Otite del nuotatore, colpiti in estate 70mila bambini

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Tra un tuffo in piscina e uno in mare, ecco spuntare l’otite. Purtroppo tra l’inizio di luglio e la fine di agosto, questo disturbo è destinato a colpire 70 mila bambini dai 2 ai 18 anni. Magari qualche mamma ha già dovuto affrontare il mal d’orecchie in questa bella estate 2012? Male, vediamo insieme come mai si manifesta questa particolare infiammazione.

Si tratta di un problema fastidioso e molto doloroso, ma non grave. Il termine tecnico è otite del nuotatore perché l’infiammazione si manifesta proprio a causa di acqua infetta, molto tipica delle piscine (affollate) e un po’ meno del mare. Come si cura? In linea di massima, la cosa migliore è sempre chiedere al vostro medico prima di tutto una diagnosi verificata e poi una terapia.

Si utilizza soprattutto del paracetamolo, che elimina gli stati di febbre, ma toglie anche un po’ il dolore. Per il male, estremamente fastidioso, esistono delle gocce o delle pomate antibiotiche. A dare questi consigli è Italo Farnetani, pediatra dell’Università di Milano intervistato dall’Adnkronos Salute, che ricorda che a volte il fastidio è causato da un tappo di cerume:

Il cerume può ingrossarsi con l’acqua, anche quella di mare, e fare da tappo, causando un fastidio e soprattutto una riduzione dell’udito. Il bambino dirà che sente tutto come ovattato. In questo caso non c’è dolore del padiglione si tratta di una questione del tutto differente, e più che altro meccanica.

Come muoversi? È necessario andare dall’otorino, perché deve eliminare il tappo. È un’operazione semplice e indolore.  Care mamme, in tutto questo c’è una buona notizia: l’otite estiva è meno noiosa di quella invernare. Inoltre, i bimbi possono tornare in acqua subito dopo la cura. Possono bagnarsi e fare anche i tuffi. Qualche raccomandazione: evitare l’infezione è difficile, ma provate a insistere perché i bimbi almeno in piscina utilizzino i classici tappini di protezione.

Photo Credit| ThinkStock

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