Festa della Liberazione, tre poesie per non dimenticare

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Cade il 25 aprile la Festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo: una data importante quella del 25 aprile 1943, da non dimenticare mai per celebrare i valori della Resistenza e della democrazia.

poesie, 25 aprile, giorno dei morti

Per l’occasione, ecco tre poesie anche per i bambini per celebrare la giornata, La madre del partigiano di Gianni Rodari, 25 aprile Di Italo Calvino, 25 Aprile 1945 di Pietro Calamandrei.

La madre del partigiano

di Gianni Rodari

Sulla neve bianca bianca

c’è una macchia color vermiglio;

è il sangue, il sangue di mio figlio,

morto per la libertà.

Quando il sole la neve scioglie

un fiore rosso vedi spuntare:

o tu che passi, non lo strappare,

è il fiore della libertà.

Quando scesero i partigiani

a liberare le nostre case,

sui monti azzurri mio figlio rimase

a far la guardia alla libertà.

 

25 aprile

Di Italo Calvino

Forse non farò

cose importanti,

ma la storia

è fatta di piccoli gesti anonimi,

forse domani morirò,

magari prima

di quel tedesco,

ma tutte le cose che farò

prima di morire

e la mia morte stessa

saranno pezzetti di storia,

e tutti i pensieri

che sto facendo adesso

influiscono

sulla mia storia di domani,

sulla storia di domani

del genere umano.

 

25 Aprile 1945

di Pietro Calamandrei

Lo avrai

camerata Kesselring

il monumento che pretendi da noi italiani

ma con che pietra si costruirà

a deciderlo tocca a noi.

Non coi sassi affumicati

dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio

non colla terra dei cimiteri

dove i nostri compagni giovinetti

riposano in serenità

non colla neve inviolata delle montagne

che per due inverni ti sfidarono

non colla primavera di queste valli

che ti videro fuggire.

Ma soltanto col silenzio del torturati

Più duro d’ogni macigno

soltanto con la roccia di questo patto

giurato fra uomini liberi

che volontari si adunarono

per dignità e non per odio

decisi a riscattare

la vergogna e il terrore del mondo.

Su queste strade se vorrai tornare

ai nostri posti ci ritroverai

morti e vivi collo stesso impegno

popolo serrato intorno al monumento

che si chiama

ora e sempre

RESISTENZA.

 

FESTA DELLA LIBERAZIONE, TRE POESIE

 

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