Choc anafilattico nei bambini, come comportarsi?

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Lo choc anafilattico è una conseguenza molto pericolosa di un’allergia, sia nei bambini sia negli adulti. Ovviamente i rischi per i piccolini sono maggiori, anche perché tendono a essere meno cauti e consapevoli di quello che fanno in tenera età. In pochi minuti una puntura d’insetto piuttosto che un cibo “vietato” o un farmaco possono mettere a rischio la vita. Roberto Bernardini, Presidente della Società Italiana di Allergologia e Immunologia pediatrica (Siaip) ha infatti spiegato che oltre la metà dei casi ed ha imputare oltre la metà dei casi ad allergia alimentare.

allergie alimentari


Occorre prestare molta attenzione ai campanelli d’allarme di una grave reazione e occorre iniettare il prima possibile adrenalina per via intramuscolo, poiché lo choc evolve rapidamente e il più delle volte dei casi non si arriva neanche in tempo al pronto soccorso.

“Le morti da choc anafilattico riportano all’attenzione il problema alquanto diffuso delle allergie che non va affatto sottovalutato e sottostimato, se ancora oggi per allergia si continua a morire. Occorrerebbe sviluppare una maggiore cultura e consapevolezza nella popolazione sul problema delle allergie anche attraverso campagne di comunicazione dedicate con le Istituzioni”.

Come comportarsi? Prima cosa le mamme devono rivolgersi a pediatri e centri specializzati e qualificati in caso di sospetta allergia. I medici confermeranno o meno tale sospetto prescrivendo poi la corretta terapia farmacologica e la corretta dieta con un monitoraggio accurato del quadro allergico.

È poi importantissimo fare prevenzione. Quindi insegnate a riconoscere ai bambini i cibi che non devono mangiare e segnalate la problematica alle scuole. Gli episodi più frequenti sono nelle mense. Di solito i cibi che causano più problemi sono latte vaccino, uovo, soia, grano ma anche arachidi, noci e frutta a guscio, pesce e molluschi; tuttavia ci sono bambini che sviluppano reazioni allergiche anche nei confronti di altri alimenti. Non dovrebbe essere difficile educare i più piccoli.

 

Photo Credits | Shutterstock / Alexander Volke

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