dieta della mamma in gravidanza condiziona i gusti del bambino

I gusti culinari del bambino si definiscono già nel pancione. Lo avreste mai detto?  Sembrerebbe proprio che l’alimentazione della mamma non solo ha delle influenze sulla salute del piccolo, ma anche sulle sue preferenze alimentari in futuro. Non stiamo parlando di voglie, ma dell’alimentazione che seguite quotidianamente. Sull’argomento è stato scritto un libro intitolato ”How The Nine Months Before Birth Shape The Rest Of Our Lives” (Come i nove mesi prima della nascita possono formare il resto della tua vita) e raccoglie gli studi di Annie Murphy Paul.

Le ricerche rivelano che i nove mesi passati nel grembo materno influenzano profondamente la salute del bambino e il suo benessere, anche nell’età adulta. Può sembrare pazzesco, ma il cibo e le bevande che consuma, le emozioni e le tensioni che percepisce, l’esercizio che eventualmente svolge e anche il lavoro che fa  lo condivide con il piccolo che porta nella pancia.

I movimenti fetali

Quando una donna è in dolce attesa aspetta con ansia ed impazienza il momento in cui avvertirà i primi, emozionanti movimenti fetali. Questo perchè, oltre ad essere entusiasmanti, i movimenti del feto rassicurano la futura mamma sul benessere del bambino. In linea di massima, la mamma potrà iniziare ad avvertire i primi movimenti fetali dalla ventesima settimana di gestazione. Ogni donna ed ogni gravidanza, però, è diversa dalle altre e per questo i movimenti possono essere percepiti anche prima o dopo. Se non si è alla prima gravidanza, ad esempio, i movimenti del feto possono essere avvertiti già dalla quattordicesima settimana. In realtà, il feto inizia a muoversi molto prima, verso la settima settimana: durante un’ecografia, infatti, è possibile vedere il bambino nuotare nel liquido amniotico ma il feto ed i suoi movimenti sono cosi leggeri da non essere percepiti dalla mamma.

Inizialmente, le sensazioni che la donna avverte ai primi movimenti fetali sono varie e difficili da distinguere chiaramente. I primi movimenti del bambino vengono percepiti come borbottii intestinalifarfalle nello stomaco, piccoli fremiti, etc..

L’asma nei bambini è condizionata dall’ansia della mamma

Il vostro bambino soffre di asma? Purtroppo è un disturbo abbastanza comune, soprattutto a causa delle numerose allergie che toccano i piccoli di casa. Una nuova ricerca però ha dimostrato che le mamme hanno una certa responsabilità nell’evoluzione della malattia: secondo questi medici, le mamme si occupano di somministrare le cure correttamente e la loro ansia toglie il respiro al bambino. Per anni questo è stato solo un sospetto, ma ora una ricerca giapponese ha seguito per un anno circa 220 madri di bambini dai 2 ai 12 anni di età che soffrivano di asma.

L’analisi è stata strutturata così: all’inizio le mamme sono state invitate a compilare un questionario che comprendeva domande sul loro grado di stress e su come cercavano di gestirlo, sul loro rapporto con i figli e le loro modalità educative, sulla gravità della condizione clinica del piccolo, su quanto ci si attenesse alle prescrizioni dei farmaci e alle raccomandazioni del medico.

Caffeina e bambini

Tutti i genitori lo sanno: il caffè fa male ai bambini. Quello che non tutti sanno, o a cui non tutti pensano, però, è che la caffeina non è contenuta solo nel caffè ma è presente anche in altri alimenti e bevande che i bambini consumano di frequente. Tra le principali fonti “alternative” di caffeina ci sono, infatti, le bevande cosiddette energizzanti, il thè in tutte le sue forme e le bevande a base di cola. Anche il cioccolato, sia a latte che fondente, contiene piccole quantità di caffeina. E’ bene, quindi, che i bambini non eccedano nel consumo di cioccolato o di bevande al cacao soprattutto prima di andare a dormire.

Un quadretto al giorno o un cucchiaino di cacao solubile nel latte del mattino non creano problemi -spiega Giulia Settimo, coautrice della guida Il nostro bambino dalla nascita ai tre anni edito da Red!– Ma, per dormire bene la notte, meglio non esagerare. Quindi, niente cioccolatini, gelati e snack al cacao dal tardo pomeriggio in poi.

ClearBlue, test di gravidanza

Quando una donna pensa di essere incinta, per un ritardo o per la comparsa dei primi sintomi, è una buona idea eseguire un test di gravidanza per ottenere una conferma. In passato, i test di gravidanza erano un po’ primitivi e molte donne non riuscivano a leggere in maniera corretta i risultati, rimanendo nella completa incertezza. Oggi, invece, i test sono molto più efficaci e facili da usare e la lettura dei risultati appare più immediata. Tra i test di gravidanza più innovativi ci sono quelli ClearBlue.

I test di gravidanza ClearBlue sono accurati e facili da usare. Indicano con chiarezza se la donna è incinta oppure o no. I test ClearBlue sono molti affidabili ed hanno un grado di accuratezza superiore al 99% dei casi se vengono usati a partire dal giorno in cui si aspettano le mestruazioni. I test, inoltre, sono molto sensibili tanto che possono essere usati anche 4 giorni prima dell’arrivo del ciclo.

I bambini vittime di abusi di rischiano di diventare adulti violenti

Oggi scegliamo un argomento davvero molto doloroso, ma quando ho letto questa notizia mi è sembrata giusta condividerla con voi, mamme, e sentire anche la vostra opinione. Dietro a storie di abusi e violenze sui minori può celarsi un’altra precedente storia di degrado e abusi. La tesi di alcuni ricercatori londinesi è quella che gli adulti malati, che abusano di bambini, sono in realtà dei bambini abusati, come se la violenza incorporata da piccoli si trasformi in altra violenza da grandi.

