Conservazione del cordone ombelicale, la formula eterologa

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Sappiamo ormai molto bene che le cellule staminali contenute nel sangue del cordone ombelicale possono essere prelevate e conservate per la cura di alcune gravi patologie. Le staminali cordonali possono essere conservate per periodi piuttosto lunghi di tempo (circa 15 anni secondo i dati diffusi di recente dall’Antitrust e derivanti dalla letteratura scientifica sul tema) presso apposite strutture; le cosiddette banche di crioconservazione, dove vengono stoccate a temperature comprese fra -170 e -190°C.

Le cellule staminali del cordone ombelicale possono essere conservate per essere messe a disposizione di chi è compatibile e ne ha bisogno, ossia donate, oppure per uso “privato” in caso, cioè, di necessità futura del neonato donatore o dei suoi consanguinei. Nel primo caso si parla di conservazione eterologa, nel secondo di conservazione autologa.

Poichè di quest’ultima vi abbiamo già detto, oggi parleremo della conservazione eterologa o allogenica. Questa consiste nel donare il sangue del cordone ombelicale perchè venga messo a disposizione della comunità intera e quindi possa usufruirne chiunque, adulto o bambino, ne abbia un giorno bisogno per curarsi.

La donazione del cordone ombelicale è totalmente gratuita (è il sistema sanitario nazionale a sostenere tutti gli oneri) e può essere effettuata presso un ospedale pubblico autorizzato ed attrezzato; in Italia ne esistono 206 collegati a 18 banche pubbliche di crioconservazione.

La donazione è anonima e tutti i dati relativi ad essa vengono registrati in un Registro nazionale del sangue cordonale, a propria volta collegato ai registri internazionali dei donatori di midollo osseo; una volta fatta la donazione i “proprietari” del campione perdono ogni diritto su di esso.

Chi intende donare il sangue cordonale deve quindi per prima cosa accertarsi che presso l’ospedale in cui partorirà sia possibile procedere al prelievo del sangue cordonale e al suo invio presso una delle banche pubbliche di crioconservazione, quindi una volta data l’autorizzazione bisognerà affrontare alcune procedure burocratiche volte, fra l’altro, a verificare che non esistano condizioni di salute materne e familiari che rendano sconsigliabile la donazione stessa.

Per saperne di più:

La conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale;

La conservazione autologa del cordone ombelicale;

Conservazione autologa del cordone ombelicale, l’Antitrust contro i messaggi ingannevoli.

 

 

 

1 commento su “Conservazione del cordone ombelicale, la formula eterologa”

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