Il 25% dei bambini scambia farmaci per caramelle

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Tenere lontani dalla portata dei bambini. Non finisce sempre così la pubblicità dei farmaci? È un gran bel consiglio e andrebbe tenuto sempre ben a mente, perché molti piccolini non hanno il senso del pericolo e fanno fatica a distinguere ciò che bene e ciò che è male, soprattutto da piccolini. Ecco quindi che le pillole possono essere confuse per golose caramelle, in modo particolare quando sembrano confetti. A mettere in evidenza il problema è uno studio americano.

Oltre il 25 per cento dei bimbi con meno di sei anni cade in quest’errore e capita anche al 20% degli insegnanti, e qui la cosa si fa ancora più grave. Ci tengo a sottolineare il fatto che sia una ricerca americana perché, come sapete lì, i blister sono rari e sicuramente la confezione a flacone per i farmaci è ancor più pericolosa. L’indagine è stata realizzata da due esperte, Casey Gittelman e Eleanor Bishop, in una scuola alla periferia di Cincinnati, in Ohio (Usa).

Hanno chiesto a 30 insegnanti e 30 studenti di distinguere tra farmaci e caramelle. Che cosa è emerso? Purtroppo il test non è andato per nulla bene.  Il 29 per cento dei bambini non ha saputo fare la differenza (si tratta di bimbi che non sanno ancora leggere e scrivere) e la stessa fine è stata fatta dal 21 per cento degli insegnanti. Ecco in questo secondo caso, se vogliamo, la questione si fa decisamente più grave.

I confetti, con forma circolare e senza particolari segni distintivi (per capirci quelli del Moment), vengono scambiati più facilmente per gustose caramelle . Dall’indagine, inoltre, è stato evidenziato un altro atteggiamento poco positivo: nelle case i farmaci sono a portata di bambino nell’80 per cento dei casi. Allora ci ricordiamo lo slogan della pubblicità? Fuori dalla portata significa in armadietti alti o con una chiusura molto dura. L’educazione parte proprio da qui. Fargli capire che sono prodotti per loro proibiti è l’unico sistema per renderli realmente riconoscibili.

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