A dimostrarlo sono stati gli esperti del National Clinical Assessment and Treatment Service xhe hanno condotto uno studio su un gruppo di 27 bambini fino ai 10 anni di età che hanno molestato fratelli, amici o compagni di scuola, i classici piccoli bulli. Questi ragazzini hanno mostrato di essere mentalmente disturbati e di non essere in grado di formare delle relazioni sane.

Svezzamento: il farro

Ricco di vitamine, proteine, fibre e sali minerali, il farro è un alimento prezioso per la crescita del bambino ed indispensabile per una sana e corretta alimentazione. Il farro, infatti, è un cereale molto nutriente ricco di minerali come calcio, fosforo, sodio, magnesio e potassio fondamentali per lo sviluppo psico-fisico del bambino. Le numerose proteine contenute nel farro apportano all’organismo amminoacidi essenziali come arginina, leucina, alanina e acido aspartico. Grazie alle proteine, alle vitamine del gruppo B, agli acidi grassi polinsaturi ed essenziali e al ferro che contiene, il farro svolge un’importante azione ricostituente e antianemica.

Il farro, inoltre, grazie all’apporto di fibre stimola le funzioni intestinali del bambino e permette all’organismo di assorbire più facilmente le sostanze nutritive. E’ anche un emolliente intestinale che può aiutare il bambino in caso di stitichezza. Il farro è anche un alimento antinvecchiamento: grazie al selenio e a numerose vitamine combatte i radicali liberi, principali responsabili dell’invecchiamento delle cellule. 

Figli e figliastri, uguali davanti alla legge

Non c’è più distinzione tra figli e figliastri, tra bambini legittimi e naturali. Prima del ponte è stato approvato un disegno di legge delega che elimina questa distinzione da un punto di vista giuridico e prevede anche l’obbligo per i genitori di ascoltare i minori prima di adottare decisioni che li riguardano. Insomma più diritti per i figli in generale.  Il ddl si richiama all’articolo 30 della Costituzione (che al comma 1 sancisce il diritto-dovere dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli “anche se nati fuori del matrimonio”) ed è stato predisposto da una Commissione per lo studio e l’approfondimento di questioni giuridiche afferenti la famiglia.

Il testo modifica la disciplina in materia di filiazione, con il fine di assicurare una sostanziale equiparazione dei diritti dei figli legittimi con quelli dei figli naturali. Con una fondamentale innovazione nel Codice civile, la delega rende prossima la disciplina dello status unico di “figlio”, anche da un punto di vista lessicale. Sparirà la formula “nato fuori dal matrimonio”, che, non so cosa ne pensiate voi mamme, ma è davvero tremenda ed etichetta i bambini.

Svezzamento, qualche idea per la pappa

E’ importante che i bambini imparino fin da piccoli a mangiare alimenti semplici e naturali e allo stesso tempo vari, cambiando spesso menu. Per aiutare le mamme che ogni giorno devono cimentarsi più volte nella preparazione di pietanze per i propri bambini, oggi vogliamo proporre qualche idea per preparare in modo facile e veloce delle pappe sane e gustose per lo svezzamento dei più piccoli.

Purea di  nasello

Ingredienti

  • 1 filetto di nasello di circa 60 gr.
  • 2 pomodori maturi
  • 1 patata
  • 1 gambo di sedano
  • mezza carota
  • olio extravergine d’oliva
  • prezzemolo ed origano

Procedimento

Lavare accuratamente sotto l’acqua le verdure, pulire e tagliarle a pezzetti. In un pentolino basso, cuocere le verdure e aggiungere il filetto di nasello. Lasciar lessare il pesce e a cottura completa scolare il nasello e privarlo accuratamente della pelle. Spezzettare il nasello e metterlo nel frullatore insieme alla carota, la patata ed i pomodorini e frullare per qualche minuto fino ad ottenere una purea omogenea. Aggiungere al composto ottenuto un filo d’olio d’oliva e spolverizzare con l’origano ed il prezzemolo prima di servire.

Il bambino e il chicco di grano di A. Cuman Pertile

Sono l’ultima di tre figlie e poichè le mie sorelle sono più grandi di me di qualche anno ho avuto la fortuna di crescere attorniata dai miei quattro splendidi nipoti. Oggi io non sono più una bimba ed anche loro sono abbastanza cresciuti; alcuni sono già adulti, altri sono invece nel fiore dell’adolescenza. Dell’infanzia di tutti loro ho dei ricordi abbastanza precisi e quando ripenso ai loro sorrisi, ai primi passi, alle loro vocine di bambini mi sembra incredibile saperli già alle prese con il lavoro, i primi amori, gli esami, la scelta delle scuole superiori; è in questi momenti che mi rendo conto di quanto sia passato veloce il tempo. Un po’ troppo forse ma tant’è…

A questo punto vi starete chiedendo perchè vi dico tutto questo. Il fatto è che oggi, mentre ero alla ricerca di una filastrocca per bambini da regalare a tutte voi mi sono imbattuta in un testo che mia nipote Martina, oggi 17enne, mi fece imparare a memoria a furia di recitarlo per tutta la famiglia durante un’estate di molti anni fa: Il bambino e il chicco di grano di A. Cuman Pertile, scrittrice e poetessa nata a Marostica. Rileggendolo ho sorriso al ricordo di quel visino incorniciato dai boccoli dorati, di quegli occhioni neri e fieri che ci tenevano tutti in ostaggio nei pomeriggi pigri e assolati della casa al mare dei nonni, “costringendoci” a guardarla mentre se ne stava ritta e orgogliosa sui gradini dicendo così: