Esami per il colesterolo, attenzione al ciclo mestruale

Le donne in età fertile devono fare attenzione al momento in cui scelgono di fare i prelievi del sangue. I valori del colesterolo e dei trigliceridi nel sangue, infatti, possono variare del 5-8% a seconda se il prelievo viene eseguito subito dopo le mestruazioni o vicino al periodo dell’ovulazione. Ad affermarlo è una ricerca condotta dall’University of North Carolina a Chapel Hill, USA. La variazione dei valori di colesterolo e trigliceridi, spiegano i ricercatori, non è enorme ma può, comunque, portare il risultato dell’esame al di sopra o al di sotto della soglia normale di riferimento.

Gli scienziati americani sono partiti da studi precedenti che avevano già dimostrato come la somministrazioni di estrogeni dall’esterno potesse alterare le concentrazione di colesterolo nel sangue. I ricercatori, partendo da queste osservazioni, hanno voluto vedere se anche le fluttuazioni naturali degli ormoni femminili determinano variazioni della concentrazione di colesterolo nel sangue.

Giochi per bambini: come realizzare a casa una bambola di pezza

Il gioco, si sa, è un elemento indispensabile per il sano e corretto sviluppo del bambino. E’ importante, quindi, che i genitori creino occasioni per condividere il gioco con i propri bambini, trasformandolo, perchè no, in un momento creativo e divertente da trascorrere insieme. Un modo per passare del tempo giocoso con i propri figli  può essere quello di realizzare insieme lavoretti, disegni, giochi fatti a mano e tutto quello che la fantasia suggerisce. Oggi, qui su Tuttomamma, vogliamo darvi un’idea sfiziosa e divertente: realizzare a casa delle bambole di pezza.

Tutto quello che occorre per creare insieme ai vostri bambini delle graziose bambole di pezza è:

  • pezzi di stoffa colorata
  • ago e filo
  • ovatta
  • lana
  • bottoni, spille, etc..

Per prima cosa, bisogna procurarsi un foglio di carta da modello o un foglio di carta comune sul quale disegnare la sagoma della bambola. Non serve essere degli artisti: basta un semplice disegno o anche solo un ovale per il corpo, un cerchio per la testa e dei rettangoli per braccia e gambe.

Figli perfetti, vogliamo davvero questo?

Oggi care mamme volevo fare una riflessione con voi, un pensiero sulle aspettative che abbiamo verso i nostri figli e sull’idea stessa che abbiamo di loro. Questo pensiero nasce dalla mia esperienza di mamma ma anche da ciò che, io che sono una attenta osservatrice e ascoltatrice, vedo e sento dalle altre mamme che mi circondano. Vuole essere un’autocritica e uno stimolo alla riflessione.

Avete mai pensato che spesso riversiamo sui nostri figli le nostre “mancate” aspirazioni? I nostri piccoli, perlomeno molti di loro, già in tenera età fanno magari due sport e un corso di musica, hanno più impegni del Presidente degli Stati Uniti d’America. E poi i compiti e le festicciole di compleanno. Ma ce la faranno a sostenere questi ritmi? E’ davvero necessario che facciano tutto questo oppure è solo una nostra ansia da prestazione e da figlio perfetto?

Cosa sta succedendo nelle sale parto italiane?

Le notizie delle ultime settimane riportano un vero e proprio bollettino di guerra proveniente dalle sale parto italiane, purtroppo la cronaca riporta continuamente di “incidenti” che hanno portato alla morte oppure a situazioni mediche di emergenza le partorienti e i loro bambini. Ma è mai possibile tutto ciò? Nel 2010 ancora dobbiamo sentire notizie di medici che litigano mentre una donna è in travaglio, di parti a rischio che non sanno come essere gestiti e di cesarei praticati come l’unica alternativa possibile?

Fino a poco tempo fa l’Italia era considerata come uno dei paesi più sicuri per mettere al mondo i figli ma oggi invece sembra che la situazione si sia capovolta.  Dai dati nazionali emerge che il 40% dei parti avviene con taglio cesareo e che duecentomila parti – ossia uno su tre – avvengono nei 364 ospedali con meno di mille nascite l’anno (un numero garantito, del resto, solo in 190 centri sui 554 totali).

Concepimento, dopo un aborto più possibilità se non si attende troppo

Uno dei drammi più brutti e spiacevoli che una donna può vivere nel corso della sua esistenza è l’aborto, soprattutto se spontaneo. Spesso, la forza per andare avanti e la consolazione arrivano dalla speranza di una futura gravidanza a lieto fine. Una delle questioni spesso sollevata, a tal proposito, riguarda il tempo che bisogna aspettare prima di cercare una nuova gravidanza dopo un aborto. Fino a poco tempo fa, era convinzione comune che bisognava attendere qualche ciclo dopo l’aborto prima di riprovare a concepire un figlio. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, ad esempio, consiglia di aspettare almeno 6 mesi dall’aborto prima di tentare una nuova gravidanza.

