Il metodo Billings

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Avete mai sentito parlare di metodo Billings? Se non lo conoscete, il metodo dell’ovulazione Billings è un sistema naturale di regolazione delle nascite, ovvero uno strumento cui si può ricorrere sia nel caso si cerchi una gravidanza, sia a scopi anticoncezionali; questo sempre attraverso l’osservazione del muco vaginale. Quest’ultimo infatti durante l’ovulazione si modifica diventando più denso e filante per facilitare l’ascesa degli spermatozoi verso l’ovulo della donna; ne consegue che attraverso la sua osservazione è possibile capire qual è il momento esatto in cui si sta ovulando.

Più precisamente, secondo gli esperti, il momento di massima fertilità è quello che si colloca tra il primo giorno della presenza di muco filante e i quattro giorni la sua scomparsa. Se una donna è abile nell’osservare i mutamenti del proprio corpo, dovrebbe essere quindi in grado di individuare tale momento e tenerne conto se vuole rimanere incinta, oppure evitare una gravidanza indesiderata.

Ma cosa si deve fare per mettere in pratica il metodo Billings?

Il muco deve essere osservato la mattina appena alzate prestando attenzione sia alla sensazione di lubrificazione vaginale che alla consistenza, colore e quantità del muco stesso. Ciò può essere fatto internamente e/o esternamente: nel primo caso si può far fuoriuscire il muco introducendo due dita in vagina, nel secondo basta osservare il muco fuoriuscito dopo aver fatto pipì. Naturalmente ci vorrà un po’ di tempo per diventare pratiche, quindi è consigliabile procedere all’osservazione delle caratteristiche del muco vaginale durante tutto il ciclo per tre cicli consecutivi.

Prima di entusiasmarvi troppo però tenete conto del fatto che esistono alcuni fattori che interferiscono con la qualità e quantità del muco vaginale e possono rendere inattendibili i risultati della vostra osservazione:  infezioni vaginali, piaghette del collo dell’utero, l’assunzione di farmaci come gli antistaminici o gli stessi ovuli vaginali.

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