Disturbi alimentari sempre più diffusi anche tra i maschietti

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Disturbi alimentari bambini

I disturbi alimentari non sono più cose da donne, o da bambine perché recenti studi hanno dimostrato che le piccole iniziano ad avere i primi problemi con il cibo a 5/6 anni. Anche i maschietti possono andare incontro a situazioni simili. A sostenerlo è l’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr.

È molto importante che i genitori creino un buon rapporto con il cibo fin da piccolissimi. In che modo? Il primo passaggio importante è lo svezzamento, fase in cui il cibo deve essere offerto e non imposto. Il secondo step è abituare il piccolo a mangiare un po’ di tutto, a nutrirsi correttamente, seguendo una sana e corretta alimentazione. Non deve temere le novità, ma non si deve mai neanche sentire obbligato.

Solo così arriverà un momento, da grande, che saprà che attraverso la giusta alimentazione potrà aver rispetto del suo corpo, della sua linea e anche della sua salute. La fase più delicata è sicuramente quella dell’adolescenza, periodo in cui molti bimbi e ragazzi devono fare i conti con insicurezze e piccoli drammi esistenziali. Il rapporto Espad dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr dimostra che un ragazzo su venti soffre di disturbi alimentari e che però diventa uno su dieci se si restringe il campo ai quindicenni.

Questa situazione è causata anche dalla diffusione del tasso di obesità: maggiori problemi di sovrappeso si hanno tra i quindicenni (18%) soprattutto tra i ragazzi (23% contro il 12% delle ragazze). Per gli esperti non è ancora chiaro se il rapporto disturbo alimentare e obesità sia di causa o effetto. Quello che però è stato dimostrato è che un indice di massa corporea troppo alto aumenta l’uso di alcol e droghe tra il 20 e il 40%. È molto importante quindi cercare di mettere a dieta il bimbo in caso di sovrappeso e soprattutto abituarlo a una vita attiva, fatta di tanto sport e movimento all’aria aperta.

Photo Credit| Thinkstock

 

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