Sembra, però, che questa tendenza si stia invertendo. Un recente studio internazionale dell’Università di Aberdeen (Scozia), infatti, suggerisce dopo un’aborto spontaneo di riprovare subito ad avere un bambino in modo da ottenere maggiore probabilità di riuscita.

Il sonno della neomamma, conta solo la qualità.

Qual’è la cosa che manca di più ad ogni nuova mamma alle prese con il suo piccolo? Ovviamente il sonno! Quando in casa c’è un neonato dormire diventa secondario e durante il giorno ci si sente stanche e assonnate. Da una recente ricerca americana è emerso che in realtà le mamme riescono a dormire anche sette ore per notte, dunque una quantità di tempo soddisfacente, ma nonostante ciò si sentono comunque affaticate e depresse.


Sembra che il problema infatti non sia la quantità di sonno bensì la qualità, il sonno delle neomamme è frammentato
e soprattutto non è un dormire riposante poiché si tende ad essere sempre sul chi va la, con le orecchie ben aperte (inconsciamente) verso il minimo suono proveniente dalla culla.

Puliti in un lampo per arrivare puntuali a scuola

L’estate sta finendo e presto per migliaia di bambini si riapriranno le scuole. La calma, il dormire fino a tardi e, magari, il restare in pigiama tutto il giorno, lasceranno il posto a frenetiche corse contro il tempo per prepararsi in orario per la scuola. Molto spesso, le mamme fanno davvero tanta fatica a cacciare dal letto e a preparare i loro piccoli che, il più delle volte, non hanno nessuna intenzione di collaborare, anzi, fanno di tutto per perdere tempo, soprattutto per quanto riguarda il lavarsi. Esistono, però, dei piccoli trucchetti che permettono alle mamme di velocizzare la preparazione dei bimbi e di vincere la quotidiana battaglia contro il tempo.

Innanzitutto, è buona abitudine, per risparmiare minuti preziosi, fare la doccia o il bagno al bambino la sera prima in modo da evitare di farlo la mattina e di procedere, cosi, con una veloce lavata.

Palermo, bonus da 1000 euro per i nati tra gennaio e giugno 2010

Tutte le mamme e i papà lo sanno: mantenere un figlio al giorno d’oggi può essere molto costoso. Spesso, le innumerevoli spese che la nascita di un bambino comporta in una famiglia incidono negativamente sulla decisione di avere un figlio. Per venire incontro alle esigenze delle famiglie, e in particolare di quelle più disagiate, le regioni e i comuni si sono adoperati con diverse agevolazioni come bonus nuovi nati, assegni famigliari, etc.. La Regione Sicilia, e in particolare il Comune di Palermo, ha scelto di destinare fondi a favore di molti genitori che hanno deciso di mettere al mondo un bambino. Nello specifico, il Comune di Palermo ha messo a disposizione un bonus bebè, dal valore di 1000 euro, per i nati tra il 1 gennaio al 30 giugno 2010. Sono valide, ai fini dell’ottenimento del bonus, anche le adozioni. Può presentare domanda per la concessione del bonus bebè un genitore o, nel caso di impedimento legale di questi, un soggetto esercente la potestà parentale.

Gli scacchi: un alleato prezioso per l’apprendimento

A settembre comincia la scuola e migliaia di bambini in tutta Italia si ritroveranno, di nuovo o per la prima volta, tra i banchi. Per molti di loro ci sarà una nuova materia un po’ particolare: gli scacchi. La Federazione Scacchistica Italiana, infatti, ha promosso già da qualche anno il progetto “Scacchi a Scuola” che mira alla diffusione del gioco degli scacchi nelle istituzioni scolastiche di diverse regioni italiane. Secondo la FSI, la disciplina scacchistica nelle scuole faciliterebbe la maturazione degli studenti e la crescita delle loro facoltà logiche, facendoli divertire allo stesso tempo. Praticare il gioco degli scacchi aiuta i bambini ad acquisire una maggiore capacità di concentrazione e d’intuizione, a stimolare le proprie competenze logiche e gestionali, a comprendere ed accettare i propri limiti e gli insuccessi, a rispettare le regole e l’altro. Gli scacchi, inoltre, possono essere praticati anche da alunni svantaggiati o disabili e possono favorire il recupero di alunni con diverse difficoltà di apprendimento.

Il gioco degli scacchi può essere inserito tranquillamente nell’iter formativo scolastico in quanto è strettamente collegato alle diverse discipline.

Lite in sala parto, è possibile che accadano certe cose?

Ciao mamme dopo una lunga assenza per ferie estive torno a scrivere per voi. Il primo pensiero di oggi va a quello che è successo al Policlinico di Messina, due ginecologi che assistevano al parto una donna hanno discusso fino ad arrivare alle mani trascurando la partoriente e causando gravi danni sia a lei che al nascituro. A raccontare la storia sembra qualcosa di inventato poiché nessuno potrebbe mai aspettarsi che in una sala parto, dove dovrebbe regnare la calma e la serenità, si possa arrivare a lanciare sedie o a tirare pugni.

