Allarme malattie intestinali: è boom tra i bambini

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malattie intestinali dei bambini

Sono sempre più numerose le malattie intestinali tra i bambini. A dare l’allarme è l’ottavo Congresso dell’Ecco (European Crohn’s and Colitis Organisation), in corso a Vienna, durante cui è emerso che i piccoli pazienti sono aumentati, negli ultimi anni, del 50 percento nei Peasi industrializzati. Ma di quali malattie stiamo parlando? Purtroppo sono numerose e sono anche pericolose, come la colite ulcerosa o il morbo di Crohn.

Come mai c’è stato un incremento simile? Purtroppo i medici non sono ancora riusciti a darsi una spiegazione. Si crede che la familiarità abbia un certo peso (circa 15 percento) e poi l’ambiente e lo stile di vita. Mangiare male, magari cibi già pronti, ed essere molto stressati non fa bene ai bambini, così come abusare degli antibiotici per qualsiasi problema o essere esposti a un’igiene esagerata che tende ad abbassare la nostra flora batterica e le difese immunitarie.

Queste patologie sono diagnosticate soprattutto tra i 15 e i 29 anni, però c’è stato un incremento del 50 percento nei bambini di 9 anni. Per avere degli esempi più chiari, all’ospedale pediatrico di Firenze si è passati  da una decina di casi l’anno a circa 25. La letteratura scientifica dimostra che l’incremento è stato da 0,89 a 1,39 su 100 mila abitanti l’anno, ovvero +56%.

Quali sono i sintomi di queste malattie? Purtroppo sono numerosi e sono molto fastidiosi. Ci possono essere forti dolori addominali, spossatezza, necessità di scaricarsi anche più di 10 volte al giorno, sanguinamenti nei casi acuti, ma anche mancanza di sonno e nervosismo.  Le patologie colpiscono uomini e donne e la diagnosi, però, non arriva mai prima di un anno.  Cosa si può fare? Non molto.

I genitori possono lavorare su quello che è in loro controllo, quindi cercare di far seguire al bambino un’alimentazione sana ed equilibrata, aiutarlo in quelle che sono le sue difficoltà principali e ciò che può creargli ansia e fargli fare sport, che non solo aiuta la crescita, ma serve a scaricare lo stress.

 

Photo Credit | ThinkStock

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