Ipertensione: il 4% dei bambini italiani soffre di pressione alta

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Ci sono malattie che sembrano essere destinate solo a un pubblico di adulti, come la pressione alta. Invece, sono numerosi i bimbi che soffrono di ipertensione (circa il 4%). Come mai? Le cause sono diverse: troppe calorie, troppo sale e zucchero nei cibi, vita sedentaria, poco movimento e l’uso eccessivo di internet.

ipertensione

Questo quanto sarà presentato durante il XXXIII congresso nazionale della Società italiana di ipertensione arteriosa (Siia), in programma a Firenze dal 6 al 9 ottobre. Il 20,9% dei bambini nella fascia di età 8-9 anni è sovrappeso e il 9,8% è obeso (secondo il ministero della Salute). Un bimbo in sovrappeso su 20 ha la pressione elevata e un obeso su 4 è iperteso. Gianfranco Parati, presidente della Siia, ha così commentato:

“Tale patologia e le sue gravi complicanze si combattono efficacemente solo iniziando presto, prima che questa condizione abbia fatto danni a cuore e vasi arteriosi“.

E così ha aggiunto Simonetta Genovesi, ricercatrice del dipartimento di Medicina, università degli studi Milano-Bicocca, e membro della Siia:

“Un bambino iperteso sarà molto probabilmente un adulto iperteso, quindi a rischio di patologie cardiovascolari, che oggi rappresentano la prima causa di morte e di spesa sanitaria nei paesi occidentali. Per lavorare in modo produttivo su questo tema, è necessaria la collaborazione con i pediatri”.

Come sempre le cause alla radice del problema sono le cattive abitudini: c’è per esempio una grande correlazione tra il tempo trascorso su pc, tablet e smartphone e dipendenza, obesità e ipertensione. È dimostrato infatti che l’attività fisica, 30 minuti al giorno, per almeno quattro volte alla settimana, consenta di ridurre i valori della pressione mentre l’uso eccessivo di internet aumenti anche le possibilità di diventare in sovrappeso. Quindi il consiglio è sempre lo stesso: non evitiamo i prodotti digitali, ma riduciamone il consumo favorendo il movimento e la vita all’aria aperta. Per proteggere la salute dei nostri bambini ci vuole, spesso, molto poco… solo un po’ di buona volontà.

 

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