Metodo steineriano a scuola, ecco i principi

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Il metodo Steiner nasce nel 1919 a Stoccarda per merito di Rudolf Steiner, luminare della pedagogia, che decise di testare un metodo didattico diverso da quelli utilizzati fino ad allora e che mirasse principalmente allo sviluppo dell’individualità. Alla base di tale metodo il rispetto, da parte degli insegnanti, dei ritmi di ogni alunno, fondamentale perchè attraverso lo stesso si può giungere ad educare i bambini. Poichè nella vita tutto è scandito dal ritmo (sonno, veglia, respirazione) anche nelle scuole steineriane viene seguito un determinato alternarsi dei vari tipi di lezione: si passa dall’esercitazione all’elaborazione che portano poi all’acquisizione.

 

Metodo steineriano a scuola, caratteristiche

Come preannunciato il metodo prevede l’esaltazione dell’individualità del bambino attraverso la quale si giunge alla giusta strada per stimolarne l’apprendimento. Ecco perchè il metodo non si basa di regole ferree, ma ogni insegnante avrà modo di trovare il giusto approccio per ogni bambino. Spazio anche per le attività di gruppo nell’ambito delle quali i bambini possano aumentare la loro conoscenza attraverso le esperienze di vita, alla socializzazione e grazie al rispetto di se stessi e degli altri. Tra i valori predominanti del metodo Steiner la multiculturalità religiosa, etnica e culturale, la democrazia e l’uguaglianza.

Le scuole con metodo Steiner sono caratterizzate da cicli scolastici di 7 anni ciascuno: il primo, che va dagli 0 ai 7 anni, ovvero la scuola dell’infanzia, è quello dell’imitazione del mondo nel quale il tema principale è quello del gioco e l’ambiente scolastico si rivela accogliente ed a misura di bambino. Il secondo ciclo, quello della scuola dell’obbligo che va dai 7 ai 14 anni, prevede che i bambini abbiano per tutta la durata sempre lo stesso maestro, al quale vadano ad affiancarsi, man mano, altri insegnanti. Questo ciclo segue sempre lo stesso ritmo: le prime due ore hanno luogo le lezioni delle materie principali mentre dopo l’intervallo hanno luogo le attività relative al movimento, all’arte, alle lingue…

Il terzo ed ultimo ciclo è caratterizzato dalla sostituzione del maestro con un team di professori specializzati nelle diverse materie. Accanto alle materie principali non mancano quelle artistiche e manuali. L’ultimo anno del ciclo sarà dedicato ad un stage lavorativo di due o tre settimane presso un’azienda italiana o estera.

Photo Credit | Thinkstock

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