Capire le dispepsie non sempre è facile

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dispepsie

Purtroppo, per chi soffre di dispepsie, non sempre è facile comprendere il perché di manifestarsi di certi problemi, e individuarne, di conseguenza, ogni possibile cura. Le dispepsie, infatti, si manifestano a causa di una sensazione di malessere diffuso, che alla fine comporta sintomi quali la difficoltà a digerire o il manifestarsi di bruciori gastrici.

In una situazione del genere, si rimane troppo sul vago e non è possibile giungere a una diagnosi concreta. Potrebbe, ad esempio, essere causati da nevrosi come uno stato di ansia o stress, verosimilmente collegati all’apparato digerente.

La prima cosa da fare è ovviamente… andare dal dottore. Consultando il medico come è peraltro giusto, probabilmente verrà effettuata un’indagine dalla quale il professionista valuterà le condizioni di vita del paziente, situazioni familiari particolari ed eventuali abitudini alimentari. Da quella che viene definita indagine dietetica, il medico valuterà la situazione analizzando anche patologie collegate, come il reflusso gastroesofageo. Eventuali esami supplementari valuteranno lo stato dei singoli organi dell’apparato digerente, dallo stomaco all’intestino. A volte, la dispepsia potrebbe coinvolgere anche il cuore; oppure, come nel caso della dispepsia sensitivo motrice, potrebbe manifestarsi a causa della non perfetta sincronia nel funzionamento dei singoli organi (duodeno, colon, vie biliari) che sono di fatto sani e funzionanti. Gli esami più frequenti sono l’endoscopia digestiva e la biopsia gastrica. Ovviamente, sono utili anche gli esami di sangue e radiologici.

Il medico, in presenza di un numero sufficiente di elementi, deciderà la possibile cura da adottare.

Spesso bisogna iniziare nell’alleviare sensazioni di tensione gastrica, acidità, aria nello stomaco, nausea, vomito o perdita di appetito.

Il quadro fisico e psicologico del paziente consentirà a chi cura di studiare la migliore terapia, dopo ovviamente aver valutato la salute ed il funzionamento degli organi interni. Il paziente dovrà sicuramente migliorare il proprio stile di vita, le abitudini alimentari, limitando il consumo di fumo e alcool, praticando attività sportiva.

A livello farmacologico, bisogna prescrivere farmaci antiacido, antiemetici, o in grado di modulare l’apparato digerente.

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