Come lavare i pannolini ecologici

La ricerca di un risparmio economico, di un maggior benessere per il bambino e, perchè no, della tutela dell’ambiente, spinge molte mamme a scegliere per i propri bimbi i pannolini lavabili. Pratici e comodi da indossare e facili da lavare, i pannolini ecologici rappresentano oggi una valida alternativa ai tradizionali usa e getta. Come è facile intuire, i pannolini lavabili, a differenza di quelli usa e getta, necessitano di cure ed attenzioni particolari per garantire loro la giusta efficacia ed una lunga durata. Per prima cosa, è importante ricordare che i pannolini ecologici vanno lavati ed asciugati prima dell’uso per renderli più morbidi ed assorbenti. Per i pannolini in microfibra è sufficiente un solo lavaggio mentre per quelli in cotone, canapa o bambù sono necessari 3 lavaggi prima dell’uso per eliminare eventuali residui di olii naturalmente presenti.

Dopo l’uso, è possibile raccogliere i pannolini sporchi in attesa di essere lavati in un apposito secchio con coperchio nel quale potrà essere aggiunto del bicarbonato per scongiurare i cattivi odori. E’ sconsigliato, invece, lasciare i pannolini sporchi in ammollo nel secchio sia perchè ciò comprometterebbe la qualità dei tessuti e la loro capacità impermeabilizzante, sia per la scomodità di avere un secchio pieno d’acqua per casa.

Lo zaino porta bambini

Il passeggino, si sa, è un alleato preziosissimo per mamme e papà. A volte, però, può risultare ingombrante e di difficile impiego. E’ il caso, ad esempio, di lunghe passeggiate all’aria aperta o del trekking in montagna che, soprattutto in estate, viene praticato moltissimo. In queste situazioni risulta molto utile lo zaino porta bambino. Si tratta di un supporto per bambini strutturato, dotato, cioè, di una struttura rigida ottenuta da un’intelaiatura in metallo. Comodo e pratico, grazie alle imbottiture, alle fasce regolabili, alle tasche porta-tutto e alla capacità di ripartire in modo uniforme il peso del bambino sulla schiena dell’adulto, può essere indossato anche per lunghi percorsi al mare o in montagna e, perchè no, anche nel traffico cittadino come alternativa al passeggino. In commercio, dato che lo zaino è un prodotto tecnico, non sono molti i marchi che lo producono. Si trovano, ad esempio, quelli della Ferrino, della Chicco, della Quechua e della Deuter. Prima di acquistare uno zaino porta bambino è sempre importante verificare la presenza di specifiche caratteristiche che rendono lo zaino comodo e sicuro per il bebè.

Bambini: chi gesticola molto è più intelligente e ragiona meglio

Prima di iniziare a parlare, i bambini, anche quelli più piccoli, utilizzano i gesti per comunicare con il mondo esterno e per far capire le proprie esigenze. Con il tempo, il gesticolare con le mani diventa per molti, grandi e piccini, un’abitudine di cui non si può fare a meno. In passato il “parlare con le mani” era considerato sinonimo di maleducazione ed ignoranza tipico di coloro che non sapevano esprimersi senza l’ausilio dei gesti. Studi scientifici, invece, hanno sfatato questo mito sostenendo che gesticolare con le mani è, anche nei bambini, un segno di intelligenza acuta. Gesticolare aiuta i bambini a pensare meglio, a concentrarsi, a ragionare e a memorizzare concetti importanti. Uno studio dell’Università di Pittsburgh, dell’Università di Chicago e del CNR ha dimostrato, inoltre, che i bimbi che gesticolano sono avvantaggiati anche nell’apprendimento e nello sviluppo linguistico complessivo e, crescendo, hanno a disposizione un vocabolario più ricco rispetto ai loro coetanei che non gesticolano.

Divertirsi pedalando: dal triciclo alla prima bicicletta

Tutte le mamme lo sanno: pedalare è uno dei passatempi preferiti dai bambini di tutte le età. Andare in bicicletta, infatti, è uno sport che asseconda il desiderio di muoversi dei bambini, li fa sentire autonomi, li mette in contatto con la natura e ne favorisce lo sviluppo psico-motorio. Esistono anche per la bicicletta, come per tutti gli sport, delle piccole regole e degli accorgimenti da seguire affinchè i bambini possano pedalare in piena tranquillità e sicurezza ed evitare piccoli incidenti. Quando il bambino è ancora piccolo è possibile avvicinarlo al mondo delle biciclette attraverso delle tranquille passeggiate nel seggiolino della bici di mamma e papà. In questi casi è opportuno utilizzare gli appositi seggiolini e i caschetti omologati. I seggiolini devono essere di marca, specifici per l’infanzia, omologati secondo la normativa europea e devono aver superato tutti i test di sicurezza.